Alfano, l'uomo del Ponte
Angelino Alfano, 39 anni ancora da compiere e già un Lodo incostituzionale alle spalle, è arrivato in Sicilia per promuovere il Ponte sullo Stretto. Durante le celebrazioni di cotanto ministro è stato fermato un ragazzo che contestava il Ponte sullo Stretto. Guardatelo mentre chiede aiuto e viene trascinato via. Potrebbe succedere a chiunque, a qualunque italiano si opponga a parole, solo a parole, a questo regime.
Il pugno violento della legge
Il ragazzo trascinato via di peso da agenti in borghese a Messina si chiama Davide Mangano. Voleva fare una domanda al ministro Alfano. Chiedergli come concilia la lotta alla mafia con la coesistenza con lo psiconano. Lo stesso che ha definito eroe il suo ex stalliere, quello che si occupava di "cavalli", il mafioso omicida Vittorio Mangano. Davide non è riuscito a fare la domanda. Afferma di essere stato schiaffeggiato e preso a pugni in questura senza poter contattare nessuno per due ore. Il referto ospedaliero ha riportato quattro giorni di prognosi. Davide ha deciso di sporgere denuncia. Il blog vi terrà informati.
Sono tutti allergici alle domande guai a sentirle gli viene l'orticaria.
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RispondiEliminaE non solo ......il peggio avvenne alla Diaz, dove fecero irruzione inventando non sò con quali scuse e portarono anche le molotov, le disseminarono ovunque per avere la scusa.
RispondiEliminaE picchiarono, picchiarono e ancora picchiarono
A differenza di Voi io ho colto qualcosa che mi ha turbata molto...Molto di più del ragazzo forzatamente portato in caserma...La sua disperazione quando viene a forza fatto salire sull'auto della polizia, il suo chiedere aiuto spaventato, perso.."ho paura" dice...Si sente solo la voce di una donna che urla "non ha fatto niente, non sono modi questi"....e nessuna reazione della gente...Quattro polizziotti, tanta gente e nessuno si muove....Il popolo subisce con flebile voce...è questo ciò che mi ha annientata!!
RispondiEliminaQuella è la cosa peggiore Francy, l'avevo notato,
RispondiEliminama proprio il terrore negli occhi del ragazzo. Questo sta a significare che viviamo in un clima tremendo, dove ua persona, un cittadino o chiunque altro debba vivere in questo clima e in questa tensione.
Io non l'ho vissuto, ma per sentito dire e per averlo letto, mi sembra di vivere il pre fascismo e pre nazismo, dove gli ebrei o i "diversi" non potevano camminare sui marciapiedi o sedersi sulle panchine (vedi cosa dice la lega a proposito dei mezzi pubblici).
Quella di prima era solo una piccola appendice al commento di Luigi messa frettolosamente per motivi di tempo.
Ciao a presto
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