"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 1 settembre 2009

Prepotenza

E sull'opposizione italiana: «Nessuna considerazione per i miei avversari»

Berlusconi attacca i commissari Ue:
«Tacciano, parli solo il presidente»

Nel mirino i portavoce di Bruxelles: «Stiano zitti o blocco il Consiglio europeo». La replica: siamo davvero sorpresi

Immigrati respinti, l'Ue chiede spiegazioni (31 agosto 2009)

Il premier Silvio Berlusconi (Lapresse)
Il premier Silvio Berlusconi (Lapresse)

MILANO - «I miei avversari non hanno nessuna considerazione da parte mia». Ancora una volta Silvio Berlusconi attacca il centrosinistra spiegando che i suoi esponenti «sono arrivati a un livello tale da farmi tacere ogni commento su di loro per amor di patria». Parlando con i giornalisti al suo arrivo a Danzica, dove sono in programma le celebrazioni per commemorare l'inizio della seconda guerra mondiale, non cita fatti particolari a cui legare il suo giudizio tranchant, ma si limita a rispondere così a chi gli chiedeva genericamente dei rapporti con la minoranza.

L'ATTACCO AI PORTAVOCE UE - Nel corso del breve confronto con la stampa, il premier se l'è poi presa con i portavoce dei commissari europei e gli stessi membri della Commissione che, secondo Berlusconi, non devono intervenire pubblicamente su «alcun tema». L'idea del capo del governo italiano è che la voce dell’Europa deve essere portata esclusivamente dal presidente dell’esecutivo o dal suo portavoce, se così non fosse l’Italia «bloccherà di fatto il funzionamento del Consiglio europeo». Un nuovo fronte di polemica, quello aperto dal leader del Pdl, legato ai chiarimenti chiesti da Bruxelles sui respingimenti degli immigrati.

«PAROLE STRUMENTALIZZATE» - Secondo il premier «non è vero» che l'Europa punta il dito contro l'Italia per la politica in tema di accoglienza, bensì «si strumentalizzano espressioni di portavoce, è un problema che porterò sul tavolo del prossimo vertice dei capi di Stato e di governo». Proprio di qui arriva la minaccia di ostruzionismo nei confronti del Consiglio europeo «ove non si determini che nessun commissario europeo e nessun portavoce di Commissione possa intervenire più pubblicamente su alcun tema». Non solo: «Chiederò che commissari e portavoce che continuino nell’andazzo di tutti questi anni vengano dimissionati in maniera definitiva» perché le loro dichiarazioni «creano una situazione che non si può accettare: si danno alle opposizioni di ogni Paese armi che invece non esistono».

LA REPLICA DEL PORTAVOCE - «Sono davvero sorpreso, sono giorni che stiamo dicendo che la Commissione non sta criticando nessuno Stato Ue», ha subito replicato Dennis Abbott, uno dei portavoce della Commissione Ue. «Se mi viene rivolta una domanda, io rispondo sulla base di chiare istruzioni che ricevo dall'ufficio del vice presidente della Commissione Ue Jacques Barrot», ha osservato Abbott, sottolineando che proprio nel briefing con la stampa di martedì ha sottolineato come la richiesta di informazioni, in questo caso a Italia e Malta, sia una procedura normale. «La commissione Ue non sta in nessun modo criticando l'Italia», ma anzi cerca di sostenere l'Italia e tutti gli Stati Ue sottoposti alle pressioni migratorie, ha sottolineato Abbott. Un altro portavoce della Commissione Ue, Johannes Laitenberger, ha ribadito che la richiesta di informazioni «non rappresenta una critica all'Italia». Palazzo Chigi in una nota afferma di ritenere soddisfacenti le parole di Laitenberger: «Qualsiasi altra interpretazione è da considerarsi frutto di strumentalizzazioni politiche a fini interni», conclude la nota.

BAVAGLIO - «Berlusconi non può pensare di imporre alle istituzioni europee regole che vogliono imbavagliare chiunque non la pensi come lui», ha detto David Sassoli, capo delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo. «Il presidente del Consiglio forse crede di potersi avvalere in Europa degli stessi metodi con cui governa il nostro Paese. Le sue minacce ai portavoce Ue sono un'altra conferma della debolezza del governo italiano».

SCHULZ - «Un attacco inaudito» alle istituzioni comunitarie, al quale la presidenza di turno svedese dell'Ue e il presidente della Commissione José Manuel Barroso devono reagire «immediatamente. Berlusconi, ancora una volta, rende palese il suo profondo sentimento antieuropeista». Questa la replica di Martin Schulz, presidente dei socialisti e dei democratici all'Europarlamento. Nel 2003 Berlusconi disse che Schultz, figlio di un ex deportato in un lager, era adatto per la parte di un «kapò» nazista in un film sui campi di concentramento.

LA RUSSA - Secondo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, le parole di Berlusconi sono invece solo «uno stimolo perché l’Unione europea funzioni meglio».


01 settembre 2009

Fonte Corriere della Sera

1 commento:

  1. Pagliaccio!!! Vuole che l'Italia venga tolta fuori dall'UE, questo ha tutte le intenzioni di creare un'alleanza con Putin e Gheddafi, gli piace troppo il ruolo del Fuehrer !!!

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