"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

lunedì 27 luglio 2009

Se Di Pietro fosse norvegese che Norvegia vorrebbe?


Il titolo, volutamente provocatorio, non corrisponde al post. Ma mi è servito per affrontare questo dubbio che ho.
Il principio di cui voglio discutere è il seguente:
Ma è proprio necessario, quando uno si batte per una giusta causa, fondare un partito?
La risposta data in Italia è SI
Serve eccome! perchè se non fai così nessuno ti ascolta, compresi i partiti progressisti.
Iniziarono i radicali, dove dovettero fondare un partito per portare avanti le loro battaglie civili, giuste e sacrosante.
Lo fecero i verdi ( questo anche nel resto d'Europa a onor del vero).
Lo fà Di Pietro.
la caratteristica del nostro parlamento è che i partiti sono " tematici".
Lega, Di Pietro, Rifondazione ( non più rieletta), verdi, Movimento per il sud, Pdl ( qui il tema comune è ben evidente), pensionati.
Questo perchè? Perchè i partiti storici, anche se hanno cambiato nome, non riescono a portare avanti le istanze di tutti. Fare battaglie che in altri paesi sarebbero scantate, vedi la questione morale e il problema dela giustiza. Insomma, i partiti storici non sanno governare, non sanno rinnovare, non sanno far crescere questa nazione.
Ma nel contempo chi si presenta come partito deve avere una concezione dell'Italia nel suo insieme, dalla economia, alla politica estera ecc........
Qusti partiti " minori" non avrebbero valenza nel resto d'Europa, perchè le tematiche portate avanti da loro sono ben radicate nei partiti tradizionali.
Quindi se L'IdV fosse eletta in Norvegia che istanze porterebbe avanti? Per cosa si batterebbe, che nazione vorrebbe?
Non è provocatoria questa frase, significa che la colpa non è di DiPietro, ma, nel caso della sinistra, è del PD, che della questione morale ha sempre tentennato, sulla giustizia non ha fatto nulla, non ha emanato leggi forti quando era al governo che si ispirassero a principi e non ,come ha fatto, a situazioni locali. Siamo ancora un partito provinciale, questo bisogna tenerlo presente se vogliamo andare avanti.
Lorenzo

4 commenti:

  1. Di Pietro in Norvegia avrebbe continuato a fare il suo dovere nella magistratura, senza per questo pretendere alcun cambiamento e se pur avesse avanzato l'idea di qualche cambiamento, sarebbe stato preso in considerazione come un qualsiesi cittadino.In Italia pochi conoscono l'immane lavoro che quest'uomo ha svolto nel pool "mani pulite".Se non fosse sceso nell'arena per alzare la voce, oggi lo avremmo fra gli "eroi morti"...e si sa che gli italiani sono molto sensibili davanti alla Nazionale di calcio e davanti alla morte di "eroi" e "santi", il resto è tutto "relativo"....disse Einstein :))
    (battutaccia!!)

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  2. Concordo! E' proprio questo mi piace sentire, avrebbe fatto il cittadino normale e il magistrato.
    Battutaccia molto vera.:D

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  3. Non saprei cosa rispondere a questa domanda ti dico solo che la sinistra, prosegue su questa strada ne passerà ancora tanta di acqua sotto i ponti, prima che riesca ad andare ancora al governo, non ci sono i numeri.
    La matematica non è un'opinione continuano a dividersi spero che nel PD non succeda la stessa cosa

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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