"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 3 gennaio 2010

Lotta alla Mafia?

NELL'EDIFICIO ha sede anche la Procura Generale

Bomba esplode davanti
al tribunale di Reggio Calabria

Un ordigno ad alto potenziale, costruito artigianalmente, con esplosivo collegato a una bombola del gas

REGGIO CALABRIA - Un ordigno è stato fatto esplodere nella notte fra sabato e domenica davanti all'ingresso dell'ufficio del Giudice di pace di Reggio Calabria, che si trova accanto al portone della Procura generale, in piazza Castello. L'esplosione ha provocato danni al portone, scardinando un'inferriata. Fortunatamente nessun passante si trovava nella zona quando c'è stata la deflagrazione. L'ordigno, ad alto potenziale, è stato costruito artigianalmente, con esplosivo collegato a una bombola del gas. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e i Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria che hanno avviato le indagini.
I carabinieri, che non fanno al momento ipotesi sugli autori del gesto, hanno sequestrato quel che resta dell'ordigno per accertamenti.

UNA PISTOLA NASCOSTA IN OSPEDALE - Intanto sabato sera nell'ospedale di Locri la polizia ha trovato nascosta in un cassetto nel reparto di medicina generale una pistola carica, che gli investigatori ritengono dovesse servire per un agguato all'interno del nosocomio. All'ospedale di Locri, più volte commissariato per mafia negli ultimi anni, aveva a lungo lavorato come medico Francesco Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, ucciso a colpi di postola a Locri nel 2005.


03 gennaio 2010

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