"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 25 ottobre 2009

Solidarietà a Piero Marrazzo




Dal blog di Daniele Martinelli

E’ forse ancora un po’ presto per definire bene i contorni della vicenda dell’ormai ex governatore del Lazio Piero Marrazzo, ma gli esprimo solidarietà personale perché la relazione con un transessuale, in questo paese ribaltato, sta facendo più scandalo degli spaventosi buchi nei bilanci della regione, a cominciare da quello della sanità, che nella sola Lazio, un anno fa ammontava a 10 miliardi di euro.

I buchi nella sanità, che prtroppo investono anche altre regioni italiane, provocano dimissioni soltanto davanti a plateali arresti, sempre che avvengano. Altrimenti, al contrario, scandali di ruberie di soldi pubblici e tangenti diventano requisito per fare il salto di qualità. Dalla regione si va direttamente al parlamento (Raffaele Fitto docet).

Tornando a Marrazzo, finora, fra reticenze ed ammissioni, emerge una sua relazione extra coniugale con un transessuale che dura da almeno sette anni. Tre in più della durata del suo matrimonio con una giornalista di Rai3.
Emerge un filmato girato da quattro “mele marce” dell’arma dei carabinieri, che si sarebbero introdotti illegalmente nel vano in cui il transessuale e Marrazzo si sono intrattenuti in un’occasione ai primi di luglio.
Emerge un’indagine a carico dei quattro carabinieri su segnalazione dello stesso Marrazzo, che si sarebbe deciso a denunciare il ricatto e l’estorsione subita alla magistratura, dopo aver consegnato ai carabinieri estorsori assegni per un importo complessivo di 20 mila euro.

Emerge una storia tutta personale di un politico che ha avuto la dignità di dimettersi dall’incarico di governatore di una regione, che come già ricordato, ha ben altri problemi di bilancio.

Emergono tuttavia “debolezze” ammesse dallo stesso Marrazzo e particolari che vanno a mio avviso analizzati in questo paese di moralisti e moralizzatori, in cui non si consente ai gay di fare i genitori ma si chiude un occhio per quei padri gay che amano i transessuali.
Una discriminante che non capisco, visto che l’attrazione per un transessuale con seno femminile e genitali maschili dovrebbe essere più “perversa” di quella per un ragazzo normale. Per una società di moralizzatori s’ intende!

Fosse dipeso da me Piero Marrazzo avrebbe continuato a fare il governatore. Non si sarebbe ficcato nel tranello del ricatto.
Fossi stato io al posto di Marrazzo non avrei ceduto e non avrei consegnato assegni. Avrei sfidato subito i carabinieri ribaltandogli la minacia di denuncia alla prima occasione, in quanto possessori di immagini illegali girate in un luogo privato. Avrei quindi atteso di rivolgermi alla magistratura col rischio di sollevare il polverone che infatti si è sollevato.

Bastava un po’ di freddezza e di lucidità mentale e secondo me sarebbe finita lì. Invece, Marrazzo, conscio di essere in un paese di moralizzatori, ha avuto paura. Si è sentito braccato perché sa bene che dei politici, in Italia ma anche all’estero, si deve sapere anche cosa fanno a letto, e con chi.

Marrazzo è stato governatore di una regione in un paese catto-catodico in cui vigono ancora reati morali come gli atti osceni in luogo pubblico.
Marrazzo è vittima del sistema di cui fa parte, come Berlusconi del resto. Con la differenza che quest’ultimo ha basato la sua campagna elettorale sul suo ruolo di padre fedele in una famiglia unita, salvo poi scoprire relazioni con prostitute e presunte “situazioni” con minorenni. Di Marrazzo non ho trovato un comizio o una frase moralista.

Gli esprimo quindi solidarietà umana, con la speranza che l’italia torni un paese normale che si preoccupi dei soldi che i cittadini si vedono fottere dalle loro tasche da una classe dirigente molto più puttana di quattro transessuali.


6 commenti:

  1. Ha la mia solidarietà per il tentativo di ricatto subito, ma non per la condotta come presidente di regione e politico

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  2. La cosa che inizia ad infastidirmi è che stanno confrontando questa squallida storia, perchè è squallida...mi riferisco al ricatto e all'essersi lasciato ricattare...con tutte le vergogne inverosimili di Berlusconi.
    I giornali di destra urlano alle immediate dimissioni di Marrazzo, omettendo che i ricattatori sono stati arrestati, quando per scandali peggiori e per maggiori e vergognose storie di corruzione, mafia, droga e scandali sessuali hanno difeso e continuano a difendere il loro "dio" sulla terra con annessi corrotti e corruttori.
    No, non si possono avere due pesi e due misure, dimissioni di Marrazzo e dimissioni di Berlusconi nello stesso momento, dimissioni di tutti i politici inquisiti e con già l'ordine d'arresto dei magistrati come per Cosentino.
    Se pulizia deve essere fatta allora che si faccia in entrambi gli schieramenti e con equità, iniziando da chi ha commesso più e maggiori reati.

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  3. Infatti in nome senso del dovere e della legge super partes così dovrebbe essere.
    Ma conosciamo la controparte....................

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  4. Scusatemi se mi intrometto , ma la solidarietà a Marrazzo era intesa proprio in questi termini e cioè ke ora gli asini ragliano più del solito per coprire i ragli degli altri fondati su vicende squallidissime non tutte a sfondo sessuale ... non dimentichiamo ke il "magnate" delle Tv è accusato di corruzione e ke si è cercato di fare una legge super partes solo per lui.
    Per questo va la solidarietà a Marrazzo, non per altro.
    Che abbia abbandonato è un forte segnale , andavva fatto.
    Che Berluska resti al suo posto è sempre un segnale ma capovolto.
    Spero ke gli italiani se nevrendano conto .
    Anche se, ridotti all'ammasso decerebrato, mi fanno venire i dubbi.
    almeno una parte di essi. Spero ke non siano tanti.
    Ciao a tutti!

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  5. Marrazzo ha anche la mia solidarietà come persona, continuo a non capire, doveva saperlo che prima o dopo si venisse a sapere chissà da quanto tempo lo stavano controllando.

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  6. La cosa che mi lascia stupita è che questa relazione sembra duri da sette anni, allora...Santo Dio..perchè si è lasciato ricattare? Perchè ha pagato ?
    Prendendo atto del suo attuale comportamento non è certo uomo che non abbia il coraggio delle proprie azioni, ammettere pubblicamente d'aver sbagliato, chiedere scusa..è l'inferno che molti codardi evitano raccontando barzellette come infimi bettolieri.

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