"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 8 settembre 2010

Non dimentichiamo

8 Settembre 1943, l'armistizio

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8 settembre 1943, una data fatidica per l'Italia. La data dell'annuncio dell'armistizio con gli Alleati e della fine dell'alleanza militare con la Germania, ma anche la data della dissoluzione dell'esercito italiano e della cattura di centinaia di migliaia di militari, a causa della mancanza di precise disposizioni da parte dei Comandi militari. La data dei primi episodi di Resistenza contro i tedeschi (a Roma, a Cefalonia, a Corfù, in Corsica, nell'isola di Lero), ma anche la data della frettolosa fuga del Re e dei membri del governo Badoglio a Brindisi (senza un piano di emergenza e senza disposizioni ai militari), che però servì ad assicurare la continuità dello Stato italiano nelle regioni liberate del Sud. C'è chi, come Galli Della Loggia, a proposito dell'8 settembre, ha parlato di "Morte della Patria", e chi, come il presidente Ciampi, ha replicato che quel giorno è morta una certa idea di Patria, quella fascista, e ne è nata un'altra, quella democratica.

http://www.storiaxxisecolo.it/Resistenza/8_settembre.htm


1 commento:

  1. Che strana coincidenza dopo 67anni, esattamente come allora il popolo viene abbandonato alla sua sorte da parte di chi veste ruoli istituzionali pur di salvarsi il fondoschiena. Ciampi dice che era sorta la democrazia, io dico invece che era iniziata l'instancabile lotta dei "resistenti" italiani senza mai tregua, fra morti ammazzati e leggi balorde ancora non siamo riusciti a debellare per sempre la casta degli ignobili!
    Cacchiarola.. che faticaccia essere italiani!

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