"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 2 settembre 2009

Libertà di stampa

Risposta massicca all'iniziativa dei giuristi in difesa della libertà di stampa
Fra le firme, Eco, Fo, Vattimo e Camilleri, Saviano, Sepulveda, Celentano, Salvatores

Appello Repubblica, le adesioni
firmano Abbado e Nanni Moretti

Tra le nuove adesioni Corrado Guzzanti, Barbara Spinelli, Guido Rossi
Messaggio dell'Anpi. La solidarietà di Jean Daniel e Vincenzo Consolo


Appello Repubblica, le adesioni firmano Abbado e Nanni Moretti

Nanni Moretti

ROMA - E' una risposta massiccia, fatta di decine di migliaia di firme, quella ottenuta dall'appello di Repubblica in difesa della libertà di stampa, l'iniziativa lanciata dai giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky dopo la decisione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di denunciare Repubblica per le dieci domande che il quotidiano da mesi gli pone ma alle quali lui non ha ancora dato alcuna risposta.

A mobilitarsi subito è stato il mondo della cultura e dello spettacolo. Fra le adesioni, anche quella del regista Nanni Moretti, di Claudio Abbado e Umberto Eco. "Ho già detto che quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa - osserva Eco nella dichiarazione che accompagna la sua adesione - vuole dire che la società e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie 'robuste' non c'è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla".

Non solo il mondo della cultura e dello spettacolo. Firmano Bernard Guetta, editorialista de L'Express e France Inter, e Edwy Plenel, ex vicedirettore di Le Monde e presidente del sito Mediapart e Jean Daniel, giornalista, scrittore, già direttore de Le Nouvel Observateur. Gli architetti Renzo Piano e Gae Aulenti. Il velista Giovanni Soldini. Giovanna Melandri. Sergio Cofferati. Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia, e don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Libertà e Giustizia, si legge in una nota, "testimonia la sua solidarietà in particolare ai giornalisti di Repubblica e dell'Avvenire, direttamente minacciati e spiati con metodi piduisti, ma in generale a tutti i giornalisti italiani che con questa denuncia di Silvio Berlusconi hanno ricevuto una sorta di avvertimento: è vietato fare domande; è vietato criticare". Arriva anche un
messaggio di solidarietà dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, e del presidente dell'Unione dei giovani avvocati Gaetano Romano. All'appello ha aderito anche l'Arci nazionale.


Dal mondo della cultura e dello spettacolo sono arrivate le firme di solidarietà, fra le altre, di Dario Fo, Andrea Camilleri, Roberto Saviano, di Vincenzo Consolo, Bernardo Bertolucci, dello scrittore cileno Luis Sepulveda, del critico cinematografico del Corriere della Sera Maurizio Porro, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, di Daniele Silvestri, di Elio e le Storie tese. Ed altre se ne aggiungono. Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, Liliana Cavani, Francesca Archibugi, Paola Cortellesi. Gli editori Alessandro e Giuseppe Laterza, l'attrice Lella Costa, Daniele Silvestri, le scrittrici Sandra Petrignani e Clara Sereni, il pittore e disegnatore Tullio Pericoli, Stefano Disegni e Massimo Caviglia.

E ancora, Jovanotti, Corrado Guzzanti, Paolo Hendel, Shel Shapiro, Arnoldo Foà, Giuseppe Piccioni, Riccardo Milani, Silvio Soldini, Andrea Vianello, Giovanni Floris, Corrado Augias, Maurizio Mannoni, Ludina Barzini, Fiorella Mannoia, Sergio Staino, Pippo Baudo, Niccolò Ammanniti, Claudio Bisio e Sandra Bonzi, Mariangela Melato, Antonio Albanese, Salvatore Settis, Caterina Murino, Filippo Timi, Asia Argento, il regista Enzo D'Alò. E si aggiungono Arnoldo Foà che "aderisce con convinzione", e il consigliere di amministrazione della Rai, Nino Rizzo Nervo.

C'è anche l'adesione di Adriano Celentano e di sua moglie Claudia Mori. Un tema, quello della libertà di stampa, caro al cantante: nell'ottobre del 2005, nel corso di una delle puntate del suo show Rockpolitik in onda su RaiUno, Celentano mostrò la classifica - redatta dall'istituto di ricerca americano Freedom House - del livello di "Freedom of the Press", la libertà di stampa presente nei paesi del mondo (l'Italia compariva allora al 77esimo posto).

Tra gli altri firmatari - oltre ai già citati Fo, Camilleri, Bertolucci - anche Gino Strada, Luigi Spaventa, Franca Rame, Carlo Verdone, Elda Ferri, Victoria Cabello, Fabrizio Gifuni, Francesca Comencini, Gabriele Salvatores, Giulio Scarpati, Pierfrancesco Favino, Ascanio Celestini, i produttori cinematografici Angelo Barbagallo e Domenico Procacci, Marco Risi, Davide Ferrario, Sandro Veronesi, Carlo Lucarelli, Antonio Scurati, Erri De Luca, Giuseppe Montesano, Enrico Deaglio, Francesco Rosi, Carla Fracci e Beppe Menegatti, Ornella Vanoni, Miranda Martino, Angela Finocchiaro, Michele Placido e Renato De Maria. E dall'estero arriva l'adesione di Helen Mirren, premio Oscar per l'interpretazione della Regina Elisabetta in The Queen.

E ancora, Guido Rossi, Carlo Ginzburg, Rosario Villari, Tullio Gregory, Corrado Stajano, Giovanni De Luna, Miguel Gotor, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Ottavia Piccolo, Licia Maglietta, Carlo Freccero, Enrico Bertolino, Dori Ghezzi, Monica Guerritore, Ferzan Ozpetek, Milva, Marco Bellocchio, Teresa De Sio, Maurizio Nichetti, David Riondino, Franco Battiato, Saverio Costanzo, Carlo Degli Esposti, Massimo Ghini, Ettore Scola, Furio Colombo, Giacomo Marramao, Stefania Sandrelli, Giovanni Soldati, Valerio Mastandrea, Alessandro Gassman, Stefano Accorsi, Paolo Sorrentino. Maurizio Crozza aderisce e osserva: "La mia solidarietà va a Silvio Berlusconi. Dove s'è mai visto un giornalista che pone domandi irriverenti al capo del governo? Un bravo giornalista non assume iniziative, un bravo giornalista scrive sotto dettatura".
Fonte Repubblica
Finalmente qualcosa si muove

3 commenti:

  1. La mia sincera opinione é che avete fatto un elenco di personaggi il cui denominatore comune é l´ipocrisia. In questo sono veramente eminenti.

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  2. Se mi puoi spiegare dove sta l'ipocrisia sarei felice

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  3. Non lo so dove sia l'ipocrisia, dove Crazy Horse la vede, leggendo il nome di Sepulveda fra i firmatari mi sono emozionata.
    I nomi che leggo sono da sempre contro il regime berlusconiano, ed ora lo hanno dimostrato apponendo la propria firma per fermare la vergogna gigantesca che da 15-anni investe l'Italia.

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