"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 20 giugno 2010

Fra Brenno e Giussano

La Trota Nord


La Lega di Umberto Bossi, il ministro federalista dimezzato da Brancher, del figlio rampante e consigliere regionale per omonimia (chi lo ha votato ha scritto Bossi sulla scheda pensando al padre) e della Padania inesistente ha celebrato il suo trionfo a Pontida.
Erano in 50.000, un bel numero. Sempre gli stessi. Nel 2010, vent'anni dopo con i cappellini verdi e le bandiere celtiche, nel pratone. Secessionisti, ma non troppo. Federalisti, ma mai abbastanza, anzi sempre meno..
Con il cuore nel profondo Nord, ma il portafoglio a Roma. Tra vent'anni, un po' più vecchi, ma sempre fedeli a Brenno, a Alberto da Giussano e a Berlusconi con la sua corte di pregiudicati si ritroveranno entusiasti e canuti a calpestare l'erba.
Il nome del partito cambierà (cosa non cambia nella vita?). Non più Lega Nord, ma Trota Nord, Poi andranno tutti a pescare e qualcuno anche a ciapà i ratt.

Che l'Italia ormai non esiste più sono in pochi ad essersene resi conto, per quanto si voglia negare resta solo il potere centralizzato come controllo sulle varie Regioni da cui attingere gli introiti per i loro personali interessi.
Dubito che ci sarà mai qualcuno che possa ripristinare quella che fu una Nazione per soli 150-anni, mai stati un popolo e mai più sarà uno Stato. Simboli e frasi fatte restano ormai fumo negli occhi per non attirare troppo l'attenzione degli illusi che conservano ancora ideali di nazionalismo.
Francesca

1 commento:

  1. lui (la trota) non ha dovuto mettersi in lista di collocamento come fanno i nostri figli , non è la Trota Nord che diceva Roma ladrona ?

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