"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 25 marzo 2010

Se questo è un uomo...

mercoledì 24 marzo 2010
di Marco Travaglio
La questione è aperta: che male c'è nel criticare il presidente Napolitano per la firma del decreto salva-liste che emeriti giuristi hanno giudicato essere illegale e incostituzionale?
Secondo tutti i giuristi degni di questo nome, il decreto 'salva-liste' con cui il governo ha tentato di legalizzare ex post le proprie liste illegalmente presentate nel Lazio era illegale e incostituzionale. Illegale perché la legge 400/1988 vieta i decreti in materia elettorale e non è mai stata abrogata. Incostituzionale perché il decreto sanava solo le irregolarità delle liste Pdl e non delle altre bocciate in varie parti d'Italia; e pretendeva di dettare la sentenza al Tar, già investito del caso, così che - ha confessato il ministro Ignazio La Russa - "non possa darci torto".
Se il presidente della Repubblica abbia fatto bene o male a firmare un decreto illegale e incostituzionale, è questione aperta: rientrava nella sua discrezionalità farlo o non farlo. La Costituzione gli consente di rinviare al mittente una legge se non gli piace o gli ripugna. Che possa rinviarla solo quando è "manifestamente incostituzionale", come sostengono alcuni corazzieri della penna, non sta scritto da nessuna parte. E non è vero che, se la legge respinta viene riproposta identica, lui sia obbligato a firmarla.
Che succederebbe se il governo decretasse che i voti dati al Pdl valgono doppio?
È ovvio che rifiuterebbe di promulgare sia la prima sia la seconda volta, dopodiché spetterebbe al governo sollevare il conflitto di attribuzioni alla Consulta e a questa stabilire chi ha sbagliato. Ma ancora una volta il malvezzo della 'moral suasion' ha legato le mani a Napolitano. Il 4 marzo un Berlusconi più minaccioso del solito gli ha sottoposto informalmente la prima versione del decreto. Il presidente ha anticipato che non l'avrebbe firmata e ha indicato i punti inaccettabili, partecipando così alla stesura della seconda versione. Che l'indomani, previo intervento di Gianni Letta, ha promulgato (senz'accorgersi, fra l'altro, che le elezioni regionali sono regolate da leggi regionali, immodificabili con norme nazionali). Il che forse non sarebbe accaduto seguendo la via maestra: il capo dello Stato attende, sordo e muto, che il governo vari il decreto, e solo dopo decide se firmarlo o no.
Tutto ciò premesso: che male c'è a criticare Napolitano per aver firmato una legge che si ritiene sbagliata, illegale e incostituzionale? Possibile che ogni critica venga spacciata per 'attacco', 'aggressione', 'vilipendio'?
Il campionato dell'ipocrisia l'ha vinto il Pd con la manifestazione in piazza del Popolo.

Ridicoli avvertimenti a Di Pietro: "Se critica il Colle, è fuori dalla coalizione".
Patetici rastrellamenti della piazza per depurarla da cartelli contro il Quirinale.
Ma se il "decreto del presidente della Repubblica" porta le firme di Napolitano e Berlusconi, che senso ha attaccare il secondo e vietare ogni critica al primo?
Chi, come gli ex Pci, chiese l'impeachment per due presidenti (Leone e Cossiga), è poco credibile quando zittisce Di Pietro che s'è limitato a evocarlo (senza basi giuridiche) per Napolitano. A meno che, all'insaputa dei più, non sia stato ripristinato il delitto di lesa maestà.
(18 marzo 2010)


Tutto è perduto , anche l'onore!! Presidente, fra Lei e il re Tentenna non c'è alcuna differenza,
comincio a credere nella reincarnazione.. si, ma dei peggiori !!

8 commenti:

  1. Ho sempre pensato che il Presidente della Repubblica vada giudicato su basi istituzionali e non politiche, altrimenti sicadrebbe nello stesso errore del PdL quando dice che gli ultimi 3 presidenti sono stati di sinistra.
    Nel caso specifico io contino ad avere stima per questa persona, la storia giudicherà i suoi atti, ma la stima da sola non basta per una carica di questo genere.
    Il mio pensiero è che dovrebbe dignitosamente trovare una scusa e dimettersi. Lo dico non in modo polemico e nemmeno perchè penso che non ne sia all'altezza di un incarico del genere, ma credo che abbia commesso molti errori.
    In questo clima politico di attacco alle istituzioni e alla costituzione stessa e dove c'è il pericolo che l'Italia si sfaldi, gli atti del presidente devono tutti andare verso il rispetto delle regole esistenti e chiamare per nome e cognome chi vuole una situazione di caos.
    Spesso è dovuto intervenire Fini per difenderlo, una situazione paradossale io credo.

