E' davvero sconcertante il comportamento di tanti italiani che manifestano la loro disapprovazione per l'attuale classe dirigente e ciò nonostante vivono in una sorta di fascino perverso verso questa classe di cittadini al potere, lo denota la facilità con cui vengono usate tante parole coniate a dovere da quelli che sono i loro "carnefici".
La sindrome di "Stoccolma ha colpito tutti, pro e contro l'attuale politica, che scaltra, o ignorante, usa paroloni incomprensibili o diverso dal reale significato,, coniandoli di volta in volta proprio con l'intento di colpire le meningi dei cittadini. Inutile chiedere il significato a chi li usa ripetendoli come segno di elevata cultura, ed infilandoli in ogni discorso fino a dare, senza cognizione alcuna, una spiegazione grottesca ai discorsi,, si resterebbe perplessi davanti alle più svariate risposte .
Ultimamente molti avranno sentito o usato la parola "boomerang", ieri alla radio l' avrò sentita almento trenta volte usata in modo decisamente improprio nei vari programmi,radiofonici.
Trovo sia impossibile provare antipatia per qualcuno e poi imitarlo persino nel modo di parlare, quando la logica in questi casi porta a fare l'esatto opposto della persona a noi antipatica perchè se ne rilevano solo difetti inaccettabili....per logica., ma forse anche la logica ,oltre all'etica ed alla morale, è finita in qualche sacchetto della spazzatura sui cumuli delle discariche sparse in tutta Italia.
Andando a sindacare il significato di boomerang si apprende che è un'arma da caccia antichissima , usata ancora oggi dal popolo aborigeno australiano, quando viene lanciato il boomerang ruota su sé stesso; le sue estremità possono colpire con violenza la testa dell'animale, ha la capacità inoltre di coprire notevoli distanze.
Esistono dei veri club sportivi per lanciatori di boomerang, diffusi in America, la vittoria è decretata da chi riesce a lanciarlo più lontano, ad un campione di questo sport è stato chiesto quanto fosse vera la diceria che l'oggetto una volta lanciato possa ritornare al lanciatore, nessuna, ha risposto lo sportivo, è improprio il solo pensarlo perchè occorrerebbe la stessa spinta di partenza per un eventuale ritorno, è scientifico che ogni oggetto lanciato orizzontalmente mantiene la velocità costante per poi decellerare non incontrando ostacoli durante la traiettoria.
Da dove arriva dunque la convinzione che il boomerang abbia capacità di ritorno verso il lanciatore, la si deve al significato che gli aborigeni diedero alla parola stessa "bu-mer-rang" torna indietro, dovuto alla forma dello stesso oggetto che nella parte terminale del lancio ruotando su se stesso cade percorrendo a ritroso un piccolo tratto.
L'effetto boomerang di ritorno è ampiamente usato nei cartoni animati e nei film comici, in questi ultimi si inquadra l'effetto ma certo non la reale traiettoria dell'oggetto.
C'è da augurarsi che sia l'effetto scientifico del boomerang a colpire il bersaglio e che gli italiani guariscano dalla sindrome di Stoccolma. *
Francesca
sindrome di Stoccolma *: condizione psicologica in cui un sequestrato si innamora del suo rapitore. La patologia viene citata anche in caso di violenze fisiche in cui si verifica la stessa condizione in cui la vittima si innamora del suo carnefice.
Ricordo come se fosse ieri quando i politici coniarono " Le convergenze parallele"! E tutti i giornalisti a ripetere quel fior fiore di non-senso.
RispondiEliminaAgli italiani piacciono i furbi perchè sono un esempio da imitare e superare per poi nascondere la mano con cui hanno votato. Nessuno dichiarava di votare DC.
Da allora nessun passo in avanti, tranne qualche piccolo periodo di riscatto (governo Ciampi).
Brava Francesca, un post perfetto, anche sotto il profilo meramente estetico, con tanto di nota a piè di pagine per spiegare che cos'è la "sindrome di Stoccolma" a persone non acculturate, come me!
RispondiEliminaLorenzo, "convergenze parallele" era una figura retorica (singole parole accostate con effetti paradossali) coniata per dare nome a un determinato progetto politico, nella fattispecie di apertura all'avvicinamento del PCI e della DC, cioè la politica di Aldo Moro, al quale viene attribuita.
Sappiamo come gliela fecero pagare.
In questo caso, la figura retorica di accostamento di due parole di significato antitetico viene chiamata 'ossimoro' (si pronuncia ossimòro e ossìmoro), in tale figura retorica le parole usate sono in forte antitesi fra di loro (ad es., famoso il titolo di una canzone di Tony Dallara "Ghiaccio bollente").
Confesso che anch'io pensavo che il boomerang degli aborigeni australiani fosse caratterizzato dal fatto di ritornare al lanciatore quando non colpiva il bersaglio, invece è lo sfarfallìo delle due alette della corsa finale dell'attrezzo, prima di cadere a terra privo di energia cinetica.
Resta però ormai acquisito il significato simbolico di un'azione che si ritorce verso che la pone in essere.
OKKEI.
Non ho capito, però, il titolo del post.
Luigi,
RispondiEliminala parola zecca deriva dall'arabo e significa conio,meglio conosciuto come istituto statale per il conio delle monete, il titolo è ciò che denuncio nel mio post: la diffusa moda di "coniare" parole inutili al posto delle monete.
Che tu pensi che io non conosca il significato della parola zecca, mi offende!
RispondiEliminaNon è forse quell'insetto noiosissimo che infesta gli animali (i quadrupedi in particolare)?
Nooo! Accidenti quanto sono ignorante!
E io che pensavo che quei tre oggenti rotondi color oro fossero una specie sconosciuta di questi parassiti!
A pensarci bene, tu hai usato l'aggettivo "coniate" con riferimento al sostantivo "parole", non c'ero arrivato.
Probabilmente mi ha messo fuori strada la circostanza che tu non hai esemplifacato di quali 'paroloni' si tratti, anche se hai citato l'esempio del 'boomerang', che da solo non mi è bastato.
Colpa mia!
Bravo, si possono pure paragonare ai parassiti quei paroloni...mi recano lo stesso fastidio :)
RispondiEliminaIo non avevo invece pensato al parassita...ma Tu guarda, stessa parola :D
Certo che lo so che sai della zecca, mica volevo offenderTi...spiegavo solo il nesso per cui l'avevo usato come titolo. Di paroloni ce ne sono tanti ma il post sarebbe stato interminabile.
E' vero Lorenzo, l'inverno passato andava forte la parola "task force". Il nonno ottantasettenne di una mia Amica si arrabbiò parecchio sentendo che per liberare le strade dalla neve la Regione aveva inviato una "task force" di spalatori. Se la prese con il Governo perchè secondo lui aveva permesso che andassero i carrarmati , quando sarebbero bastati un gruppo di spalatori per liberare le strade :DDD
RispondiEliminaSEI UNA LENZA TU!
RispondiEliminaBello questo post sul conio.
RispondiEliminaVi siete dimenticati che ormai da più di 15 anni Berluska ha coniato la parola Komunista contro chiunque osi attaccarlo?
A breve, e se continueranno le polemiche del clero, Komunisti saranno tacciati anche i cardinali...Sarà "bello" ridere...:DDDDDD