"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 8 novembre 2009

Nostalgie...



Forse a qualcuno questo post può sembrare fuori dal tempo.
Può suscitare qualche sorrisino sarcastico.
Il video potrebbe essere considerato solo un remoto effetto nostalgico.
Forse lo è anche. Anzi, sicuramente lo è.
Ma dove sono andati a finire tutti quegli ideali che "armavano" un popolo???
Le piazze gremite,il sindacato e le forze di opposizione unite... le richieste e le rivendicazioni dei lavoratori erano sacrosante.
Erano. Buffo dover utilizzare un tempo verbale al passato imperfetto.
Forse non lo sarebbero anche ora ?
Soprattutto ora, in questo nostro tempo caratterizzato, forse da problemi molto più profondi che non allora?
L'altro ieri ho incontrato due amici.
Uno lavora in Atiteck, l'altro negli uffici di un'azienda privata import-export Entrambi quarantenni circa. Entrambi sull'orlo di una crisi di "nervi".
Entrambi a rischio licenziamento.Entrambi con famiglie a carico. Entrambi con mutuo a carico per la casa.
Tralascio i colloqui che ci siamo scambiati.Li si possono immaginare. Drammatici.
Non saranno i soli mi sono detta. Non è possibile che io ne incontri due contemporaneamente se non fosse che c'è davvero una crisi che divampa e mina le fondamenta del sistema occupazionale e di riflesso quello sociale.
Mi sono anche chiesta perché, se non solo marginalmente, non ne sento parlare, non c'è un'informazione adeguata su quanto sta avvenendo nella nostra società.
Per sapere qual è veramente lo stato attuale del mondo lavorativo italiano l'unico mezzo rimane il web che, anche se l'utilizzo, quale mezzo di propagazione delle notizie, è in continua espansione, tuttavia allo stato attuale l'unica fonte che batte tutti gli altri media, compresa la carta stampata, resta la TV pubblica e privata che entra di soppiatto e si infiltra nelle case di tutti gli italiani. Ebbene la TV risulta, a mio avviso, ampiamente manovrata ed orientata a minimizzare le reali condizioni del nostro Paese.Ormai si tende a spostare l'interesse della gente su altro. In primo piano sempre e solo la critica al sistema giudiziario, come se, fosse l'unico problema italiano.
Il nostro Paese è sotto scacco per i problemi personali del suo capo di governo. E' la realtà , i fatti parlano. Non è antiberlusconismo, è ' solamente aprire gli occhi e guardare a fondo.
Se poi ci aggiungiamo il livello dello scontro sociale su politiche di facciata solo orientate a diventare slogan per irretire i più , allora davvero la nostalgia per il passato, per le politiche passate e per la partecipazione popolare si fa prepotentemente sentire.
Oggi da una parte c'è un governo incapace nell'affrontare i veri problemi del nostro Paese ma solo capace di costruire menzogne e di non far passare informazioni reali.
Dall'altra parte un'opposizione blanda, disunita e disorganizzata.
Una opposizione che non riesce a bucare il muro dell'imbarbarimento e che non riesce più a riunire i propri elettori che, stanchi e delusi, si ritirano nel proprio eremo della " solitudine"politica e sociale.
Come non provare dei sentimenti di nostalgia per la politica del passato?
Io ero una ragazzina che già si interessava di politica. Ricordo le riunioni tra noi ragazzi nei collettivi studenteschi ma anche in privato. Le discussioni sulla condizione sociale e politica delle donne, sull'economia e sulla condizione lavorativa degli operai. Facevamo gruppo e ci sentivamo protetti da un'organizzazione politica , la sinistra di allora, che faceva una vera politica, forse anche talvolta "sporca" ma una politica nel vero senso del termine.
I mass media poi cosa ci raccontano oggi ? Dichiarazioni, strette di mano, sternuti.I notiziari di ieri riferivano le proposte del neo segretario Bersani e subito le controrepliche, con i soliti discorsi, dei lacchè,con determinati compiti di demolizioni concettuali delle coscienze. E cosa producono davvero i politici? Soltanto leggi? Ormai c’è rimasta soltanto la Gazzetta Ufficiale che non si disperde in ulteriori fronzoli per demolire, riaggiustare,ripristinare.
Se da una parte c'è un governo incapace e bugiardo,espressione di una destra o presunta tale,animata solo da potere e xenofobia, dall'altra una sinistra(???)mediocre che non ha il coraggio di essere spregiudicata, una sinistra che, negli ultimi 15 anni, ha solo fatto azioni autolesioniste distruggendo un passato glorioso.
E di quel passato glorioso ,resta solo la memoria. Per questo ho proposto questo video per introdurre queste mie considerazioni.
Memoria, importantissima, ma per il momento solo quello. Anche se non dispero in un cambiamento.

