"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 12 agosto 2009

Berlusconi in "guerra" con i paparazzi: denunciati per violazione della privacy





ROMA (11 agosto) - E' scoppiata la "guerra" fra Berlusconi e i paparazzi. Al centro la violazione della privacy e Villa Certosa, la residenza sarda che già tanti grattacapi ha provocato al premier. Berlusconi è stanco e furioso. Alcuni fotografi hanno fatto degli scatti poco prima della festa di compleanno della figlia Marina e immortalato il presidente del consiglio sul pontile della villa. Berlusconi se ne sarebbe lamentato pubblicamente con gli invitati, quello che è certo è che sporto querela.
Niccolò Ghedini, parlamentare del Pdl ed avvocato di Berlusconi ha confermato: «Ancora una volta alcuni fotografi, in evidente violazione di legge, hanno ripreso il Presidente Berlusconi ed i suoi familiari a Villa Certosa», ed ha fatto sapere che una denuncia è già stato sottoposta «all'Autorità Giudiziaria che ha sequestrato il materiale fotografico, e al Garante per la protezione dei dati personali».
I paparazzi raccontano di essere stati fermati poco prima delle otto. Avevano appena scattato le foto del premier mentre accoglieva Marina, il marito e i nipotini scesi del Besame, lo yacht della presidente di Mondadori.
I tre paparazzi sostengono che erano appostati su una roccia a picco sul mare al di fuori del perimetro della villa. I militari hanno preso i documenti e sequestrato le memorie delle macchine fotografiche.
«Una volta in caserma, dove siamo andati per recuperare i documenti - racconta Corrado Calvi, uno dei tre fotografi freelance fermati - ci hanno trattenuto fino a poco prima della mezzanotte. Mentre eravamo lì - aggiunge - un ufficiale dei carabinieri è andato a villa la Certosa ed è tornato con una querela, firmata personalmente dal presidente per violazione della privacy, sulla base dell'articolo 615 bis del codice».
I paparazzi, però, mettono in dubbio che le foto rappresentino una violazione della privacy: «Come ci ha spiegato la capitaneria, il pontile è demanio e dunque è solo affidato in concessione al proprietario della casa e perciò è soggetto a una tutela diversa dall'interno di una dimora privata», afferma Emanuele Bussetti, l'altro paparazzo fermato ieri. La tolleranza zero del premier verso i fotografi nasce dagli scatti di Antonello Zappadu all'interno della villa, di cui Berlusconi ha chiesto e ottenuto il sequestro. Una «violazione» che aveva addirittura spinto il Cavaliere a ipotizzare la vendita della dimora. Idea poi abbandonata. Ma la privacy, soprattutto dopo gli scandali di questi ultimi mesi, resta per lui un chiodo fisso. Tanto che, chi ha avuto modo di parlargli, arriva a ipotizzare un abbandono anticipato della Sardegna se le intrusioni dovessero continuare.
fonte Il Messaggero

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Speriamo che si fonda sempre più.
    Ho letto che alla festa di compleanno cera anche Fede figurati il cane fedele eheheheheh

    RispondiElimina