"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

lunedì 31 maggio 2010

Da ex-vittime a spietati carnefici


Israele attacca una flotta umanitaria
E' bagno di sangue: almeno 10 morti

La nave trasportava aiuti a Gaza "Ma a bordo c'erano delle armi"
Si teme un'escalation di violenzaAnkara: "Attacco inaccettabile"

WASHINGTONIl raid compiuto all’alba di stamane dalle forze israeliane a bordo della nave Mavi Marmara, che trasportava attivisti e aiuti umanitari a Gaza, si è concluso nel sangue, con almeno dieci morti, provocando forti reazioni in tutto il mondo e richieste di una indagine internazionale. La crisi, in seguito alla quale la Turchia ha richiamato il suo ambasciatore in Israele, ha portato anche alla cancellazione dell’incontro di domani a Washington fra il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente americano Barack Obama. La Mavi Marmara, battente bandiera turca, faceva parte di un gruppo di sei navi partite dalla Turchia e dalla Grecia con a bordo 700 attivisti che intendevano consegnare tonnellate di aiuti umanitari a Gaza. Del viaggio facevamo parte anche degli italiani, ma nessuno risulta vittima del raid.

Israele aveva già avvertito la «Freedom Flotilla» che non avrebbe consentito lo sbarco a Gaza, bollando l’iniziativa come una «provocazione», e il raid è scattato alle prime ore di stamane ad opera di un commando della marina. L’operazione si è però conclusa nel sangue: secondo l’esercito d’Israele i morti sono stati almeno dieci, ma altre fonti affermano che sono 19 e la televisione turca parla di 60 feriti. I feriti sono stati trasportati in elicottero negli ospedali israeliani e le navi della Freedom flotilla sono state costrette a dirigersi verso il porto israeliano di Ashdod. Un comunicato dell’esercito israeliano ha accusato gli attivisti della nave di aver reagito con la forza. «Durante l’intercettazione - si legge- i dimostranti a bordo hanno attaccato il personale navale dell’Idf con armi da fuoco e armi leggere, incluso coltelli e bastoni. Inoltre una delle armi usate era stata strappata a un soldato dell’Idf. I dimostranti avevano chiaramente preparato le proprie armi in anticipo per questo specifico scopo. Come risultato di questa attività violenta e pericolosa per la vita le forze navali hanno usato strumenti antisommossa, incluso armi da fuoco».

Successivamente il sito del quotidiano israeliano Haaretz ha mostrato la foto di un manifestante a bordo della nave che brandiva un coltello ricurvo e citato fonti dell’esercito secondo le quali i soldati hanno aperto il fuoco dopo che uno dei militari è stato colpito al capo e calpestato. «Purtroppo c’è stato uno scontro, almeno dieci persone sono morte. Noi ci rammarichiamo di queste perdite di vite umane», ha dichiarato in serata il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu dal Canada, dove si trova in visita, aggiungendo che le truppe israeliane «erano giustificate» ad aprire il fuoco per ragioni di autodifesa. Netanyahu ha dichiarato che il blocco di Gaza «continuerà», ma che Israele è pronto a far avere a Gaza gli aiuti umanitari per la Striscia che erano a bordo delle navi. Il primo ministro tornerà subito in patria per seguire la crisi e ha annullato il previsto incontro di domani con Obama.

Il raid israeliano, sul quale ha discusso il Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha provocato reazioni in tutto il mondo. Durissima la Turchia, con il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan che ha parlato di «terrorismo di Stato» e richiamato l’ambasciatore in Israele. Su richiesta della Turchia, che fa parte della Nato, gli ambasciatori dell’Alleanza atlantica riuniti a Bruxelles terranno domani una riunione straordinaria. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha parlato di «massacro» e la lega Araba ha convocato una riunione urgente. Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha dichiarato che si è trattato di un atto «disumano», aggiungendo che «tali azioni portano il regime sionista più vicino al suo collasso finale». Il presidente Usa Barack Obama, che ha avuto un colloquio telefonico con Netanyahu, ha espresso «profondo rincrescimento» per la perdita di vite umane e ha dichiarato che è «urgente conoscere al più presto le circostanze sugli eventi tragici di questa mattina».

