"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 13 giugno 2010

Va' Pensiero al posto dell'Inno di Mameli
Su Zaia è polemica, La Russa: fatto grave

Dirigente Scolastica: cambiata la musica all'inaugurazione di una scuola.

Zaia: falso. I testimoni smentiscono governatore

TREVISO (13 giugno) - Malumore tra i presenti all'inaugurazione di una nuova scuola primaria di Fanzolo di Vedelago (Treviso) per l'esecuzione del Va' Pensiero al posto dell'inno di Mameli alla presenza del presidente del Veneto, Luca Zaia.

Un cambio di programma che avrebbe fatto infuriare in particolar modo la direttrice dell'ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo che si sarebbe riservata di denunciare l'accaduto all'assessore regionale Elena Donazzan. Una denuncia che sembra inutile inquanto l'assessore dovrebbe riferire proprio a Zaia, governatore del veneto. Stando al programma l'inno di Mameli doveva essere cantato da un coro, ma una ventina di minuti prima del taglio del nastro il portavoce del governatore l'avrebbe fatto sostituire con il Va' Pensiero.

Zaia: l'Inno di Mameli è stato regolarmente cantato. «L'inaugurazione della scuola di Fanzolo di Vedelago si è svolta come da programma, con l'inno d'Italia» replica il governatore del Veneto, dichiarando di non essere «intervenuto sul programma della manifestazione. L'Inno di Mameli è stato regolarmente cantato dal coro al momento del taglio del nastro; credo che queste precisazioni siano utili per chiudere definitivamente una polemica che non aveva e non ha ragion d'essere».

I testimoni smentiscono il governatore: tutto vero. Il Và pensiero è stato cantato alla fine dei discorsi ufficiali e della benedizione del parroco, prima del taglio del nastro per l'inaugurazione della nuove scuola di Fanzolo di Vedelago. Tre testimoni, sentiti dall'Ansa hanno confermato la progressione degli eventi della cerimonia nella quale, l'inno di Mameli è stato appunto eseguito solo quando il presidente veneto, Luca Zaia stava visitando il nuovo plesso scolastico. Secondo quanto si è appreso sarebbe stato invertito il programma ufficiale che prevedeva l'inno di Mameli al taglio del nastro e successivamente, a fine cerimonia, il Và Pensiero. Invece, ha riferito una testimone, due persone dello staff del presidente avrebbero fatto presente agli ammministratori e agli organizzatori che Zaia non avrebbe gradito l'inno nazionale nel clou dell'evento.

Il giornalista de La Tribuna che ha sollevato il caso ha ribadito di aver sentito cantare solo il Và Pensiero, mentre un'altra testimone ha confermato che l'Inno di Mameli è stato eseguito dopo l'aria verdiana, quando le autorità erano già nella scuola per una visita, preceduti dal sindaco di Vedelago. Una versione questa confermata anche dal direttore del coro, La Polifonica di Salvarosa, chiamato dall'amministrazione di Vedelago per la manifestazione.

La Russa: sarebbe grave se fosse vero. «Conosco Zaia, è una persona intelligente, non ha sentimenti antitaliani. Mi sembra strano che abbia fatto sostituire l'Inno di Mameli con il Và pensiero, visto che il Và pensiero è molto più patriottico di Fratelli d'Italia. Comunque, se questa notizia fosse vera, sarebbe un fatto grave». Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl, commenta così.

De Poli: Zaia si vergogni. «Zaia vieta l'inno di Mameli. Si vergogni. Amiamo il Veneto e siamo fieri di essere italiani». È il commento dell'onorevole Antonio De Poli (Udc) secondo cui «il primo cittadino di una regione dovrebbe dare il buon esempio di rispetto verso le istituzioni. Zaia dovrebbe tenere ben a mente che rappresenta i veneti e quando interviene in qualità di Governatore del Veneto non si deve permettere di calpestare la nostra storia. Lancio un appello a tutti coloro che amano il Veneto e si sentono fieri di essere italiani: appendiamo la nostra bandiera fuori dalle case».

Farefuturo: è l'ultima sparata della Lega. - Ffwebmagazine, il periodico online della Fondazione Farefuturo attacca il governatore del Veneto luca Zaia per la vicemda della mancata esecuzione dell'Inno di Mameli. Il periodico on line promette «un mese senza criticare la Lega. Ci toccherebbe - viene spiegato - ripetere sempre le stesse cose, ricordare i principi fondamentali della nostra Repubblica, qualche nozione di diritto internazionale, un pò di solidarietà e carità cristiana. E poi perchè non conviene prestarsi al gioco. Ma soprattutto perchè mentre la Lega si occupa di rassicurare il suo elettorato a suon di proclami, noi vorremmo tifare la nostra Nazionale in santa pace, dato che la loro ha già giocato».

Donadi: il governo condanni Zaia. «Se corrisponde al vero che il presidente Zaia ha fatto sostituire l'inno di Mameli durante un'inaugurazione ufficiale siamo di fronte ad un un fatto gravissimo che condanniamo con forza e chiediamo al governo di prenderne le distanze e di condannare il gesto di Zaia senza se e senza ma. Questa volta si tratta di un gesto sprezzante ed intollerabile che umilia il Paese e la Costituzione». Lo afferma Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera.

Malan: vicenda poco edificante. «La vicenda di Vedelago è poco edificante. Per il presidente Zaia il modo migliore di fare chiarezza, visto che ci sono versioni contrastanti su ciò che è accaduto oggi, è manifestare le sue intenzioni per il futuro. È o non è d'accordo che nelle sue prossime uscite ufficiali il momento culminante sia sottolineato dall'inno nazionale ? Se è così, qualunque cosa sia accaduta a Vedelago è un episodio trascurabile». Lo sottolina in una nota Lucio Malan, senatore del Pdl e segretario di presidenza di palazzo Madama.

Ne vedremo delle belle questo è solo l'inizio sono senza vergogna.

Fonte il Messaggero

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