"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 13 novembre 2009

Traditori

la finanziaria

Don Ciotti: «No alla norma sulla vendita dei beni confiscati alla mafia»

«Tradito l`impegno assunto con la legge sull'uso sociale. C'è il rischio di renderli alle organizzazioni criminali»

Don Ciotti (Ansa)
Don Ciotti (Ansa)

MILANO - Appello pubblico di don Luigi Ciotti a tutte le forze politiche affinchè «la Camera cancelli la norma sulla vendita dei beni confiscati» ai boss mafiosi introdotta dal Senato nella legge finanziaria. «Con l`emendamento votato oggi al Senato che consente la vendita dei beni immobili confiscati alle mafie - denunciano don Ciotti- viene di fatto tradito l`impegno assunto con il milione di cittadini che nel 1996 firmarono la proposta per la legge sull`uso sociale dei beni confiscati alla mafia e la loro restituzione alla collettività. Il divieto di vendere questi beni è un principio che non può e non deve, salvo eccezioni, essere messo in discussione. Se l`obbiettivo è quello di recuperare risorse finanziarie strumenti già ce ne sono, a partire dal "Fondo unico giustizia" alimentato con i soldi "liquidi" sottratti alle attività criminali, di cui una parte deve essere destinata prioritariamente ai famigliari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizi». «Ma è - spiega don Ciotti- un tragico errore vendere i beni correndo di fatto il rischio di restituirli alle organizzazioni criminali, capaci di mettere in campo ingegnosi sistemi di intermediari e prestanome e già pronte per riacquistarli, come ci risulta da molteplici segnali arrivati dai territori più esposti all` influenza dei clan. Facciamo un appello a tutte le forze politiche perché questo emendamento, che rischia di tradursi in un ulteriore "regalo" alle mafie, venga abolito nel passaggio alla Camera».


13 novembre 2009
Corriere della Sera

8 commenti:

  1. Caro Don Ciotti,
    ma il gioco è proprio quello, farli ricomprare a quattro soldi agli stessi delinquenti a cui vengono sequestrati, certo con prestanomi.

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  2. E' il cerchio che si chiude. ma ahinoi, nulla di nuovo.

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  3. Don Ciotti sta facendo di tutto contro la Mafia ma questi Mafiosiiiiiiiii riescono proseguo dopo sono arrivati i miei nipoti

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  4. No,non è idiozia Vanda ma savoir faire dei politici, amici degli amici. L''idiozia è nostra che corriamo in quelle urne credendo ancora alle promesse dell'ultimo momento, non facciamo bilanci, non traiamo somme, non contiamo le promesse tradite... ma corriamo animati dalla speranza che quella sia la volta buona per un cambiamento, o peggio ancora al favore che si può ottenere promettendo quel maledetto voto, ma l'ennesima volta è buona sempre per loro mai per noi.

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  5. ma perchè un mafioso dovrebbe ricomprare la stessa azienda sequestratagli, operazione che gli creerebbe attenzioni che certo non desidera?
    se ha i soldi ne avrà già comprata un'altra senza suscitare tanta curiosità.
    l'unico risultato certo ottenuto da don ciotti è ottenre grande visibilità mediatica senza correre rischi.
    non contribuisce a combattere la mafia e non ci ha salvato da alcun pericolo , ha solo fatto un'ipotesi molto improbabile

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  6. Alessio:
    niente è improbabile non penso che tu possa dire che don Ciotti non combatta contro la Mafia e contro i poteri forti secondo te chi fa un lavoro simile??????????

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  7. Alessio,
    Don Ciotti se non avesse sfruttato il potere mediatico a quest'ora sarebbe in discussione per salire agli onori dell'altare, come martire, quindi futuro santo. Per combattere un sistema bisogna usare le loro stesse armi, ed il potere mediatico è un'arma propria di chi la delinquenza la protegge fino ad alti livelli.

    Chiedi perchè i mafiosi dovrebbero ricomprare i beni sequestrati? Perchè sono fonte di lucro, quindi li ricomprano con un prestanome, che si tratti di imprese edili,negozi, palazzi, hotels ecc.ecc.
    Hai mai sentito parlare di un ricco mafioso caduto in disgrazia dopo il sequestro dei suoi beni? Io mai!

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