"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 5 novembre 2009

Banda Larga

Nota della Cgil


«Lo stop alla banda larga blocca il Paese»


Il piano di sviluppo da 800 milioni è stato bloccato

MILANO - «Ancora una volta si dimostra come il Governo non racconti tutta la verità e soprattutto non abbia idee chiare su come far uscire il nostro Paese dalla crisi». Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, commentando l'annuncio del blocco di 800 milioni per il piano di sviluppo della banda larga nel nostro Paese sino a data da destinarsi. Un blocco che, secondo il rappresentante sindacale, non aiuta di certo il rilancio del Paese.
Le motivazioni di questa scelta, riferisce infatti Solari in una nota, «consisterebbero, secondo quanto riferito dal Governo, nella priorità che lo stesso vuole dare agli interventi sugli ammortizzatori sociali in nome di una presunta centralità dell'occupazione: non sarà certamente la Cgil a negare la gravità della situazione e la necessità di concentrare le risorse a tutela dei redditi e dell'occupazione, tuttavia gli investimenti bloccati dal Governo sono necessari per rilanciare lo sviluppo del Paese e la sua modernizzazione tecnologica». Questi investimenti però, spiega Solari, servono proprio «alle imprese, soprattutto quelle più piccole, che si vogliono sviluppare, alle famiglie per rapportarsi alla Pubblica amministrazione, ai giovani per studiare e utilizzare i nuovi strumenti di comunicazione».

CRITICHE ANCHE DALLA UIL - «Non siamo d'accordo sullo stop ai fondi per lo sviluppo della banda larga: dalla crisi si esce rilanciando competitività e sviluppo e sarebbe sbagliato contrapporre le tutele occupazionali indispensabili in questa fase di crisi alle iniziative necessarie a consentire una più rapida uscita dalla crisi stessa». Anche Paolo Pirani, segretario confederale della Uil, critica la scelta del governo del Governo di congelare i fondi per lo sviluppo della banda larga. «Uno dei punti nodali della ripresa della competitività del sistema Italia - si legge nel comunicato - è quello di realizzare il traguardo dei 2 Megabit al secondo per tutti gli italiani entro il 2012, così come indicato sia dal piano del vice ministro Paolo Romani, sia soprattutto nel progetto di digitalizzazione di tutta la pubblica amministrazione predisposto dal ministro Renato Brunetta».

MELANDRI: GOVERNO INCAPACE» - Duro anche il commento dell’ex ministro Giovanna Melandri, ora responsabile Cultura del Pd: «la notizia del blocco di 800 milioni per il piano di sviluppo della banda larga nel nostro Paese sino a data da destinarsi è l’ennesimo segno dell’assoluta incapacità del Governo di affrontare seriamente la crisi".

Corriere della Sera


5 Novembre 2009

2 commenti:

  1. Mi sembrano squali impazziti che nuotano a vuoto nell'oceano immenso delle loro contraddizioni.
    Speriamo che ci annegano al più presto senza alcuna possibilità di ritorno.

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  2. Purtroppo annegheremo prima noi Francesca

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