"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 30 giugno 2010

La cosa Berlusconi



La Cosa Berlusconi:

"L’ho chiamato delinquente e di questo non mi pento
(José de Sousa Saramago)

La Cosa Berlusconi. "L’ho chiamato delinquente e di questo non mi pento.
Non trovo altro nome con cui chiamarlo. Una cosa pericolosamente simile a un essere umano, una cosa che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi se un profondo rigurgito non dovesse strapparlo dalla coscienza degli italiani prima che il veleno finisca per corrodergli le vene distruggendo il cuore di una delle più ricche culture europee.
I valori fondanti dell’umana convivenza vengono calpestati ogni giorno dalle viscide zampe della cosa Berlusconi che, tra i suoi vari talenti, possiede anche la funambolica abilità di abusare delle parole, stravolgendone l’intenzione e il significato, come nel caso del Polo della Libertà, nome del partito attraverso cui ha raggiunto il potere.
L’ho chiamato delinquente e di questo non mi pento.
Per ragioni di carattere semantico e sociale che altri potranno spiegare meglio di me, il termine delinquente in Italia possiede una carica più negativa che in qualsiasi altra lingua parlata in Europa. È stato per rendere in modo chiaro ed efficace quello che penso della cosa Berlusconi che ho utilizzato il termine nell’accezione che la lingua di Dante gli ha attribuito nel corso del tempo, nonostante mi sembri molto improbabile che Dante l’abbia mai utilizzato. Delinquenza, nel mio portoghese, significa, in accordo con i dizionari e la pratica quotidiana della comunicazione, “atto di commettere delitti, disobbedire alle leggi o a dettami morali”. La definizione calza senza fare una piega alla cosa Belusconi, a tal punto che sembra essere più la sua seconda pelle che qualcosa che si indossa per l’occasione. È da tanti anni che la cosa Belusconi commette crimini di variabile ma sempre dimostrata gravità. Al di là di questo, non solo ha disobbedito alle leggi ma, peggio ancora, se ne è costruite altre su misura per salvaguardare i suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni, per quanto riguarda i dettami morali invece, non vale neanche la pena parlarne, tutti sanno in Italia e nel mondo che la cosa Belusconi è oramai da molto tempo caduto nella più assoluta abiezione. Questo è il primo ministro italiano, questa è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte affinché gli potesse servire da modello, questo è il cammino verso la rovina a cui stanno trascinando i valori di libertà e dignità di cui erano pregne la musica di Verdi e le gesta di Garibaldi, coloro che fecero dell’Italia del secolo XIX, durante la lotta per l’unità, una guida spirituale per l’Europa e gli europei.
È questo che la cosa Berlusconi vuole buttare nel sacco dell’immondizia della Storia. Gli italiani glielo permetteranno?

Fonte :http://quadernodisaramago.wordpress.com/2009/06/08/la-cosa-berlusconi/

4 commenti:

  1. Ottimo post Francy, che condivido totalmente ma continuo a non comprendere perché c'è gente che non solo lo sopporta, addirittura lo esalta se non di più.

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  3. ricordo al monticiano ( ma lo sà sicuramente) la stessa cosa facevano con mussolini.
    PS anche mussolini eliminò i giornali di opposizione.

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  4. Mi piace molto Saramago, la cosa che mi amareggia è il fatto che mentre i Nostri letterati tacciono, eccezion fatta per Camilleri, quelli dall'estero esprimono la Loro indignazione senza riserve, se solo gli italiani avessero per la loro Nazione l'amore che spesso nutruno gli altri per questa meravigliosa Terra che si chiama Italia.. penso sarebbe l'Eden.

    Vero Valerio, ma i tempi sono diversi, oggi è terribile e inspiegabile riuscire a capire il perchè sia accaduta una simile tragedia. Come può un popolo lasciarsi portare via tutto ciò che aveva conquistato a costo della vita di tanti.. è inverosimile, è ancora più imperdonabile.

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