"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 22 aprile 2010

La fortuna d'essere a Sud



Mostra di avere poche idee, e anche confuse il guizzante Renzo Bossi il figlio dell’Umberto non Nazionale, ma Padano, che ha raccolto tredicimila preferenze in Lombardia, non per discendenza, ma per quel merito che ne ha fatto il più giovane consigliere regionale mai eletto nella regione! Il pensiero di Bossi jr. si snoda attraverso alcune padane certezze.
A cominciare da quella che nella vita «penso si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga». Un’affermazione dura e pura nello stile della casa. Senza mediazioni. E va bene. Ma è sul pallone che la trota - che studia da delfino di Umberto - inciampa. A pochi giorni dai Mondiali ecco che ci tiene a precisare che lui non seguirà le gesta degli azzurri in Sudafrica: «Non tifo Italia».
Perché non si sente italiano? «Bisogna intendersi su che cosa significa essere italiano. Il tricolore, per me, identifica un sentimento di cinquant’anni fa».
Inutile andare a cercare cosa nel Paese sia successo mezzo secolo fa che abbia qualche cosa a che vedere con la bandiera e la nazione. È che il giovane Bossi, evidentemente, oltre non ci arriva proprio. A rimetterlo in riga ci ha pensato uno gloria della nazionale, Gigi Riva. «Se non sta bene può anche andarsene dall’Italia, nessuno ne farà una malattia» ha detto l’indimenticabile Rombo di tuono aggiungendo che «è un’affermazione stupida e grave, se inizia così in politica non va molto lontano. Forse voleva dire qualcosa di clamoroso per farsi conoscere, ma l’Italia viene prima di lui e resterà anche dopo di lui».
«Si fa sempre il tifo per la nazionale e il proprio paese. È assurdo che una persona eletta pronunci queste frasi. Purtroppo non c'è da meravigliarsi visto che viene dall'esponente di un partito che continua ad insultare l'unità italiana e la sua bandiera». Così Walter Veltroni.
Per il resto, poco da dire sul ragazzo alle prime armi e alle prime dichiarazioni sballate. Dorme poco. Come papà. E beve tanta Coca Cola. Rifiuta l’etichetta di 'pluribocciato' A far bene i conti solo tre volte! E scusate se è poco. Ma ora, dopo la faticosa conquista del diploma, si è iscritto ad Economia, «ma in un’università straniera perché non voglio trovarmi i giornalisti in aula quando faccio gli esami». Dalla Scuola Radio Elettra di papà, comunque un bel passo avanti. La candidatura. «Papà aveva paura, visto il clima politico, che mi facessero a pezzi poi mi ha detto, ok prova».
L’amore? «Da poco. Una bresciana di 20 anni che vota Lega ma non è una militante». Il matrimonio. «In chiesa, non con rito celtico». Presto e presto anche bambini. Il razzismo. «Rimbalza il clandestino non è un videogame razzista. Non l’ho inventato io. C’è la cartina dell’Italia e, quando arriva una barca di clandestini, cliccando compare una rete che la respinge. Non spari mica». La geografia politica. «Non sono mai sceso a Sud di Roma». E il napoletano «di Apicella non lo capisco». Simpatie politiche, la Moratti e Maroni con cui condivide la passione per la musica. La violenza. «Faccio a botte per motivi politici». Insomma... la stupidità ha fatto progressi enormi. Ma Fini non sembra apprezzare!

Il pericolo d'incontrarlo dal Lazio in giù ci è risparmiato, almeno per ora, poi saranno gli introiti personali a decidere. Mi Auguro che qulache esca insidiosa ci risparmi dal profetico flagello!

3 commenti:

  1. Un bel libro di storia no?
    Una bella storia d'Italia in cui si parla di quanti settentrionali diedero la loro vita per l'unità d'Italia, neanche?
    Sarebbe poi il caso di informare il neo-eletto di quante migliaia e migliaia di meridionali sputarono sangue nelle fabbriche del nord.
    Poi, il neo-eletto potrebbe leggere "La questione meridionale" di A. Gramsci e capire quanto il nord (per meglio dire i CAPITALISTI del nord)abbia saccheggiato il sud e lo abbia sempre sottoposto ad un regime di fatto colonialista.
    Passo successivo: Bossi jr. potrebbe leggersi le commedie di De Filippo, vedere i film di Vittorio De Sica, leggere "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa, leggere Salvemini, "Le lettere dal carcere" di Gramsci, i discorsi di Berlinguer ecc.
    Capirebbe quindi quanto il sud abbia dato all'Italia ed al mondo.
    Dopodichè, Bossi jr. potrebbe entrare se non in crisi, almeno in una fase di riflessione. Le strade del Signore sono infinite!

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  2. Riccardo,
    diciamo che la storia d'Italia divenne bella con i Resistenti e la Costituzione, da Nord a Sud diedero l'anima per regalare ai posteri la più bella fra le domocrazie.
    Riguardo al clone di Bossi, sei troppo fiducioso nella capacità di comprendonio del suddetto.
    Gramsci, Tommasi di Lampedusa, Berlinguer, De Sica, De Filippo.. ma gli vuoi fare venire una meningite da testo?? Quello già è messo male senza sapere nulla di tutto ciò :DDD
    Non ha ancora capito cos'è la Revolution.. che il padre chiama Devolucion, perchè con la R iniziale sa troppo d'accento del Sud.

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  3. Spesso penso a quegli uomini che hanno sacrificato la loro gioventù, la loro vita ... e mi piange il cuore..un Italia, voluta unita dal loro sacrificio ora in mani nemiche!!! che tristezza.

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