"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 3 febbraio 2010

Italia sempre più NERA !!






Atto primo: Telecom Italia patteggia per le intercettazioni eseguite su migliaia di italiani sotto la gestione Tronchetti. Un obolo, solo 7 milioni. Negli Stati Uniti Telecom avrebbe fatto causa a Tronchetti e a Buora che sarebbero in galera con Tavaroli e Cipriani.

Atto secondo: il tronchetto diventa presidente di Mediobanca, la più importante banca d'affari del Paese. Per uno che ha ridotto la Telecom in cenere è il posto giusto per finire il lavoro. Consigliere di amministrazione di Mediobanca rimane sempre Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, ottenuta dal padre grazie alla corruzione dei giudici.

Atto terzo: il plurimputato Cesare Geronzi diventa presidente delle Assicurazioni Generali con il supporto di Berlusconi. Le Assicurazioni Generali sono una potenza economica, la prima assicurazione italiana con partecipazioni nazionali e internazionali ovunque.

Atto quarto: Telecom viene venduta a Telefonica, la società di telecomunicazioni spagnola. Tecnicamente è una fusione, in pratica è una cessione. Prima della svendita del merchant banker D'Alema ai capitani coraggiosi Colaninno e Gnutti, che acquistarono l'azienda a debito, era Telecom che poteva comprare Telefonica. 10 anni dopo il Paese è andato a puttane e il rapporto Telecom/Telefonica si è invertito anche grazie al tronchetto che vendette parti strategiche e assett di Telecom uno dopo l'altro, persino a sé stesso come avvenne con gli immobili ceduti a Pirelli Re Estate e invece di usare i dividendi per ridurre il debito e fare investimenti, li incassò insieme ai soci uniti a favolose stock options. Telecom ha oggi una capitalizzazione di 14,5 miliardi contro gli 83 di Telefonica. Il suo titolo è precipitato negli ultimi 8 anni e ha debiti per 35 miliardi di euro, quasi pari al fatturato. Insomma deve vendere per non fallire.

Atto quinto: Telefonica non potrà disconoscere il patteggiamento di Telecom per le intercettazioni (arrivato un istante prima dell'annuncio della fusione...) e il tronchetto non avrà più nulla da temere.Tutto previsto, i cialtroni hanno questo di bello: sono prevedibili.
Anticipai la vendita a Telefonica il 4 agosto 2008. Era l'unico possibile salvagente per non mettere in liquidazione l'azienda e sulla strada 70.000 persone.

Lo scrissi anche a Franco Bernabè il 16 dicembre 2008 : "Lei sa bene chi ha distrutto il valore della Telecom. Conosce i nomi dei responsabili, dei politici e degli imprenditori con le pezze al culo. Non completi la loro opera. Li denunci, chieda loro un cospicuo risarcimento in qualità di amministratore (le carte le ha), venda a Telefonica (tanto prima o poi succederà) e si ritiri nella sua Vipiteno."Bernabè rispose il 23 dicembre 2008 in una lettera in cui diceva: "Il mio obiettivo è di fare di Telecom Italia quello che avrebbe già dovuto essere dopo 10 anni di liberalizzazione: l’asse portante della modernizzazione di questo Paese. Il resto lo lascio alla Magistratura, per ciò di cui è competente, e agli Azionisti, che stanno supportando questo sforzo anche loro non senza sacrifici. Quindi mi spiace deluderla, non venderò a nessuno, e soprattutto voglio ritirarmi a Vipiteno, o magari altrove se lei me lo consente, solo quando avrò finito il mio lavoro."Ecco, ora che ha finito il suo lavoro (quale?), che i precedenti amministratori sono liberi, ricchi, impuniti e promossi e che Telecom sarà venduta (guarda caso) a Telefonica, è veramente giunto il momento di ritirarsi a Vipiteno.


Atto sesto : la triste convinzione degli italiani è dare sempre più voce ai politici lasciando che voci fuori dal coro si spengano inesorabilmente. Ora molti italiani piangono, ma a nulla sono valse le denunce di Beppe Grillo, a nulla è valso il suo URLARE agli italiani di non votare PD e PDL, quando da anni ci dice che sono lo stesso schieramento diviso in due come specchietto per le "allodole".. almeno quelle dopo essersi specchiate riprendono a volare !! Quanti italiani dovranno ancora piangere per capire ciò che ormai abbiamo inesorabilmente perduto???
Sta per chiudersi il sipario, è questa la mia sempre più ferma convinzione!
Francesca

5 commenti:

  1. La teoria del "maestro venerabile"
    sta dando i suoi frutti...Bravi e diligenti i suoi alunni sia quelli conosciuti sia quelli nei fascicoli "rubrica dei 500"...

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  2. Vero Pino,
    tutto ciò che doveva essere fatto è stato fatto, restano lor le ultime cose da sistemare e poi.. a Dio e alla sorte!

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  3. Francy speriamo si chiuda in fretta il sipario è aperto da troppo tempo

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  4. Stanno svendendo l'Italia da ormai troppi anni. Il problema è che all'orizzonte non si vedono imprenditori capaci di dare una svolta, come non si vedono politici in grado di fare lo stesso.
    In queste ore stanno per l'ennesima volta tentando di tirare per la manica della giacca un Prodi veramente nauseato della politica.
    Penso che Ciampi che Prodi siano state le uniche persone di uno certo spessore che abbiamo avuto, ovviamente lasciate poi sole come del resto capita a tutte le persone oneste.
    Io sono sempre stato del PD, ora ne ho la nausea, più di Berlusconi!! E per dirlo io!!
    Nausea di vedere dei deboli come segretario, nausea di D'Alema, il principe degli affari, il losco, colui che ha rovinato la sinistra, il massone rosso mi verrebbe voglia di chiamarlo.
    Scusate lo sfogo

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  5. Condivido tutto al 100%
    Bravi
    Raffaele

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