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  2. Non capisco bene Lorenzo, lo stimi e suggerisci le dimmissioni? Penso che lo stesso Presidente resterebbe un pò confuso nella Sua già tanto confusa mente :D
    Ho il massimo rispetto per questa carica e rispetto per chi la rappresenta, la stima è un'altra cosa ognuno se la deve guadagnare indipendentemente dal ruolo sociale che svolge.
    Poi concordo con Travaglio, la critica è necessaria in un Paese che pretende e vuole salvaguardare i diritti Costituzionali che garantiscono la democrazia, e dalle critiche che si levano chi veste ruoli Costituzionali è tenuto a prenderne atto e a modificare il suo operato, funziona così nei Paesi democratici.
    Le dimissioni di Napolitano in questo preciso momento storico sarebbero una catastrofe nazionale, come stendere il tappeto rosso verso il "trono" per qualche sgagnozzo di B. o per lo stesso in persona, che a tutti i costi vuole una Repubblica Presidenziale all'americana con incoronazione all'inglese.
    Prima c'è da spodestare B. e la sua corte e poi potremo chiedere un ricambio alla Presidenza della Repubblica, ma solo un attimo prima sarebbe la Nostra totale rovina!
    Penso, forse mi sbaglio, ma è così che la vedo.

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  3. Ribadisco la mia idea che non significa abbandonare le istituzioni ma togliersi quando non si è più in grado di ricoprire questa carica. L'articolo di Travaglio, di cui io concordo su tutto, parla anche di messa in stato di accusa del presidente, riferendosi ai due casi precedenti. Ora, proprio perchè stimo la sua persona, spero che le dimissioni le dia da solo, come spero abbia letto l'articolo del fatto Quotidiano.
    E' soprattutto una questione di stile, e io credo che di stile ne abbia da insegnare Napolitano.
    Riguardo alla confusione sulla sua testa io credo che ce l'abbia, avendo a che fare con una classe politica da terzo mondo. Ma so di non averne io perchè io ho sempre creduto alla separazione dei giudizi quando in ballo ci sono cariche così elevate.
    Infatti continuo ad avere stima della persona ma non di come sta ricoprendo ora il ruolo di garante( e secondo me di difensore anche) della Repubblica e della Costituzione.
    Bastava che una volta, una volta sola dicesse chiamando per nome e cognome chi mette in pericolo cn la sua politica dissennata le istituzioni e non continuare a parlare come faceva Seneca. Quella gentaglia non capisce i linguaggio e lo stile raffinato della politica.
    bastava impuntarsi e non firmare i due decreti salvaberlusconi, come scrissi sul mio blog. Ne sarebbe nato uno scontro istituzionale ma non certo ai livelli di Presidenza del Consiglio-magistratura.
    Terzo, e non sarebbe ultimo, la magistratura si aspetta un azione forte del presidente, una difesa incondizionata della Costituzione.
    Ci sono state persone che non hanno parlato esi sono presi fucilate nella schiena fra i partigiani, presumo che lui il coraggio di non frimare fino all'ultimo debba averlo.
    In base a questo io sono per le sue dimissioni.

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  4. Non concordiamo su un solo punto.. e aggiungo io confusione alla mente del Presidente, io non lo stimo ma non voglio che si dimetta in questo momento, a meno che la sinistra non sbanca alle elezioni Regionali.
    Ho dato al Presidente della Repubblica la mia solidarietà quando trapelarono le minacce di Berlusconi verso la Sua persona e rimango dello stesso parere, deve resistere, mai come ora!

