"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

lunedì 27 luglio 2009

L'Ultima Tentazione

Devo aggiungere questa mancata candidatura...............
Non ditemi che c'è religione, non è vero non ci credo



"Se fossi iscritto al Pd mi candiderei a segretario". Cosi' ha risposto Fausto Bertinotti, dal palco di Cortina InConTra, alla domanda su chi voterebbe come segretario del Partito democratico.


Roma, 27-07-2009

"Se fossi iscritto al Pd mi candiderei a segretario". Cosi' ha risposto Fausto Bertinotti, dal palco di Cortina InConTra, alla domanda su chi voterebbe come segretario del Partito democratico. "Il punto e' avere una piattaforma politica, preferisco - ha aggiunto - un congresso vero in cui si scrivono 20 cartelle e quelle diventano l'oggetto dello scontro".

In Europa l'ipotesi di due sinistre, una radicale e una di centrosinistra, che competono e collaborano, e' morta, ha dichiarato Fausto Bertinotti. "Il tentativo di costruire una sinistra radicale, antagonista, che fosse erede del '900, e' fallita, la mia generazione ha fallito, ha perso, io ho perso". Bertinotti non fa sconti neppure al Pd: "Alla stessa stregua di noi ha perso il centrosinistra, dal Pd all'Spd, dai socialisti francesi al Labour party fino al Psoe. Fintanto che anche loro non dicono di aver perso non usciamo dal buco". La disfatta e' sotto gli occhi di tutti, "lo dicono le elezioni europee. La sconfitta e' drammatica, la destra vince sia quando e' al governo che quando e' all'opposizione. Una volta si vinceva accumulando consenso dall'opposizione, non e' successo nemmeno questo, non solo con Berlusconi ma anche con Sarkozy". La crisi della sinistra, tuttavia, non e' mondiale perche' "governa in Sud America e in alcuni Paesi dell'Asia. La crisi e' europea, di una sinistra che deriva dal movimento operaio. Se qualcuno pensa che ha perso per colpa degli altri si illude, in Europa dobbiamo costruire una nuova sinistra". Insomma, per Bertinotti, "fallita l'ipotesi di due sinistre, bisogna ricostruirne una che sia maggioritaria e vincente in Europa".

Poi parlando dell'enciclica del Papa, In caritas veritate, dice: "Questa e' la prima enciclica post movimento capitalista e post movimento operaio dopo la Rerum Novarum. "Le parrocchie - ha poi aggiunto - erano centri di formazione e aggregazione sociale".

Fonte Rainews24. ri.

5 commenti:

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  2. Un altro che ormai appartiene alla congrega :"dove se magna, io ci sto"!
    Concordo, meno male che non può!
    Sinceramente non ne posso più di sentir parlare di nascite e rinascite,è ora che si risolvono i problemi con serietà, che a farlo sia il partito degli sciancati o quello dei cecati ..poco importa, urge rimettere in piedi la società.

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  3. Cara Vanda, grazie di aver pubblicato questo post.
    Devo confessare una cosa, io ho "faticato" non poco a staccarmi dall'idea che il PCI non esisteva più.
    Dopo il periodo della "cosa" di Occhetto sono stata come in trance politicamente.
    Seguivo i lavori della Rifondazione Comunista e le opinioni di Bertinotti ed altri.
    I Ds non mi convincevano, era come sentirsi fuori casa , come quando si trasloca e devi abituarti ad un nuovo quartiere, nuova strada, nuove stanze...
    Quando ero in cabina elettorale guardavo l'alberello della quercia e poi... c'era una forza dietro che mi spingeva sulla falce e il martello.
    Una vera e propria "sofferenza".
    Ho chiuso poi definitivamente con i bertinottiani all'epoca della caduta del governo Prodi del 96, quando poi ci fu l'ulteriore scissione che diede origine al partito di Diliberto.
    Quella non glielo mai perdonata.
    Forse esagero, ma i guai del centrosinistra derivano anche da quella scelleratezza del PRC .
    Poi negli ultimi anni, il segretario che veniva dal sindacato si è imborghesito e ha lasciato che i leghisti entrassero nelle fabbriche ad ascoltare gli operai.
    Ora fa delle ottime analisi politiche, ma non noto una netta autocritica.
    quello che dice sulla crisi della sinistra europea, non è una novità e non è il solo o il primo ad analizzare la situazione.
    Ha voluto anche lui la poltrona nell'ultimo governo, lasciando la "patata bollente" agli altri.
    Ora non si lamenti se nessuno più lo ascolta.
    Che si ritiri in pensione!
    Sono d'accordo con Francy che "sia il partito degli sciancati o quello dei cecati ..poco importa, urge rimettere in piedi la società"

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  4. E menomale che non puo!!!
    Persona intelligente ma pessimo politico e non vedeva più lontano del suo naso. Anche quando era nel sindacato lo dimostrava continuamente, mai un accordo con le parti, solo lotta, alla fine gli operai lo hanno abbandonato, abbandonando anche il sindacato.
    E' vomitevole quello che dice sulla chiesa.
    Perchè non va a leggersi le interrogazioni parlamentari che da più parti piovono contro gli atti del governo invece delle encicliche?

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