"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 20 agosto 2010

Facebook : scacco al re!




VENDOLA: BOSSI SPAVENTATO DA INTERNET. SUCCESSO FACEBOOK MI INORGOGLISCE


(ASCA) - Roma, 20 ago - ''C'e' sotto qualcosa'', dice Umberto Bossi riferendosi al risultato ottenuto dalla mia pagina su facebook, pensoso e preoccupato perche' il corpo del re e' stato intaccato, ed e' vero. Sbaglia solo nel ritenere che quel qualcosa sia sotto, inteso come luogo fisico; c'e' qualcosa in senso diffuso e orizzontale nel popolo, c'e' una volonta' e una richiesta precisa di partecipazione e di cambiamento che si esplicita e prende corpo anche attraverso internet, anche attraverso il web e i social media. E questo non e' per niente chiaro a buona parte del mondo politico italiano che percepisce internet con una buona dose di diffidenza, o al meglio, come una vetrina da sfruttare nelle tornate elettorali''. E' quanto dichiara Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, sulla 'Fabbrica di Nichi', commentando cosi' lo stupore del Senatur per il sorpasso dei contatti su Facebook nei confronti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
''Probabilmente temono le potenzialita' della rete, il suo carattere libero, che sfugge al controllo di chi ha reso questo Paese una Repubblica televisiva fondata sul sondaggio e sul telecomando. Forse e' questa idea di liberta' che spaventa, forse e' la scarsa abitudine al confronto continuo a lasciare stupiti. Abituati come sono a giornali e telegiornali manovrati, che sempre piu' spesso trasmettono l'immagine immacolata del capo supremo e instillano quotidianamente l'ideologia del ghe pensi mi - continua il leader di Sinistra ecologia e liberta' .

C'e' alla base una diversa concezione della politica, un modo antitetico di vivere il rapporto con il popolo, con i cittadini. Ci sono le comunita' del rancore create ad arte per individuare i nemici contro cui armare il braccio della propaganda a fini elettoralistici e ci sono comunita' consapevoli, libere, che vivono secondo il principio della condivisione e del confronto sulle esperienze di buon governo e di buona politica. C'e' chi parla all'ombelico delle persone e si adatta come una panciera al bassoventre degli interessi particolaristici del nostro paese, proteggendo tornaconti di bottega, affossando i codici civili, il senso della decenza, e scialacquando denaro pubblico per il pagamento delle multe delle quote latte; e c'e' chi invece guarda alle nuove generazioni e al loro futuro e pensa sia necessario iniziare a costruire collettivamente qualcosa di diverso, di migliore''.

''Il risultato ottenuto dalla mia pagina facebook () con oltre 230mila persone che hanno scelto di dialogare quotidianamente con me, mi inorgoglisce e penso non possa essere relegato a fenomeno marginale della vita politica del nostro paese, o peggio, a fenomeno di costume - continua Vendola .

Questo risultato deve essere letto in maniera molto piu' approfondita, perche' e' il segno inequivocabile del cambiamento in atto nella societa'. Non certo perche' la mia persona e' oggetto di attenzioni: le adesioni alla mia fan page non riguardano esclusivamente Nichi Vendola. Si tratta piuttosto dell'espressione di un desiderio di partecipazione, dell'adesione a delle idee, a un universo valoriale e a un modo diverso di intendere la politica come impegno civile, come luogo di passioni e di cooperazione. E in tutto questo internet, la rete, la creazione spontanea di comunita' hanno un ruolo preciso, direi fondamentale per il futuro non solo dell'Italia, perche' catalizzatori di buone esperienze collettive e perche' portatori di idee di liberta' e di pace.

Questa convinzione mi ha spinto ad aderire, insieme a pochissimi altri politici italiani, alla campagna della rivista Wired per l'assegnazione a internet del Premio Nobel per la pace''.



Dai Nichi, toglici dai piedi Berlusconi, Bossi, D'Alema e tutti i loro segugi e Ti promuoveremo "Statua della Libertà Italiana" in carne e ossa.
Di qualunque cosa sei accusato Te la perdoneremo, dopo averne ingoiate tante da questi ignobili le accuse rivolte a Te ci appariranno come acqua fresca! :)

1 commento:

  1. “…tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato cos’è la libertà. E non soltanto quei lupi sono forti in sé stessi, c’è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in branco. È questo l’incubo dei potenti”.
    JÜNGER ERNST
    Trattato del ribelle,(p.33)

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