"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 8 ottobre 2009

Il federalismo di lady Moratti

Il federalismo di lady Moratti

Riunito nel salotto privato del sindaco di Milano, Letizia Moratti, i massimi esponenti milanesi del Pdl ieri hanno preso una decisione coraggiosa: hanno deciso di non decidere sull’oppurtunità o meno di costruire una moschea per i circa ottantamila musulmani milanesi e per i visitatori islamici del futuro Expò 2015. Preferiscono lavarsene le mani stabilendo, chissà perchè, che il dilemma venga risolto niente meno che dal ministro degli Interni, Roberto Maroni. Che coraggio! Che bell’esempio di autonomia locale e di federalismo all’italiana!
C’erano Ignazio La Russa, Maurizio Lupi, Luigi Casero, Guido Podestà, insieme a Letizia Moratti. Tutta gente che conta, in teoria. Ma è anche tutta gente impaurita, ondivaga, preoccupata di accarezzare il consenso degli elettori molto più che di fare di Milano una moderna metropoli europea, come tale capace di garantire la libertà di culto a tutte le confessioni dei suoi residenti. Poi si lamentano del peso eccessivo che la Lega sta assumendo nell’indirizzo politico del centrodestra. Si illudono magari di consegnare a Maroni una patata bollente, invece fanno solo l’ennesimo regalo al centralismo romano condito in salsa varesotta.

il Bastardo Martedì 6 ottobre
Moratti Ponzio Pilato se ne lava le mani

9 commenti:

  1. Peccato che non si trattava di una clinica privata da convenzionare.

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  2. La domanda è semplice?. Nei paesi mussulmani i cristiani possono liberamente professare la loro fede e costruire una chiesa?.Sappiamo che non è cosi'. La scusa della libertà di culto non è un modo per non richiamare la reciprocità e arrendersi alle istanze di una minoranza arrogante come quella islamica?.
    Io credo che le moschee possono essere costruite, a patto che nei paesi arabi o medio orientali ci sia lo stesso trattamento altrimenti noi siamo dei coglioni , perchè un amico mio tunisino mi disse a chiare lettere che la nostra disponibilità e tolleranza è vista dai mussulmani come debolezza. Quindi ne approfittano. SALUTI A TUTTI
    LUCA

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  3. Caro Luca, L'Italia fino a prova contraria è un Paese democratico (magari lo sarà ancora per poco ma finora lo è) quindi come in tutti i Paesi Democratici oaccidentali vige la libertà di culto.
    Solo gli "ignoranti" (nel senso che ignorano) come te e il tuo amico mussulmano possono scambiare per debolezza, la Democrazia e la razionalità di vedute.
    Non parlo di tolleranza perchè nn esiste tollerare degli esseri umani.
    Peri rinfrescarti la memoria ti cito l'articolo 8 della costituzione Italiana.
    Costituzione che qualcuno sta cercando di calpestare.

    Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

    Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

    I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

    Ciao Vanda scusa se mi sono permesso di rispondere per Te

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  4. @drumer non ci sono problemi anzi il dibattito è più interessante, aggiungo solo che cè molto egoismo loro vogliono solo i soldi dei mussulmani non vogliono concedere dei diritti.
    Neanche per l'Expò pensa un pò, vogliono i visitatori il resto non conta l'importane essere sulla scena sono tutti figuranti !!!!!!!!!!!!11

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  5. La cultura araba, ripeto, la cultura araba non quella lobotomizzata dall'islam, è più tollerante della nostra. Già nel medioevo c'era libertà di culto, tutte le religioni erano libere di professare la loro fede a patto del rispetto reciproco, Gerusalemme ne è un esempio, Beirut pure.
    negli stati moderni arabi non islamici,come la Palestina c'era pure questa libertà, ti ricordo che Arafat era cristiano e pure Tarek Aziz in Iraq.
    Islamizzazione della cultura araba ha eliminato definitivamente queste libertà, ti ricordo Luca che Islam non significa la religione musulmana, ma l'applicazione dela legge di Maometto in tutte le forme di stato, quindi il corano diventa automaticamente la " costituzione" di quei paesi, Arabia Saudita docet. Arriviamo poi all'Iran e ad altri paesi come l'Afghanistan dove l'interpretazione è più intransigente ancora.
    Ora, quello che voglio puntualizzare è che non è la cultura araba ad ad essere intollerante, ma lo stato islamizzato. Se non si tiene conto di questo ci sarà sempre un mondo fatto di un miliardo di persone contro un altro mondo fatto da 800 milioni di persone.
    Da qui il nostro grande equivoco, e pure il loro, perchè nei paesi islamici noi siamo chiamati " crociati" proprio per questa stupida visione religiosa dello stato. Paeso come il Qatar, Yemen,Oman e altri non si sognano nemeno di avercela con gli occidentali( a onor del vero perchè girano i dollari!) ma soprattutto non è nella loro cultura giudicare in base alla religione, nonostante siano musulmani pure loro.
    Concordo poi con Drummer, l'unità di misura deve essere sempre la nostra cultura occidentale e le leggi che noi uomini ci siamo dati a difesa delle libertà, tutte le libertà, compresa quella religiosa. Dire che da loro non è così è giusto, ma è una contraddizione fare da noi così.
    Lorenzo

