"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 3 settembre 2009

Matrimonio

Como, nozze e centralino in dialetto
le invenzioni dell'assessore leghista

Peverelli non è nuovo a iniziative clamorose: un anno fa inventò il centralino comunale in vernacolo. Basta comporre il numero e si sente la sua voce che in dialetto comasco invita: "Se ta vret parlaà cun l'operaduù schiscia ul quater"
Lassessore Diego Peverelli L'assessore Diego Peverelli

"E adess v'el disi bèl ciaàr: da quest mumènt chì sii marì e mijèè". A Palazzo Cernezzi, sede del municipio di Como, si è celebrato il primo matrimonio in vernacolo. Davanti all'assessore all'Ambiente, il leghista Diego Peverelli, una coppia di comaschi di mezza età che ha scelto di unirsi con rito civile, ma celebrandolo anche in dialetto. Peverelli, tuttavia, come prevedono le leggi in materia, ha dovuto pronunciare il "vi dichiaro marito e moglie" anche in italiano, come pure in doppia lingua ha letto i diritti-doveri dei due coniugi.

AUDIO
Comune di Como, il centralino in dialetto

In municipio sono arrivati fotografi e telecamere, oltre a diversi curiosi per la singolare cerimonia. I due sposi sono apparsi piuttosto sorpresi per tanto interesse. Peverelli non è nuovo a iniziative clamorose: un anno fa inventò il centralino comunale in vernacolo. Basta comporre il numero e si sente la sua voce che in dialetto comasco invita l'interlocutore: "Se ta vret parlaà cun l'operaduù, schiscia ul quater". A volere che il rito fosse in lingua dialettale sono stati i due sposi, circondati da amici e parenti. Presente anche il consigliere regionale leghista Edgardo Arosio. La Lega ha già presentato in parlamento una proposta di legge a firma del deputato Pierguido Vanalli, peraltro, intitolata "Introduzione dell'articolo 107-bis del Codice civile per la celebrazione dei matrimoni in lingua locale".
3 settembre
Fonte Repubblica
Non c'è più niente di cui meravigliarsi la stupidaggine non ha limiti!!!!!!!!!!!

17 commenti:

  1. Non ho capito se al suddetto centralino comunale si può lasciare un messaggio...se ciò fosse sarebbe bello se italiani e stranieri intasassimo i telefoni, ognuno con il proprio dialetto o lingua dicendo :
    "vorrei sposarmi, perchè sposerei un/a uomo/donna da sposare con sposalizio comunale, perchè sposandomi saprei che sono sposato/a".
    Non sarebbe male, no???

    Poi mi chiedo, ma c'è bisogno di un articolo di legge per contrarre matrimonio folkloristico?
    La formula dovrebbe comunque essere ripetuta in italiano, visto mai fra gli invitati ci fosse uno straniero di Milano, addio comprensione.

    RispondiElimina
  2. Vanda scusa,
    ma cosa vuol dire la frase :
    "Se ta vret parlaà cun l'operaduù, schiscia ul quater".
    "Stai parlando con l'operatore schifia del quartiere " ?? :DDD

    RispondiElimina
  3. Non sono un esperto di leggi e questioni giuridiche ma le formule civili piuttosto che gli atti pubblici non vanno per legge letti in italiano pena la non validità? Nel matrimonio in comune ti ricordano gli obblighi di legge del codice civile mi sembra.
    Di questo passo arriveremo alle sentenze in sardo, le multe in valdostano, le bollette della luce in calabrese.

    RispondiElimina
  4. Il problema però è molto serio. Questi stanno stravolgendo la nostra cultura che è si anche regionalista, ma in una ottica di cultura comune e condivisa. Un esempio che a me da molto fastidio: quel c...zo di fazzolettino verde nel taschino dei leghisti in Tv, lo trovo odioso e privo di rispetto ( conoscendo il motivo per cui lo mettono) per gli italiani.
    Gli italiani dovrebbero imparare a rispettare e far rispettare le regole e pretendere dignità.
    Immaginate un domani un ministro svedese con in testa un elmo vichingo in un dibattito Tv, beh noi stiamo sfiorando questo tipo di ridicolo.

