"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 26 novembre 2009

Telenovela

l ministro:«Si esprima l'esecutivo, poi ci vuole una nuova delibera Aifa»

Ru486, il Senato blocca la vendita
«Parere del governo in tempi rapidi»

In Commissione ok al testo che chiede di fermare il commercio della pillola abortiva. Insorgono Pd e Idv

(Ansa)
(Ansa)

ROMA - Sulla vendita della RU486 il Senato frena, ritardando di fatto l'immissione sul mercato della pillola abortiva autorizzata dall'Aifa. La Commissione Sanità di Palazzo Madama ha infatti approvato a maggioranza con il voto favorevole di Pdl e Lega e quello contrario del Pd, il documento finale dell'indagine conoscitiva sulla Ru486, nel quale si chiede di fermare la procedura di immissione in commercio del farmaco in attesa di un parere tecnico del ministero della Salute circa la compatibilità tra la legge 194 e la pillola abortiva. L'indagine è dunque conclusa e la parola passa al governo, ha spiegato il presidente della Commissione, Antonio Tomassini.

«PARERE IN 24 ORE» - Sull'immissione in commercio della Ru486 «la procedura corretta è evidente» chiarisce poi Maurizio Sacconi. L'iter «richiede preventivamente il parere del governo - spiega il ministro del Welfare - e dopo una nuova delibera dell'Aifa. La vecchia delibera è nulla perché serve il parere del governo». Il parere richiesto dalla Commissione Sanità al governo potrebbe essere espresso «anche nel giro di 24 ore». ha spiegato il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella. In sostanza, ha affermato, «non c'è stop alla procedura di immissione in commercio. La procedura tecnica ed i pareri tecnici dell'Aifa non sono in discussione, spiega la Roccella. C'è, invece, ha precisato, «una piccola sospensione dovuta all'esigenza di una maggiore chiarezza sulle competenze, dal momento che è stato rilevato che mancava il parere del governo». «Non c'è - ha sottolineato il sottosegretario - alcun rifiuto ideologico del metodo dell'aborto farmacologico», ma vanno chiariti due ordini di problemi: «la compatibilità con la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza e la garanzia delle condizioni di sicurezza». Il parere del governo «farà chiarezza per evitare qualunque dubbio interpretativo: ribadirà quindi la necessità del ricovero ed il "no" al regime di day hospital» per le donne che vogliano effettuare l'intervento di aborto farmacologico con la Ru486.

«SOLO CHIACCHIERE» - La decisione della Commissione ha già scatenato però le polemiche dell'opposizione. Il Pd, con Barbara Pollastrini, parla di «scandalosa perdita di tempo». Quelle della maggioranza e del governo «ancora una volta sono chiacchiere, ci dicano una volta per tutte cosa vogliono fare» è il commento a caldo del capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro. «Ho l'impressione - ha aggiunto la senatrice - che il ministro Sacconi avrebbe potuto sollevare un arbitraggio sulla scorta delle valutazioni dell'Agenzia europea del farmaco (Emea), invece non l'ha fatto». Dura la reazione dell'Idv: il presidente del gruppo al Senato, Felice Belisario parla di «un autentico colpo di mano». «È assolutamente indecente quanto deliberato questa mattina dalla commissione Igiene e Sanità del Senato» ha aggiunto il dipietrista. Soddisfatto il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri: «Abbiamo voluto ed ottenuto che sulla pillola Ru486 si facesse chiarezza» ha spiegato. «Troppi erano e sono ancora - ha aggiunto - i dubbi che legano la sua somministrazione alla salute delle donne. Per noi lo stop - ha concluso - è una vittoria di civiltà, una vittoria in difesa della salute». Si sfila il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto: «Francamente non condivido il blocco richiesto dalla Commissione Sanità del Senato nei confronti della pillola RU486, che l'Agenzia Italiana del Farmaco, del tutto tecnica e neutrale, ha ammesso all'uso con vincoli assai rigorosi (la commercializzazione e l'uso è consentita solo in ospedale) che rispettano la legge 194. L'Agenzia Italiana del Farmaco ha agito in modo del tutto regolare e legittimo».

APPROVATA A MAGGIORANZA - La mozione del relatore Antonio Tomassini è stata approvata a maggioranza. Quattordici i voti a favore, compreso quello del presidente della commissione, e otto quelli contrari, tutti dell'opposizione. Secondo i regolamenti dell'indagine conoscitiva, le altre due mozioni, quella della senatrice radicale eletta nelle fila del Pd, Donatella Poretti, e quella del Partito democratico, non sono state votate, perché precluse dal voto favorevole della mozione di maggioranza.

L'AIFA E L'INDAGINE - Lo scorso settembre la Commissione Igiene e Sanità del Senato aveva dato all'unanimità parere favorevole a un'indagine conoscitiva sulla pillola abortiva, dopo il sì dell'Agenzia italiana del Farmaco alla vendita. Autorizzando l'immissione in commercio della Ru486, l'Aifa aveva sottolineato che l'utilizzo del farmaco in Italia deve avvenire nel rispetto della legge sull'interruzione di gravidanza, e la sua somministrazione segue un rigido protocollo medico

Corriere della Sera 26/11/09

Tanto per cambiare fanno di tutto per bloccare la pillola abortiva

cosa Vogliono sapere Gasparri e company di aborto

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