"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 4 settembre 2009

Begnini

IL PREMIO OSCAR SCHERZA SUL PALCO ALLA FESTA DEL PD

Benigni al premier:
«Silvio, dai le escort ai disoccupati»

«Le veline di Feltri? È un vizio di famiglia»





GENOVA - «Silvio perché non mi inviti alle orge, tutti ignudi, chi fa l'amore con le bambole gonfiabili, chi con le pecore. Silvio ci sono i disoccupati dagli qualche escort anche a loro». Il premio Oscar Roberto Benigni scherza così dal palco della festa del Pd. «L'Italia - dice Benigni - è piena di farfalline e di tartarughine. Se ne è occupato anche Superquark. Clinton negava e invece a Berlusconi gli piace farlo sapere. E poi diciamo la verità: le fa diventare assessori, non dico ministre... ma alla fine le paghiamo noi, almeno le pagasse lui». Benigni ripete di invidiare le capacità amatorie del presidente del Consiglio: «Non è Superman è Hulk... secondo me ce l'ha verde. Alla storia è passato Carlo Magno, Berlusconi vuole passare alla storia come Berlusconi il trombatore». Capacità che non trova uguali nei leader della sinistra: «Veltroni è famoso... la prostituta con lui è durata 3 minuti compreso la doccia».

FELTRI - «Berlusconi si è un pò incattivito, ha venduto Kakà e ha comprato Feltri. Costa di meno, ma sulle punizioni non sbaglia. Pubblica le veline? Beh, è un pò un vizio di famiglia...». Benigni è un fiume in piena sugli ultimi spunti di attualità. «Boffo - afferma Benigni tra gli applausi della platea - si è dimesso, Feltri non se ne è andato e ne ha di veline: su Bersani e Franceschini dice che hanno gli scheletri nell'armadio e tutti e due hanno chiamato Fassino: 'a Piero la devi smettere di venire a casa mia». Benigni scherza anche sulla libertà di stampa. «Non è vero che non c'è libertà di stampa. Oggi Berlusconi ha dettato all'Ansa: 'In Italia c'è la libertà di stampa' e ha obbligato tutti i giornali a pubblicarla domani». E sulla querela a Repubblica aggiunge: «Ha detto che avrebbe risposto ad altre domande tipo: 'Come stai?' Ecco a quelle avrebbe risposto».

LA CRISI DEL PD - Il comico toscano non è tenero con i Democratici. «Noi del Pd abbiamo un record: 4 milioni di voti persi in due anni. Un record eccezionale. Veltroni ha scritto un libro che si chiama 'Noi', con questa media tra due mesi la prossima edizione si chiamerà 'Io'. Dobbiamo recuperare! L'Italia ha bisogno di verità e realtà. Dobbiamo porci un obiettivo: non scendere mai sotto il 2%. Abbiamo bisogno di iscritti. Io mi sono iscritto ieri - dice il comico toscano, - ho chiamato l'organizzatore Paganelli che mi ha detto 'Bravo Benigni', ma prima di attaccare ho sentito che diceva quello accanto a lui: 'E vai, siamo a 15'».

4 settembre

Corriere della Sera

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