«Israele - ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini- deve dare spiegazioni alla comunità internazionale. E lo dice l’Italia che in Europa è senza dubbio il migliore amico di Israele».Il capo della diplomazia italiana ha poi parlato sulla sua pagina Facebook di«un errore grave» da parte israeliana «cui bisogna assolutamente porre rimedio» e ha auspicato «un’inchiesta rapida e completa». Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto che «venga fatta luce totale sulle circostanze di questa tragedia che sottolinea l’urgenza di rilanciare il processo di pace». E in una nota dell’Eliseo, il Presidente «condanna l’uso sproporzionato della forza e rivolge le sue condoglianze alle famiglie delle vittime».

A richiedere un’inchiesta internazionale sono anche il segretario generale dell’Onu ban Ki Moon, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton. Così come Gran Bretagna e Germania, con la cancelliera tedesca Angela Merkel che esorta a evitare «una escalation» in Medio Oriente. Una preoccupazione espressa a nome dell’Ue anche dalla Asthon. «L’Israele che amo con tutto il mio cuore aveva altri mezzi per operare nei confronti di queste navi », ha detto il filosofo francese Bernard Henri Levy, fra i firmatari di un appello di ebrei europei contro l’espansione degli insediamenti, secondo il quale il danno per Israele potrebbe essere «peggiore di una sconfitta militare». «Anche se non sappiamo ancora tutti i fatti- commenta il sito della rivista americana Foreign Policy- l’uccisione di almeno 10 persone che si trovavano a bordo della nave diretta a Gaza con gli aiuti umanitari ha già i tutti crismi di un enorme disastro di pubbliche relazioni».

3 commenti:

  1. Israele si presenta sempre più come un Paese che dalle orribili sofferenze subite dal suo popolo nel corso di TUTTA la Storia non ha imparato niente.
    Nella Bibbia leggiamo: "Anche voi foste stranieri nella terra d'Egitto."
    Ora i palestinesi subiscono un regime militare ed imperialista ottuso e brutale, che li priva di cibo, terra e dignità.
    La strage dei pacifisti è priva di qualsiasi giustificazione e le giustificazioni addotte sono risibili, per non dire di peggio.
    I governanti di Israele, la cui cultura fu sempre improntata al dirittto, alla giustizia ed al dubbio, dovrebbero presentarsi davanti ad un tribunale per il rispetto dei diritti dell'uomo.

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  2. Riccardo,
    quanto dici è vero ma su questa vicenda ci sono troppe versioni, mi appare molto ingarbugliata, ci sono domande alle quali non trovo ancora risposte, come ad esempio :
    come mai le navi per Gaza passano indisturbate per tanti anni e ieri vengono attaccate, in acque internazionali per ginta?
    Chi ha dato l'ordine ai militari israeliani di attaccare e perchè?
    Ho come la vaga impressione che ci sia una causa specifica, che si sia creato l'effetto ed ora.. qual'è lo scopo?
    E'stata data tempestivamente la notizia , dei morti, dei feriti.. miliardi di telespettatori che hanno saputo subito, video e foto dopo pochissimi minuti dall'accaduto, alibi perfetto per eventuali reazioni.
    Ti confesso che trovo tutto questo molto inquietante, spero solo che l'ONU questa volta intervenga con un'inchiesta che smascheri le vere ragioni di questo che a me appare uno strano scenario, dove a rimetterci la vita sono sempre gli innocenti.

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  3. Io sono sempre più disgustato, dai metodi di Israele, per favore non paragoniamo questi "masters of war" con le vittime ebree dei nazisti, non hanno nulla a che vedere con loro.
    I nazisti possono issare una stella di Davide, invece di una svastica, ma sempre nazisti rimangono.

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