"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

lunedì 23 novembre 2009

Prossimo Governatore Calabria?


Il medico di «mamma Rosa»:
«Mi candido in Calabria»
Il chirurgo Bernardo Misaggi curò la madre del premier: «Io governatore? Ho l’appoggio del Cavaliere»


MILANO — L’idea è venuta a Silvio Ber­lusconi. Il premier ha chiesto a Bernardo Misaggi, 55 anni, calabrese di nascita, pri­mario di chirurgia vertebrale all’istituto Pi­ni di Milano, che ha avuto in cura la madre Rosa, di candidarsi a governatore della Ca­labria. Questa scelta annullerebbe quella di Giuseppe Scopelliti, sindaco di Reggio Calabria, aennino doc, considerato sino a ieri un nome intoccabile nel Pdl tra i tanti candidati alle prossime Regionali.

L’inve­stitura di Misaggi è avvenuta qualche gior­no fa ad Arcore. «Gli ho detto che sarei or­goglioso di servire la mia terra. Tra una bat­tuta sul Milan e sulla sanità, abbiamo avu­to modo di parlare anche di Calabria. E lui mi è sembrato entusiasta di questa mia scelta». L’amicizia tra Berlusconi e Misaggi si raf­forza nel 2004, quando il primario opera la madre del premier al femore. Misaggi ri­corda la telefonata tra sua madre e «mam­ma Rosa» che orgogliosamente parlavano dei rispettivi figli e si erano dati appunta­mento per un incontro che purtroppo non è mai avvenuto. Misaggi è un forzista della prima ora: nel 1993 ha aderito all’area mo­derata e cattolica del partito e si è sempre dato un gran da fare nelle associazioni cala­bresi a Milano. La candidatura del medico «milanese» ha creato allarme e imbarazzo all’interno del Pdl. Maurizio Gasparri, che ha tirato la volata a Scopelliti, ha minacciato di dimet­tersi, mentre il ministro della Difesa Igna­zio La Russa avrebbe fatto pressioni sul pre­mier per allontanare questa ipotesi. In Cala­bria però si è già messo in piedi un comita­to pro Misaggi: ne fanno parte amministra­tori pubblici, associazioni professionali, commercianti, artigiani e associazioni cul­turali. Chiedono al premier di «porre fine alle solite candidature dei cosiddetti 'pro­fessionisti della politica' con risultati nega­tivi e devastanti che sono sotto gli occhi di tutti». L’aspirante governatore ha recepito il messaggio e si è tuffato già in campagna elettorale. Ha abbozzato un programma di lavoro da sottoporre agli elettori. Prima di tutto la legalità. «I candidati alla Regione dovranno avere un alto profilo professiona­le e dovranno essere integerrimi». Spazio alle idee, poi. Misaggi parla di una Calabria «sprofondata in una emergen­za sociale disastrosa» Da buon medico compila la ricetta per venirne fuori e snoc­ciola alcune proposte: «Una reale politica del turismo, riuscendo a coniugare due esi­genze importanti, lo sviluppo e le risorse naturali. Ma per risollevarsi dal degrado bi­sogna coinvolgere tutti i calabresi». Per questo Misaggi si affida allo slogan che ha portato fortuna a Obama, «yes we can».

Michele Focarete Carlo Macrì
23 novembre 2009

Decide sempre lui sono tutte persone che girano intorno alla sua:
  1. Azienda
  2. Famiglia
  3. Squadra di Calcio
  4. Posso dire che sono tutti suoi dipendenti!!!
  5. Io non mi sento tale Francy pensi che riesca ad essere eletto?

1 commento:

  1. Eeeee vaaaa il mio pensiero vola e vaaaa...
    seguendo un volo che già saaa...(scusate l'intonazione del tragico canto)...
    La Calabria è colpita e affondata!
    Certo che lo eleggeranno, appena sapranno che ha guarito la mamma di Berlusconi volete che non si tenga conto dei miracoli che potrà fare in Calabria???... hai voglia di protesi a femori e ginocchia... e cervelli!
    Poi c'è la "tenera" telefonata fra le due "mamme", cosa davanti alla quale i calabresi con i grandi valori familiari riterranno che questo è un "bravo ragazzo".
    Sarebbe meglio evitare lo slogan di Obama, quel «yes we can» è stonato! Sarebbe meglio un "Allah akbar" viste le preziose alleanze del Presidente del Consiglio con i Paesi più in del Medio Oriente, un omaggio ai suoi alleati glielo devono, mi sa che andrò a suggerirglielo sui i loro siti.

    Sono annientata!

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