"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 4 agosto 2009

Sulla missione dell'esercito bisogna mettersi daccordo



La situazione in Afghanistan è davanti agli occhi di tutti.
Che si stia perdendo questa guerra, e la chiamo guerra perchè di questo si tratta, è palese.
Ma questa volta, ahimè, la Lega ha colto nel segno sulla guerra in Afghanistan.
Posto un articolo apparso su Peace Reporter, dove con qualche imbarazzo, ammettono che l'uscita della lega sull'argomento è una cosa reale.
Quello che mi fa male, per la sinistra, è che non hanno più il polso della gente.
L'uscita di Calderoli, subito ritrattata, avrebbe dovuto farla Franceschini, senza ritrattarla, mi sembra invece che abbia dichiarato tutto il contrario.

Lorenzo

Siamo forse più imbarazzati oggi, nel leggere le "sensate" parole del ministro Calderoli, di quanto lo siamo stati quando il ministro della Difesa la Russa risprese la nostra idea di mandare i militari nei cantieri per controllare che fossero rispettate le norme sulla sicurezza sul lavoro.
Allora non se ne fece nulla, di militari nei cantieri non se ne vide traccia. E probabilmente anche di questa ennesima boutade leghista non se ne farà nulla.

Resta l'imbarazzo di condividere le parole di chi, su quasi ogni argomento (dai diritti al razzismo, dalla scuola al lavoro), è sempre dalla parte opposta. Non di PeaceReporter, beninteso, non ci reputiamo tanto importanti, ma della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Poi però l'imbarazzo lo sciolgono le parole dello stesso ministro, è lui a fornirci la chiave di lettura: "Sull'Afghanistan la stragrande maggioranza degli italiani la pensa come Umberto Bossi".
Noi preferiamo pensare al contrario: la Lega, unica realtà politica con una struttura organizzata in grado di captare gli umori della gente, si è accorta con qualche anno di ritardo che agli Italiani la guerra fa schifo.

Vi ricordate quando si pubblicavano i sondaggi su questo tema? L'Italia era il Paese che, più di tutti al mondo, pensava che la guerra non la si dovesse fare mai. L'ottanta, il novanta percento degli italiani questo dicevano.

E la Lega, unica realtà politica presente davvero sul territorio, di questo si è accorta. Sicuramente c'è una fetta di italiani che non vuole i nostri militari in Afghanistan per questioni, diciamo, egoistiche. Tradotto in lingua leghista: "Che ci facciamo tra quei baluba? Trogloditi sono e trogloditi rimarranno, non ne vale la pena".
Non a caso nelle parole di Calderoli e dei leghisti si insiste tanto sulle risorse: "inutile sperperar quattrini per un branco di selvaggi", è il ragionamento fatto in lingua padana.

Ma noi siamo certi che questi siano una piccola minoranza. E che la stragrande maggiornaza del paese sia semplicemente contro la guerra per buonsenso. Perché la guerra è uno strumento inutile, anzi dannoso. E perché con i soldi spesi in missioni di guerra, pardon, in missioni diversamente di pace, gli italiani lo sanno, si potrebbero fare cose straordinarie, sia in Afghanistan sia qui da noi.

In conclusione, nessun imbarazzo. Perché sappiamo di essere nel giusto. E sappiamo di interpretare le idee degli italiani sulla questione della guerra, della pace e delle risorse buttate in missioni diversamente difensive da molti anni prima del ministro Bossi e dei suoi.

Peace Reporter

4 commenti:

  1. Concordo e sottoscrivo il pensiero di Peace-Reporter.Da sempre ho sostenuto che le "missioni di pace", con i militari armati fino ai denti, altro non sono che uno stato di guerra.La dove c'è un popolo che chiede aiuto è giusto intervenire, semmpre di guerra si tratta ma per nobili scopi come lo fu l'intervento nela ex-Jugoslavia, ma la dove non sono stati richiesti interventi militari dai diretti interessati la c'è...l'invasione straniera.
    Inutile spreco di denaro e di vite umane da una parte e dall'altra, cosa molto più importante quest'ultima.

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  2. Non dobbiamo più far caso a quello che dice Calderoli ieri a Parlato delle gabbie salariali oggi ritratta io ormai nom capisco più niente.Quindi pensa quando parla dei militari non sa neanche quello che dice.
    @ Lorenzo , non devi mollare capisco la tua delusione ma almeno noi (vecchi) dobbiamo farci sentire, oggi esiste solo la rete visto che i giornali pubblicano poco della gente comune il P.D. sembra che sia fuori dal mondo devono farsi sentire di più ti ho già detto che sono molrto pratica, non capace di scrivere come fate voi per questo pubblico le cose che trovo in rete penso comunque che si capisca molto bene come la penso
    ciao Grazie
    P.S. cono contro la guerra lo ripeto L'uomo dovrebbe essere in grado di usare il dialogo e parlare

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  3. Vanda ciò che posti è sempre molto interessante, qualcuno che va a caccia di notizie sfiziose , quelle di cui poco si parla ma che sono importanti ci vuole...e Tu le sai scovare :))
    Poi non è vero che non sai scrivere, io apprezzo molto i Tuoi scritti, una fan ce l'hai ...sono io :))

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  4. Devo osservare che è stata più proficua l'uscita di Calderoli, non tanto per i contenuti quanto per il metodo.E' stata infatti una ulteriore testimonianza e conferma che la Lega Nord tiene sotto scacco Silvio, il cui governo non durerebbe un solo giorno se la Lega di mettesse di traverso.
    Di trovate simili ce ne dovremo aspettare ancora tante da parte della Lega, almeno fino alle elezioni regionali del 2010.
    Fosse insorto Franceschini (non so se ha parlato e cosa ha detto, non ricordo) non lo avrebbero degnato di un fiato: non è un pericolo!
    La situazione dei nostri impegni militari fuori dei confini italiani è a dir poco penosa.
    Ignazio La Russa conta poco, gli stanziamenti sono in netto calo, fino al 2012, la guerra è vera guerra, quindi o si viene via o si usano i mezzi più appropriati e adeguati (l'Inghilterra è negli stessi guai).
    Venir via manco a pensarci, Silvio: non sia mai!, si sputtana di fronte al mondo (non bastasse quanto ha già fatto).
    Poi facciamo parte della NATO, non ci possiamo sottrarre.
    Ma la nostra costituzione vieta il ricorso alla guerra come mezzo offensivo, e il comandante supremo pare non accorgersi che non di missione di pace si tratta, ma di guerra vera e propria e che tale è stata fin dall'inizio.
    Non poteva essere diversamente, se si viene attaccati ci si difende e si contrattacca e l'escalation si avvita su sè stessa.
    Il comandante supremo tace, sembra non accorgersi che il nemico è anche in casa.
    La nostra presenza, eccetto che in Libano, sui fronti di guerra con il nostro esercito è incostituzionale.
    Ma chi se ne frega, tanto non muoiono loro ma i soldati.

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