Poco dopo le 15, il fiume di gente ha effettuato una sosta di dieci minuti davanti alla biblioteca. Qui, sotto l'ulivo piantato in memoria di Impastato, gli organizzatori hanno posato una targa che ricorda l'assassino di Peppino e il suo impegno contro la mafia.
Il clima, nonostante l'episodio dell'abbattimento dell'albero, era sereno e l'atmosfera è quella di festa, con tanti palloncini bianchi, scritte su Impastato e moltissime bandiere di rappresentanze politiche - Rifondazione e Idv in particolare, mentre il Pd ha deciso di rinunciare ai simboli politici - e della pace. Obiettivo della giornata, che ha visto schierati nel corteo, insieme a tantissima gente, politici e sindacalisti, il ripristino della targa che intitolava la biblioteca a Peppino Impastato.
La targa era stata collocata l'anno scorso nell'ambito della «Settimana della pace», ma era stata tolta dal lumbard Aldegani dopo che la nuova giunta comunale aveva scelto di rendere omaggio alla memoria del sacramentino padre Giancarlo Baggi (al quale però l'edificio potrà essere intitolato solo nel 2010, nel decimo anniversario della morte).
Presenti, tra i sindaci e i rappresentanti politici, Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e Claudio Fava, sceneggiatore del film «I cento passi». Ad aprire il corteo lo striscione «Ancora 100 passi!» seguito dai rappresentanti delle associazioni che promuovono l’iniziativa: Comitato Peppino Impastato di Ponteranica, Libera, Casa della memoria. La manifestazione ha percorso via Valbona ed è arrivata in via 8 Marzo, dove era allestito un palco per gli interventi, coordinati da Danilo De Biasio, direttore di Radio Popolare. numerosi gli interventi, intervallati da letture di poesie e riflessioni su Impastato e sulla sua testimonianza.
L'ex sindaco di Ponteranica, Alessandro Pagano, ha proposto di riproporre la manifestazione ogni anno, l'ultimo sabato di settembre, per tenere viva la memoria su Impastato e su quanto accaduto.
I miei complimenti all'ex Sindaco Alessandro Pagano ed a tutta la gente che ha partecipato a questa manifestazione, che sottolinea la presa di coscineza da parte dei cittadini italiani da Nord a Sud del significato "mafia". E' questo che spaventa i capi della Lega ed i loro simpatizzanti, ormai gli italiani hanno capito che la mafia non riguarda solo il Sud della nostra Penisola, ma che è un cancro diffuso in tutto il mondo, fortemente voluto ed appoggiato dai potenti-prepotenti. I leghisti tramano nell'ombra, non vogliono mostrare la loro faccia, sia per le strade che su internet...aggiscono di notte o come "anonimo". Le tenebre e l'anonimato sono il loro habitat , perchè consapevoli d'essere dalla parte sbagliata dell'umanità !!
Hai ragione la Mafia è anche al nord,da parecchi anni ormai è radicata ,dirò di più non sono solo i meridionali ma anche i settentrionali mafiosi
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