"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

lunedì 28 settembre 2009

Brunetta

Il ministro della Funzione pubblica: "Bisogna tagliare la cinghia trasmissione Anm-Csm"
"Il 90% dei problemi della giustizia in Italia sono risolvibili con controllo presenze e produttività"

Brunetta attacca i magistrati
"Vi siete montati la testa"


'Brunetta

Il ministro Renato Brunetta

MILANO - Renato Brunetta attacca i magistrati che, secondo lui, "si sono montati la testa". Secondo il ministro della Funzione pubblica per mettere ordine nei tribunali basterebbe controllare presenze e produttività. E per risolvere i problemi della giustizia si dovrebbe abolire "il mostro", ossia l'Associazione nazionale magistrati (Anm) le cui "correnti si riproducono nel Csm: bisogna tagliare questa cinghia di trasmissione".

Parlando a Milano in occasione della presentazione del libro "Magistrati l'ultracasta" di Stefano Livadiotti, il ministro ha avuto un vivace botta e risposta sull'organizzazione del lavoro dei magistrati e sulle ore di effettiva operatività con il vicepresidente dall'Anm, Gioacchino Natoli. "Alle 14 al Tribunale di Roma mi hanno detto che non c'è nessuno" ha detto Brunetta. "Questo succede perché un suo collega di governo ha tagliato gli stanziamenti per gli straordinari", ha ribattuto Natoli. "Lei dice cose non vere", è stata la risposta di Brunetta. I due contendenti si sono poi accordati per fare un giro dei tribunali italiani ("a sorpresa", ha precisato Brunetta) per verificare sul campo la situazione.

Durante il suo intervento Brunetta aveva messo nel mirino il rapporto "innaturale" tra Anm e Csm, rapporto che genera un "mostro". "L'Anm - spiega Brunetta - ha un altissimo tasso di sindacalizzazione e con tutte le sue correnti si riproduce nel Csm. Qui si forma il mostro, che in maniera autoreferenziale decide dei problemi economici, disciplinari e di autonomia sacrosanta della magistratura, che però è determinata in via sindacale. Ci vuole una correlazione molto più blanda, bisogna tagliare questo cordone, il risultato sarebbe maggiore trasparenza, disciplina ed efficienza e minore correntismo e autoreferenzialità".

L'altro tasto su cui Brunetta insiste è quello dell'organizzazione del lavoro, che ora sarebbe "pre-industriale". "Il 90% dei problemi della giustizia in Italia sono organizzativi, risolvibili con l'information and communication technology: anche per i magistrati si può pensare a badge, controllo delle presenze, controlli di produttività e controlli dei ritardi". E aggiunge: "Nessuno si è mai premurato di stabilire tempi, metodi, sistemi di controllo. Quella dei tornelli era una metafora non tanto lontana dalla realtà: significava la necessità di un'organizzazione scientifica del lavoro che ora in magistratura non c'è".

4 commenti:

  1. Ciao,Francy,sono nuova nel tuo blog,ma mi ci trovo bene,a prima vista,come si dice.
    Cosa vogliamo da un Brunetta? ANM è politicizzata,ma con lui basta,niente politica fra le aule dei trubunali,ma niente politica neanche fra le aule scolastiche,nei corridoi e nelle sale della RAI,nelle redazioni dei giornali.Bando alla politica.
    Ma cosa è per loro la politica,cosa non lo è?
    Ciao,scusa del lungo commento.

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  2. Ciao Chicchina,
    benvenuta nel Nostro blog, come puoi notare siamo in cinque ad amministrarlo, il post che hai commentato è di Vanda.
    Brunetta ? Mi domando spesso chi abbia mai dato il dono della parola a simili elementi.
    Basta politica per gli attuali politici, questo dovremmo gridare tutti in coro da Nord a Sud.
    Grazie per il Tuo commento e scrivi pure quanto vuoi, Ti leggeremo con piacere.

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  3. Brunetta ,non è di tua competenza devono ricortelo dei poveri bloggher?
    La competenza dei tribunali è del ministero della Giustizia l'ha sostenuto il Procuratore Caselli a Ballarò in questo momento

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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