    RispondiElimina
  5. Possiamo anche immaginare per divertimento un ministro svizzero vestito come una gruviera, un francese immerso in una bottiglia di champagne, uno spagnolo coricato in una paella, un tedesco con 5 wurstell nel taschino oppure un greco con una fetta di FETA come orecchino, l'effetto è lo stesso!

    RispondiElimina
  6. Mi sono scatenato, lo so, ma quando sento parlare di lega................

    RispondiElimina
  7. Traduzione = Se vuoi parlare con l'operatore schiaccia il 4
    Capito????????? hahahaha

    RispondiElimina
  8. Lorenzo: anche a me fa in...ca..re il fazzolettino, o qualsiasi cosa di verde abbiano addosso, mi ricordano tanto i fascisti loro amavano il nero loro il verde ma la sostanza è la stessa.
    Vi confesso io conosco il Pavese, Il Lodigiano il Milanese Il Bergamasco niente di piùùù

    RispondiElimina
  9. Lorenzo,
    si vede che sei una buona forchetta, hai scelto simboli culinari per gli stati esteri, bisogna consigliare a Bossi che è meglio un pezzo di Parmiggiano Reggiano da mettere nel taschino, è più...d'appartenenza. :DD

    Vanda,
    ma sei una poliglotta, il bergamasco è difficilissimo peggio del comasco.
    Ma questi sono tutti matti, un pugno di "fuorilegge" al governo, questo sono i leghisti.

    RispondiElimina
  10. Che io sia una buona forchetta è fuori da ogni dubbio. Però sono anche un discreto cuoco e le immagini alimentari mi vengono così naturali!! hehhehehe :)))))
    Quasi quasi mi fai venire voglia di aprire un blog di ricette.....la cucina di Lorenzo! hahahhaha
    O cucina nella nebbia oppure logos e forchetta, la filosofia dell'agnolotto, logos e wurstell ecc.....:)))

    RispondiElimina
  11. ahahahaha...si è sbizzarrito con la fantasia.
    Forza apri il blog di ricette,che ne diresti di "Logos-Lucullo"???

    RispondiElimina
  12. Lorenzo- Invece del blog apri una trattoria magari qualche leghista arriva così ne approfitti per cucinare.......... qualche piatto succulento hahaha

    RispondiElimina
  13. Francy- Sono De Berghem De sura ( traduzione Bergamo di sopra )hahah chissà se Bossi lo conosce è talmente igno........te magari non lo sa

    RispondiElimina
  14. Me a son mandrogn! hahhahahahha
    Il centralino alessandrino direbbe:
    Se at vori parlè col l'uperatur sgnaca el quater!
    E se 't parli nenta mandrogn và a tla piè 'n tlorgu!hahhahahaha
    Beh la Gelmini vuole che si parlino più lingue a scuola.................
    Riguardo al blog di cucina ci penso sù.
    per la trattoria possiamo aprirne una in comune:
    La trattoria che vogliamo.
    Io ai fornelli, ma faremo a turno, cucina pluriregionale, se non sto a i fornelli i vini vanno bene.
    Vanda che cucina la CASOELA!
    Io gli agnolotti con il vino
    Francesca che porta quintali di anduja
    Myriam i dolci, mi raccomando i Babà!
    Chiara, beh cucina romana,
    Una saletta a parte per i leghisti...........cucina multietnica

    RispondiElimina
  15. Il Lorenzo luculliano, perchè no? hehhehehe

    RispondiElimina
  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  17. Divertente...
    però Lorenzo ci sei proprio fissato con l'anduja, a me non piace molto, certo è ottima per camuffare la cicuta con il peperoncino :D
    Si può fare, si può fare :))

    Da noi il messaggio telefonico suonerebbe così : "si vò parrare cu l'operatore, fai u quattru." :DDD

    RispondiElimina