"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 27 settembre 2009

Franceshini

Annozero, il segretario Pd attacca il premier: "Intimidazioni, l'istruttoria è un atto anomalo"
Giornale e Libero invitano a disdire l'abbonamento. Garimberti: "Vergognoso""

Rai, Franceschini attacca Berlusconi
Nel centrodestra è polemica sul canone

Zavoli convoca d'urgenza la commissione di Vigilanza
"Il governo non approfitti per fare un atto di censura"


Rai, Franceschini attacca Berlusconi Nel centrodestra è polemica sul canone
ROMA - "E' una strategia dell'intimidazione". E' duro l'attacco del segretario del Pd Dario Franceschini a Silvio Berlusconi dopo le polemiche su Annozero: " "L'apertura di un'istruttoria è un atto anomalo perché esiste già una commissione di Vigilanza. Travaglio non è stato mai tenero, ma nessuno ha pensato di mettergli un bavaglio". Intanto nel Pdl è maretta, dopo che i quotidiani del centrodestra - Libero e Il Giornale - lanciano l'idea di boicottare il canone Rai. Idea contro la quale si schiera il viceministro Paolo Romani: "Una campagna che non condivido". E che incassa l'"indignazione" del presidente di viale Mazzini Paolo Garimberti: "Una campagna vergognosa". Sul caso Santoro, Sergio Zavoli ha convocato d'urgenza la Vigilanza. Con un monito al governo: "Non approfitti delle sue facoltà per compiere un atto di censura".

Annozero, Franceschini attacca. La decisione dell'istruttoria, sostiene il leader del Pd, è stata presa direttamente dal premier. "L'idea del presidente del Consiglio è: siccome ho vinto le elezioni non è che devo governare per 5 anni, ma sono padrone dello Stato. E siccome sono il padrone, mi dà fastidio la stampa libera, i magistrati, il Parlamento e gli organi di garanzia". Risponde il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti: "Invece di strillare, Franceschini e i suoi dovrebbero chiedersi cosa è il servizio pubblico, quali sono i suoi limiti e quali le regole. Tutto il resto sono chiacchiere vuote e futili".

Battaglia anti-canone, è polemica. Libero scrive che "cresce la protesta dei lettori che non vogliono pagare il canone" e dà le istruzioni per disdirlo. Il Giornale titola "Non paghiamo più la tassa Santoro": "Le porcherie di Annozero sono la goccia che fa traboccare il vaso: Travaglio e compagni vadano pure in onda, ma non sovvenzionati con i nostri soldi". Replica Franceschini: "Non hanno la minima idea di cosa sia il servizio pubblico, il prossimo passo è che diranno di non pagare le tasse se vince il centrosinistra. Questa è un'altra parte della battaglia di intimidazione". Per il vicecapogruppo Pdl alla Camera Italo Bocchino, proporre il boicottaggio del canone "è un rimedio peggiore del male e rischia di minare economicamente la più grande industria culturale del paese". A suo parere sarebbe opportuno inserire il canone "nella bolletta elettrica riducendone l'importo ma facendolo pagare a tutti, una misura equa e utile all'azienda, alla quale non vanno sottratte le risorse, ma va chiesta la giusta dose di pluralismo e imparzialità".

"Scajola, decisione ineccepibile". Il ministro Sandro Bondi dice che "la decisione assunta dal ministro Claudio Scajola su Annozero (la convocazione dei vertici Rai, ndr) è ineccepibile e sacrosanta". E va avanti: dagli Stati Uniti fa sapere che la convocazione per i vertici di viale Mazzini potrebbe avvenire il 7 o l'8 ottobre: "E' esplosa in me questa valutazione dopo l'ultima trasmissione di Santoro. Ma tutto questo era latente da tempo, fa parte di un ragionamento complessivo sul mezzo tv pubblico e sul senso di responsabilità nell'utilizzarlo".

Zavoli: "No ad atti di censura". Il presidente della commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli, spiega che "non sarebbe legittimo trasformare una facoltà, di cui il governo ha il pieno diritto, in qualcosa che configurasse atteggiamenti censori, specie quando dovessero corrispondervi indebite richieste di sanzioni soppressione di programmi, licenziamenti". E annuncia che provvederà "senza indugi a convocare l'ufficio di presidenza e, di seguito, la seduta plenaria della Commissione".

(27 settembre 2009)

La Repubblica

Non possono dire che non sono fascisti

Feltri Belpietro non si possono considerare Liberali

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