Speranza ridotta al lumicino?

6 commenti:

  1. Miryam,
    tutto ciò che è stato penso non sarà mai più!!
    Non abbiamo due coalizioni politiche ma un solo Governo che all'unisono va nella stessa direzione... distruggere ogni cosa sorta sotto le rivendicazione delle classi deboli per diventare sempre più potenti.
    Requiem!!

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  2. Ce lo auguriamo il cambiamento...ma dobbiamo lottare per averlo!Questi non se ne vanno....

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  3. Dico solo che a quei cortei si dovrebbero aggiungere oggi molte altre persone.
    Non si rendono conto che sono sfruttate nei loro desideri, nelle loro scelte, nelle loro stesse vite.
    Io credo nella evoluzione degli ideali, lo stesso Gramsci lo incoraggiava, ma di quelli che tu hai descritto non ce ne sono più stati.
    Ideali di popolo intendo, non idee marginali, anche buone, ma limitate nel tempo e nello spazio.
    I partiti hanno fatto il resto. Le stesse sezioni si chiamano CLUB, ma club de che?? di Ramino, di briscola!
    Le feste popolari, fra tutte la festa dell'unità, nome nobile, sono diventate party! Memorabile il post di Chiara al riguardo.
    Questo " cambiamento" ,in senso individualista e snob, ha fatto sì che a sinistra ci fosse un vuoto, perchè di gente che sta male ce n'è molta, troppa, e non ha voglia di iscriversi ai club ed andare ai party.


    Lorenzo

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  4. Anche i sindacati non sono più punti di riferimento e non sanno più aiutare concretamente!

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  5. Vero Stella, le sedi sindacali sono diventati uffici di commercialisti o avvocati.
    Si fanno solo servizi ( fanno incassare molto) e la politica è rimasta fuori dalla porta.
    La politica, nel vero senso della parola, quella aristotelica per intenderci, non esiste più. Ora la si fa nelle sedi dei partiti ma ne conserva solo le sembianze, io ora la chiamo trattative in affari.

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  6. Concordo con tutti i vostri pareri...
    Oggi la politica è diventata solo un affare per chi detiene i fili e per chi è coinvolto.
    Questi ultimi devono servire il convento per avere e poi conservare il proprio posto.
    Per diventare deputato oggi non è più necessario fare una politica per il popolo, per i cittadini, militare come si deve in una formazione politica... ma basta sedersi alle corti dei capi, avvalorare le loro tesi,in altre parole, servire alacramente e con rispetto.
    Solo così si può entrare nel palazzo e cercare di campare di politica.
    Non si spiegherebbe altrimenti la legge elettorale vigente che non si accenna a cambiare, che di fatto demanda l'elezione dei politici alle segreterie dei partiti.
    E' per questo che se ne sbattono dei lavoratori, che non gli interessa più la piazza, che non fanno più niente per i cittadini, ma li lasciano soli con i loro problemi. Lo stesso dicasi dei sindacati.
    Firmano piattaforme contrattuali senza chiedere alla base, irretiscono i lavoratori nelle riunioni sindacali con quattro argomenti che si sono preparati e continuano a mentire e ad assicurarsi la sopravvivenza.
    Ho litigato con tutti ultimamente alle riunioni sindacali , cisl, cgil, uil ed altri e mi sono scocciata. Non escludo di strappare la tessera, non voglio più neanche dargli la trattenuta mensile.
    Paradossalmente facciamo più politica noi, in rete, in presenza con i discorsi e le analisi che i politici .. con il loro inutile bla bla bla.
    Per questo sono nostalgica dei tempi passati.
    Non ritornerà più quel periodo... forse è vero.
    Ma forse se ci uniremo potremmo scuotere qualcosa. Sono convinta che qualcosa dovrà cambiare.
    E, lasciatemelo dire vichianamente ...
    "La storia è un continuum di corsi e ricorsi.Ogni civiltà ha un suo corso fondamentalmente progressivo, il quale, giunto al suo apice, si arresta ed entra in crisi.
    Dovremo pur uscire da questa"crisi"atavica politica! Buona serata!

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