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  5. Mi intrometto nelle vostre discussioni con una riflessione personale.
    Premesso che neanche io ho gradito le varie firme a decreti e decretini, interpretativi e salvakulo( consentitemelo:DDD), vorrei invitarvi a riflettere.
    Ci troviamo in un "angolo cieco" ove una "cricca" di persone si sono impossessate delle istituzioni attraverso metodi di "finzione democratica". Non sempre il voto è indice di "democrazia" ( Di Girolamo insegna) ed inoltre bisogna ricordare che il "nanerottolo" a capo della combriccola ha studiato bene come impadronirsi del potere, ha il 90% dei media nelle sue mani, una folta schiera di lacchè, tra faccendieri , giornalisti tv e carta stampata( non dimentichiamo che tra le tante attività "occulte" c'è anche quella dell'editoria)che bombarda tutti i giorni le menti degli italiani, facendo leva sulla loro ignoranza, facendo circolare concetti a mò di "filastrocche" per farle entrare nelle teste più ataviche ( e ammazza quante ce ne sono) ... e così si conquista il consenso che gli permette di sparare a zero su tutto ciò che non gli va giù. Se ci mettiamo anche il leghismo, che non è dissimile al berlusconismo, il quadro è completo.
    Ma ve lo immaginate cosa sarebbe capace di fare contro il Presidente della Repubblica? Vi ricordate quando , a ragione, Napolitano non firmò il decreto per Eluana sull'alimentazione forzata, cosa fece? Scatenò l'ira di Dio e ci mancò poco se non diede dell'assassino al Capo dello Stato, insieme ai suoi sodali.
    Il Capo dello Stato ha un compito, in questo periodo oscuro, molto delicato, io credo che lui cerchi di mantenere gli equilibri istituzionali per non far saltare tutto,forse ha ben capito quando è pericoloso quest'essere che è il capo del governo, capace di mettergli contro mezza Italia...e se cade una istituto come la Presidenza della Repubblica " guaglù è fernuta" ( è la fine davvero)...
    Il capo dello Stato deve rimanere al suo posto ...e poi non dimentichiamoci ke tutto questo "casotto" è colpa della sinistra,D'alema e Violante principalmente, i quali hanno permesso che lo scempio si avverasse.
    Perchè non hanno fatto una legge sul conflitto di interessi, una legge che non permettesse ad un piduista di racchiudere nelle sue mani, potere politico, economico e di comunicazione?
    Troppo facile prendersela solo con il Capo dello Stato che deve essere come un "padre" e darsi anche dei Pizzicotti" all'occorrenza per salvare capre e cavoli.
    Non so se sono stata abbastanza chiara!

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  6. No Miriam, non concordo. La figura del Presidente della Repubblica padre paternalista è quella che vorrebbe che fosse Il nano in questione.
    Se non ricordo male la figura del presidente ne uscì indenna da quella mancata firma, semmai la chiesa e la destra fecero una figura di M...
    Io chiedo solo che faccia il Presidente della Repubblica, non di certo lo sfasciacarrozze. Ed essere una carica dello stato di quella statura ci vuole coraggio, in nome della costituzione.
    Non doveva firmare. Punto e basta.Deve difendere l'istituzione della magistratura.
    Il rispetto delle leggi e, a maggior ragione, degli articoli della costituzione, sono al di sopra di tutto e di tutti.
    Comportandosi come fa lui mi fa sorgere il sospetto che non possa fare quello che gli compete o che nasconda qualcosa, ricattato? Troppo forte il capo del governo? Allora c'è un problema grave!!! La più alta carica dello stato è sotto assedio o impossibilitato a fare ciò che la Repubblica gli chiede.
    Allora ha il dovere di dirlo.
    Forse troppo spesso ci dimentichiamo che il Presidente della Repubblica E' l'ITALIA, unica carica dello stato a cui la bandiera si inchina.

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  7. Dunque io non sono certo un estimatore di Di Pietro però francamente questa remissività di Napolitano rimane per me un mistero.
    Come dissi già in altre occasioni (e mi sono anche stufato di farlo) praticamente per lui il ruolo del Presidente della Repubblica non ha alcuno scopo se non quello forse del discorso di capodanno o di fare appelli "ad abbassare i toni".
    Io credo che a questo punto ci siano due possibilità: o che Napolitano sia davvero così tonto come appare, immerso in un coma profondo e irreversibile, oppure che viene ricattato non so come e non so in che modo da Berlusconi. Non c'è altra spiegazione.
    Ho rinunciato a capirlo e ho deciso di occuparmi di cose più importanti.

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  8. Miryam dice bene, poteri occulti, non possiamo nemmeno lontanamente immaginare quanto questi poteri siano entati nel sistema. Matteo rinuncia a capire il Presidente della Repubblica per cose più importanti e ha le Sue ragioni. Lorenzo vuole che si dimetta, Miryam ed io vogliamo che resti al Suo posto.. Come possiamo notare ci hanno comunque buttati in un labirinto incomprensibile dove ognuno di Noi cerca uno spiraglio per arrivare all'uscita, che in questo caso equivale alla comprensione,al capire che diavolo sta succedendo.
    I poteri occulti in Italia non sono solo in mano a potenti italiani, dietro ci sono organizzazioni internazionali in armonia con quelli interni. L'Italia da sempre è stata ghiotto bocconcino delle grandi potenze che non l'hanno mai lasciata libera di vivere una democrazia pari a quella delle altre Nazioni.
    Il fatto che la criminalità organizzata italiana sia arrivata al potere, a mio parere ha reso più forte chi manovra i fili dall'esterno da controllarne l'andamento, altrimenti è inspiegabile come una Nazione alleata alle grandi potenze occidentali sia abbandonata all'apparente destino del degrado istituzionale e sociale. Dietro c'è molto di più!

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