"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 16 luglio 2010

Moderni Lager

Carceri, la denuncia di Marino "Detenuti legati ai letti"

La descrizione è quella di una serie di orrori che sembrano appartenere ad almeno un paio di secoli fa. Invece si riferisce all'oggi e a farla, sotto forma di denuncia, è il senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale.
Marino ha compiuto un ciclo di ispezioni all'interno degli ospedali psichiatrici giudiziari italiani e nel corso di una conferenza stampa, alla Camera, dedicata al sovraffollamento carcerario, ha esposto un bilancio, inquietante, delle ispezioni.
"Ci siamo trovati di fronte a scene ottocentesche - ha detto il senatore - fino a nove letti ammassati in una stanza di pochi metri quadri, sporcizia, strutture fatiscenti, odori nauseabondi.
Inoltre, per tenere in fresco l'acqua, le bottiglie erano lasciate nei water. E in alcune situazioni le misure cautelari particolarmente aggressive sono prevalenti rispetto a quelle di cura".
Marino ha poi citato, in particolare, la struttura di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. "Lì abbiamo visto le situazioni peggiori - ha raccontato - con i detenuti legati ai letti, dai quali è stato ricavato un buco per la caduta degli escrementi". L'ospedale psichiatrico messinese dipende ancora, ha spiegato il senatore, dal ministero della Giustizia, in quanto il governo siciliano non ha recepito il passaggio di competenze al ministero della Salute.
"C'è una situazione inaccettabile e soprattutto è come se la nuova normativa non esistesse, visto che la regione Sicilia non l'ha recepita. E' come se fosse fuori dallo Stato ed è inaccettabile", ha concluso Marino.


"Chi rompe paga e i cocci sono suoi", è indiscutibile il debito che ogni cittadino deve saldare alla società quando la danneggia infrangendone la legge.
Questo risarcimento non deve essere visto come un atto di "vendetta" da parte dei cittadini onesti, perchè altrimenti tutta la società diventerebbe colpevole, e in modo più grave di chi ha commesso il reato.
La Giustizia non è esiste, dice giustamente il giornalista Roberto Ormanni, ma il buon senso e la logica dovrebbero almeno prevalere, rispettare i diritti Nazionali e Internazionali che l'uomo stesso si è imposto è il marchio di una civiltà evoluta. Se tutti quei diritti restano solo su un pezzo di carta scritta e nulla più, allora bisognerebbe riprendere un percorso iniziato e mai seguito con la dovuta serietà. Almeno la pietà dovrebbe tornare nel cuore e nella mente di quelli che si ritengono "persone per bene".
Francesca

2 commenti:

  1. prima di tutto la legge sulle intercettazioni poi.....

    RispondiElimina
  2. Questo paese è l'immagine del "disastro"..in tutti i sensi!

    RispondiElimina