"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 11 dicembre 2009

L'ultimo requiem..



PALERMO (Reuters) - Il boss mafioso Filippo Graviano ha smentito oggi alcune dichiarazioni rese dal pentito di mafia Gaspare Spatuzza, asserendo di non aver avuto alcuna promessa da parte di ambienti politici e di non aver mai conosciuto il senatore Pdl Marcello Dell'Utri, nell'ambito del processo a quest'ultimo per concorso esterno in associazione mafiosa.
Graviano era stato citato più volte in passato da Spatuzza come sua fonte riguardo le informazioni secondo cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e lo stesso Dell'Utri sarebbero stati referenti politici della mafia nelle stragi dei primi anni 90.


"Non ho mai detto quelle cose a Spatuzza",
ha detto il boss ergastolano, riferendosi alle dichiarazioni di Spatuzza circa un colloquio avvenuto nel 2004 nel carcere di Tolmezzo in cui, secondo il pentito, Graviano avrebbe detto: "Se non arriva nulla da dove arrivare possiamo pensare a parlare con i magistrati ma prima dobbiamo parlarne con mio fratello Giuseppe", facendo riferimento a presunti aiuti da parte dei politici.
Berlusconi, che non risulta indagato in alcun procedimento di mafia sia a Palermo che a Firenze, ha sempre respinto le accuse di Spatuzza definendole infondate.
Informato dai reporter a Bruxelles delle smentite di Graviano, il premier si è limitato a dire: "E cosa volevate? Non si meraviglia?".

NON AVEVO BISOGNO DI AIUTI, NON CONOSCO DELL'UTRI
Per avvalorare il fatto di non aver avuto alcun bisogno di appoggi né aiuti dalla politica, Graviano ha spiegato oggi che all'epoca, nei primi anni 90, non aveva ancora grossi guai con la giustizia, ma solo una piccola condanna.
"Nel '94 non c'era nessuno che doveva farmi promesse, perché io all'epoca dovevo scontare solo quattro mesi di carcere. Perché avrei dovuto chiedere aiuto? E poi il discorso con Spatuzza sarebbe avvenuto nel 2004. Da allora sono passati cinque anni, se avessi voluto consumare una vendetta lo avrei già fatto", ha spiegato il boss di Brancaccio, condannato con suo fratello Giuseppe all'ergastolo per le stragi di mafia del '93.
Quanto in particolare a Dell'Utri, presente anche oggi in aula, Graviano ha detto testualmente: "Non ho mai conosciuto né direttamente né indirettamente Dell'Utri, quindi non ho mai avuto rapporti con lui


Parole che hanno rincuorato il senatore del Pdl, condannato a nove anni in primo grado, secondo cui "non c'è proprio nulla in questo processo".
"Spero che siccome non c'è niente, alla fine venga fuori", ha detto ai giornalisti che gremivano l'aula di giustizia di Palermo. "Mi sono meravigliato della dignità e della compostezza di questo signore. Ha detto cose che mi meravigliano. Nel guardarlo ho avuto l'impressione di dignità da parte di uno che si trova in carcere e ha delle sofferenze. Graviano sembra un pentito Spatuzza no", ha sottolineato.

GIUSEPPE GRAVIANO NON RISPONDE
Nell'ambito dell'udienza odierna, oltre a Filippo Graviano, doveva essere ascoltato anche Giuseppe, che si è avvalso però della facoltà di non rispondere. Per motivi di sicurezza, i due boss ergastolani -- che non sono "pentiti" -- sono stati collegati in videoconferenza con l'aula palermitana dai penitenziari dove sono detenuti in regime di 41 bis, l'articolo di legge che consente il cosiddetto "carcere duro" contro i mafiosi.
"Giuseppe Graviano è sepolto vivo, è in una situazione alienante, perché dovrebbe rispondere al processo? Cosa ci guadagna?", ha commentato il suo avvocato, Giuseppe Giacobbe, annunciando che il suo assistito ha inviato un memoriale via fax alla corte di appello presieduta da Claudio Dall'Acqua denunciando che "non è sottoposto a un 41-bis normale, è tutto un sistema mirato ad annientare la sua personalità per acquisire nuovi collaboratori di giustizia".

Con riguardo proprio a Giuseppe, Spatuzza aveva raccontato in aula nei giorni scorsi che il boss, durante un incontro a Roma nel gennaio del '94, gli nominò Berlusconi e Dell'Utri come i referenti politici della cupola mafiosa nelle stragi di mafia del '92-'93 -- l'attentato agli Uffizi di Firenze, le bombe a Roma e in via Palestro a Milano, il fallito attentato allo stadio Olimpico della capitale.
Spatuzza, 45 anni, è stato condannato all'ergastolo per 6 stragi e 40 omicidi, molti dei quali eseguiti nei primi anni 90 proprio su mandato dei Graviano, che dal carcere continuavano a impartire ordini ai loro uomini.
Arrestato nel 1997, ha cominciato a collaborare con la giustizia nel 2008.

Le sue dichiarazioni sui contatti fra mafia e politica hanno riaperto il dibattito sull'uso dei pentiti e sui benefici a loro concessi per legge in caso di collaborazione con la giustizia, con alcuni -- tra cui lo stesso Dell'Utri, che anche oggi è presente in aula -- che hanno chiesto una modifica dell'attuale legislazione.


Il governo ha smentito per ora di star pensando ad un cambiamento della legge sui pentiti né a modifiche riguardanti il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Oggi, oltre ai Graviano, è stato ascoltato anche Cosimo Lo Nigro, altro boss mafioso del mandamento di Brancaccio.

-- Sul sito www.reuters.it le altre notizie

No, non mi preoccupano le dichiarazioni di Graviano e Lo Nigro, ci avrei scommesso che avrebbero smentito ogni cosa, Saptuzza era solo lo spiecchietto per le "allodole", ciò che doveva essere è stato... il dado è tratto, a favore di chi ??? Ormai sarà la storia a dirlo ai posteri.
Ciò che mi preoccupa sono le dichiarazioni di Dell'Utri, Berlusconi e dell'avoccato dei Graviano.
Cosa ne sarà dell' Italia ora? Dell'Utri chiede a gran voce l'immediata sentenza che non potrà essere diversamente che di ... INNOCENZA..
Quante volte si può uccidere un uomo? Basta essere italiani per saperlo... mille volte al giorno!
Su quelle tombe calerà il silenzio perchè i morti a questo servono... al silenzio!
Francesca

3 commenti:

  1. Francy stiamo cadendo sempre più in basso
    con questa gente sono senza dignità

    RispondiElimina
  2. ma veramente siete tanto irrazionali da pensare anche solo per un attimo che Berlusconi e Dell'Utri siano i mandanti di quelle stragi?... Falcone e Borsellino, a sentirvi si rivolterebbero nella tomba...

    RispondiElimina
  3. Anonimo
    Lascia perdere Falcone e Borsellino ... non sono "roba" ( le loro azioni ed il loro sangue versato) per t....
    Se vuoi fare cosa buona leggi gli interventi di Sonia Alfano, Salvatore, Rita e Agnese Borsellino ... e quello che dice e fa Maria Falcone ...

    RispondiElimina