"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

sabato 28 novembre 2009

Ripensamento Lega

La replica di bossi: «Le idee del presidente della camera già bocciate dal suo partito»

«Inserire gli immigrati nella vita civile
è la nuova sfida dei Paesi europei»

Fini: «Estendere la cittadinanza». Intanto la Lega ritira l'emendamento sul tetto alla Cig per gli extracomunitari

Gianfranco Fini (Fotogramma)
Gianfranco Fini (Fotogramma)

ROMA - Gianfranco Fini rilancia sul tema dell'immigrazione, mentre la Lega ritira l'emendamento sul tetto alla cassa integrazione per gli extracomunitari. Il dibattito sul ruolo e i diritti degli stranieri nel nostro Paese mantiene alto il livello dello scontro politico. Il presidente della Camera, intervenendo al dibattito organizzato dalla Fondazione Farefuturo, ribadisce la sua posizione (che ha già provocato malumori all'interno della maggioranza). «L'inserimento degli stranieri nella vita civile dei Paesi europei è una delle nuove grandi sfide che la politica del XXI secolo ha il dovere di vincere - afferma Fini. - È la grande sfida dell'integrazione e deve essere vinta attraverso un programma di estensione della cittadinanza sociale e di quella politica». Secondo l'ex leader di An, «le democrazie europee devono suscitare sentimenti di appartenenza anche in coloro che vengono da Paesi lontani, facendoli partecipi attivamente e lealmente della vita collettiva, dei valori sociali, degli obiettivi di fondo della società». Insomma, ha proseguito Fini, «nell'epoca del multiculturalismo, la democrazia deve svolgere una grande opera di pedagogia civile e valorizzazione delle reti di solidarietà sociale». Anche perché, aggiunge, «oggi deve affermarsi l'idea che l'appartenenza alla nazione non discende solamente da un retroterra etnico, ma è anche il prodotto di una scelta individuale di un atto volontario d'amore verso il paese che sia scelto come propria patria».

BOSSI - La replica di Umberto Bossi alle parole di Fini arriva a stretto giro di posta. «Gianfranco sostiene le sue idee, che però sono bocciate dal suo partito, che ha detto che non darà mai un voto agli immigrati. Penso - continua il ministro per le Riforme - che nessun Paese darà il voto agli immigrati. Chi non è cittadino - sottolinea Bossi - non può votare. Punto e basta». A proposito dei malumori all'interno della maggioranza, il Senatùr è convinto che possano rientrare e che «Fini non va da nessuna parte, resta con noi»: «Non ci sarà alcuna crisi di Governo - assicura Bossi - e poi Fini ci vuole bene. Che cosa potrebbe fare senza di noi?».

EMENDAMENTO LEGA - Intanto, il deputato della Lega Nord Maurizio Fugatti ha deciso di ritirare l'emendamento alla finanziaria che prevedeva un tetto di sei mesi alla Cig per gli extracomunitari: «Resto convinto delle idee espresse riguardo all'emendamento sulla cassa integrazione agli extracomunitari. Vista però la contrarietà del Ministro del Welfare Sacconi, non è mia intenzione creare problemi alla maggioranza e quindi l'emendamento in questione sarà ritirato». La proposta aveva suscitato le critiche di tutti gli altri partiti politici. E anche l'Avvenire ha parlato di ipotesi «aberrante». Secondo il quotidiano dei vescovi, «di eccezione in eccezione, sul piano pratico, si rischia di smontare tutele e diritti. Fino a renderli nulli per tutti. Soprattutto, però, una tale proposta è espressione di quella mentalità che nel compagno di lavoro, come nel cittadino che ci passa accanto, non vede una persona ma un "qualcosa" diverso da sé. E non riconoscere nell’altro se stessi è l’aprirsi di un abisso nel quale tutto diventa possibile».


28 novembre 2009

Corriere della Sera

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