Peggiora la libertà d i stampa in Italia: è questa una delle conclusioni dell'annuale rapporto pubblicato da "Reporters sans frontières" ( http://www.rsf.org/fr-clas
SCANDINAVIA FELICE - Anche per l'Italia , come detto, un responso negativo, col nostro paese che perde 5 posizioni, dalla già non confortante 44esima posizione del 2008 fino alla 49esima (e nel 2007 era 35esima) . Cinque i Paesi che guidano la classifica dei più "liberi": Danemark, Finlandia, Irlanda, Norvegia e Svezia. Ultimo classificato (su 175 parsi monitorati) è l'Eritrea.
Lorenzo
Forza, ancora un piccolo sforzo ed arriveremo ad essere vicini a Putin e Geddafi con un bel 152*posto, "gli amici degli amici sono anche nostri amici".
RispondiEliminaMa stì scandinavi hanno tutti i più bei primati? Uno non glielo possiamo fregare???
Hehehheheheh ho pensato la stessa cosa pure io!!
RispondiEliminaIo in questo modo: ma sti nordici ( vedi che tutto è relativo e siamo tutti "terroni"!!!) devono sempre essere i primi della classe? Ma non potrebbero lasciarci copiare una volta?:DD
Battute a parte, la culla dell'arte rinascimentale essere ridotta in questo modo e davvero triste.
Lorenzo
Ho sentito oggi la notizia, propongo, invece di andare in Spagna andiamo in Finlandia hahaha
RispondiEliminaRidiamoci su per non piangere
ok Vanda, andiamocene in Finlandia...portiamoci pure quel terrone di Lorenzo :DDDD
RispondiEliminaLa libertà di stampa purtroppo non è l'unico problema di questo paese. Vi invito a guardare queste vignette apparse sul corriere, per capire come siamo messi su scuola, occupazione, etc...
RispondiEliminaGrazie mondomik,
RispondiEliminatriste, un tempo le vignette facevano ridere , oggi sono di una desolante verità che mettono i brividi.
Grazie Mondomik.
RispondiEliminaPurtroppo non è l'unico problema ma è di sicuro uno dei più gravi. Senza questa libertà non si può parlare liberamente degli altri.
Ho guardato le vignette, sono molto tristi rispecchiano la realtà nuda e cruda
RispondiEliminaLo so, avete ragione, ma penso che le risate amare possano aiutarci a fare gli scatti di coscienza. Il ragazzo che disegna quelle vignette è un precario. Nella sua visione dell'Italia e nel suo umorismo cinico c'è in realtà molta rabbia. La stessa che ad esempio ho provato quando c'è stato l'editto bulgaro nei confronti di Daniele Luttazzi. Faceva ridere, ma era pericoloso per "qualcuno". La libertà di stampa è sacrosanta, tuttavia quando mi capita di leggere alcuni giornali di centro-destra... Allora il problema è: cosa raccoglie la gente? Dalla miriade di informazioni (anche discordanti)che legge, cosa raccoglie? Cosa raccoglie dalla tv? Per questo motivo forse allora i tagli alla scuola e all'istruzione nel nostro paese diventano un problema ancor più grave. Rimandando al romanzo di Bradbury, Fahrenheit 451, ripreso poi da Truffaut, dico che solo la cultura ci può salvare.
RispondiEliminamondomik,
RispondiEliminala cultura ci poteva salvare ma temo sia stata boicottata dalla troppa TV, studiata ad arte affinchè ciò avvenisse.
Se poi teniamo conto che droga e alcool fanno tutto il resto,arrivo a dirTi : beato chi ha intrapreso la carriera politica, comunque casca non si farà mai male.
Cosa coglie la gente da ciò che viene detto in TV e sui giornali di centro destra? L'argomento, da quando è avvenuto il fatto, è il caso Matteo, tutti scandalizzati per quanto quel coordinatore del PD aveva scritto su FB., se ne parla come uno scandalo vergognoso, inverosimile e inaudito,un "lesa maestà" mai verificatosi in nessun Paese al mondo, uno scandalo di immane gravità che ha sotterrato quelli di mafia-corruzione-escort-minorenni-droga e tarantella...capito?
Concordo mondomik, la satira è il sale della democrazia, è libertà di espressione e presa di coscienza, penso ad esempio a Dario Fo e alle vignette che ti ringrazio di aver pubblicizzato qui.
RispondiEliminaLa cultura ci salverà, ne sono convintissimo, infatti ogni tanto faccio appelli aglii ntellettuali, quelli veri, affinchè abbiano il coraggio di uscire da questa catarsi televisiva.
Oggi non c'è cultura, c'è solo informazione distorta, il peggio che ci potesse capitare.
Già l'informazione da sola non è sinonimo di cultura, essa va metabolizzata e discussa, appunto con la critica, per di più quella da noi è solo propaganda.
Ho letto Bradbury, sono appassionato anche di fantascienza e ho visto pure il film, un messaggio chiaro ed inequivocabile ma oggi poco sentito.
L'informazone viene " consumata" solo in TV, una merce che serve poco perchè il fruitore è un soggetto passivo, prende quello che gli viene fornito.
Quando parlo di impegno degli intellettuali mi riferisco a tutti i soggetti di cultura affinchè ci possa essere libertà e pluralità affinchè la gente possa davvero cogliere l'essenza dell'informazione, avendo così capacità di critica e sviluppo della cultura.
Solo in questo modo possiamo dire che una società è in crescita.
La satira oggi è vuota e senza senso.
RispondiEliminaSi ride sulle persone e non sui fatti.