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  6. Vero Logos,
    se solo si capisse che il Corano come la Bibbia ha diverse correnti di credo, ma si sa anche in questo i media la fanno da padrone, quando vogliono mettere tutto nello stesso calderone sanno come fare.

    Parlando di templi però, io ho un'altra visione, non permetterei più a nessuno di costruirne, per il semmplice motivo che gli dei non chiedono questi monumenti ricchi di opulenza che ormai, dovrebbe essere palese a tutti, sono uno schiaffo alla povertà.
    E' ora che ci si svegli, i templi fanno la fine che fanno attraverso i secoli, restano solo cumuli di pietre che sanno di muffa e di morte.
    Perchè non c'è tempio che sia mai stato costruito mentre la gente moriva di fame.
    Tutt'altro discorso il mio, lo so, ma mi andava di esprimere il mio pensiero in tal senso.

    Inquanto al dilemma della Moratti e Co, ora sono di fronte ad una situazione veramente critica, la cosa mi diverte pure...permettere la costruzione della moschea significa dire ai propri elettori che li hanno presi egregiamente in giro con la farsa contro gli extracomunitari. Non permetterlo significa andare contro la Costituzione Italiana e tutta la democrazia occidentale..
    Staremo a vedere cosa decideranno, la cosa è interessante :)

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  7. Concordo, io sono infatti affinchè gli arabi che risiedono in Italia costruiscano centri di cultura araba non moschee. Ma il mio commento era in risposta a Luca che chiedeva se i cristiani erano liberi di costruire chiese nei loro paesi.
    Io sono laico fino al midollo.

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  8. Concordo Lorenzo,
    inquanto alla mia laicità ehehehe...ha oltrepassato pure il midolo :DDDDD

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  9. E' vero, ci sono distinzioni all'interno dell'islam e la cultura araba e' molto varia. Purtroppo la storia degli ultimi trent'anni ha mostrato il volto peggiore di quel mondo. Non dimentichiamo la rivoluzione nel 1979 in IRAN che ha permesso di instaurare un regime religioso che ha messo le basi per la diffusione del fondamentalismo nell'area medio orientale . L'ARABIA è un paese con cui facciamo affari ma è il peggior nemico del cristianesimo. I soprusi nei confronti dei cristiani sono intollerabili. Quindi noi possiamo parlare di laicita' dllo stato e concordo con molti di voi,ma non possiamo dimenticare le nostre radici che sono quelle cristiane che ci piaccia o no. La libertà di culto va bene e qui mi riallaccio all'appunto di DRUMMER, è prevista dalla COSTITUZIONE ma dobbiamo abbandonare i nobili ideali per mettere i piedi per terra. C'è un progetto di invasione, per il momento pacifico ma qualcuno di voi ricordera'" conquisteremo il mondo con il ventre delle donne...". QUesto si sta realizzando a nostro scapito, in quanto non abbiamo la forza di fare valere i nostri ideali e tradizioni. ALtro aspetto è quello che viene predicato nelle moschee e nei loro centri culturali. E' di ieri la notizia che in un paese del mantovano, vicino al mio, è stato scoperto che un CENTRO CULTURALE ISLAMICO ospitato dal comune di SUZZARA si è trasformato in moschea abusiva, ma il fatto grave è che questo centro è lgato all'SLAMIC FORUM LONDINESE che ha come obbiettivo l'instaurazione della legge coranica negando il valore delle leggi democratiche del paese ospitante..Non saranno tutte cosi' , mi si puo' obbiettare?. MA questo mi preoccupa.

    ciao a tutti LUCA

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