"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 27 agosto 2010

Pastori sul piede di guerra: in piazza a Porto Rotondo

Circa 1.500 pastori per una nuova protesta del Movimento guidato da Felice Floris. Stavolta la mobilitazione si è fermata a due passi dalla residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nessun blitz a sorpresa. A Cagliari presidio degli allevatori Coldiretti di fronte al palazzo della Regione
Il blitz allaeroporto di Alghero Il blitz all'aeroporto di Alghero

OLBIA. Continua la protesta del Movimento dei pastori in Sardegna. La mobilitazione guidata da Felice Floris stavolta ha fatto tappa a Porto Rotondo, a due passi dalla residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Sotto gli occhi incuriositi di numerosi turisti e quelli attenti di poliziotti, carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa, un rumoroso corteo si è mosso a partire dalle 11:30 dal parcheggio per raggiungere piazza San Marco, il centro della nota località turistica, e le banchine del porto.

Al corteo hanno partecipato circa 1.500 persone, secondo gli organizzatori, poco meno di mille secondo la Questura di Sassari. Fra di loro anche numerosi sindaci con la fascia tricolore, come quelli di Busachi e Orune, e una delegazione di operai Vinyls.

I manifestanti, arrivati con decine di pullman da ogni angolo della Sardegna, hanno distribuito volantini per spiegare ai villeggianti le ragioni della protesta, messa in atto nel cuore delle vacanze vip della Gallura per far capire che la Sardegna non vive di solo turismo.

La manifestazione, accompagnata dal suono dei campanacci e da slogan feroci rivolti in particolare contro l'assessore regionale dell'Agricoltura, Andrea Prato, è stata accolta con curiosità dai turisti e osservata a distanza dagli occupanti delle tante barche di lusso ormeggiate nella marina.

Niente blitz a Villa Certosa. Il leader del Movimento, Felice Floris, lo aveva annunciato: non ci saranno presidi davanti a Villa Certosa. E così è stato: alla residenza estiva di Silvio Berlusconi, l'attenzione delle forze dell'ordine era altissima. Un blitz sarebbe stato quasi impossibile visto lo schieramento di forze che ha bloccato l'accesso a Punta Lada, passaggio obbligato per accedere a Villa Certosa. E anche già al parcheggio di Porto Rotondo, dove alle 8 si sono incontrati i manifestanti, era schierato un imponente dispositivo di sicurezza, costituito da polizia, carabinieri e guardia di finanza. La situazione dal punto di vista dell'ordine pubblico è rimasta sotto controllo. La manifestazione è terminata intorno alle 12.30.

Il prossimo passo, ha annunciato Felice Floris, "sarà occupare il palazzo della Regione, sede della politica che non sta facendo nulla per risollevare le sorti di noi pastori". Nelle scorse settimane il Movimento dei Pastori Sardi aveva organizzato sit-in per bloccare gli ingressi degli aeroporti di Cagliari, Olbia, Alghero e la statale 131 nell'Oristanese.


Presidio Coldiretti a Cagliari.
Anche oggi, come già successo venerdì scorso, la protesta si è tenuta su due fronti paralleli e differenti. A Cagliari centinaia di pastori della Coldiretti hanno presidiato in viale Trento la sede della Regione Autonoma della Sardegna a sostegno della piattaforma di mobilitazione per costruire una "filiera ovina tutta agricola e tutta italiana".

La Coldiretti Sardegna ha proposto, in un incontro con il presidente regionale dell'organizzazione di categoria Marco Scalas, un documento-piattaforma al presidente della Regione Ugo Cappellacci, e all'assessore dell'Agricoltura Andrea Prato.

Nella piattaforma sono previsti, oltre al ritiro dal mercato del Pecorino Romano, la ristrutturazione dei debiti bancari e previdenziali, l'incremento delle indennità compensative, lo sblocco dei pagamenti per il Programma di sviluppo rurale (Psr), la verifica del funzionamento delle organizzazioni dei produttori e l'istituzione di un osservatorio per il monitoraggio dei flussi del latte.

"La Regione è disponibile a trovare gli strumenti concreti per cercare di risolvere i problemi del comparto - ha detto Cappellacci agli allevatori in un'improvvisata assemblea sotto il Palazzo - stiamo lavorando in vista dell'incontro con il Governo previsto per il 6 settembre e gli assessori dell'Agricoltura e della Programmazione si stanno impegnando per trovare le risorse adeguate al settore". Il presidio Coldiretti sotto la Regione è terminato poco dopo le 12.

(27 agosto 2010) La Repubblica

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