"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 18 marzo 2011

La Riforma Epocale

Se l'allarme contro la "riforma epocale", arriva con lo sciopero degli avvocati, quelli che alla fine ci guadagnao sempre a causa vinta o persa, dovrebbe allertare gli italiani.
Ci stanno incastrando alla grande!!

6 commenti:

  1. Questa non è una riforma epocale...è il solito gioco delle 3 carte che ormai siamo abituati a vedere da tempo. In sostanza : 1)I cittadini dovranno sborsare più soldi. 2)Molti Avvocati si vedranno carpire la professione da mediatori improvvissati. 3) Nella lista degli organismi mediatori compare l’Adr Center, che guarda a caso ci lavora la moglie del ministro Alfano.
    " Lupus pilum mutat, non mentem. "
    Ciao Francy.

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  2. Hai proprio ragione Adamus. C'era da scommetterci che ci avrebbero guadagnato i soliti noti. Grazie per la dritta su l'Adr-Center, mi documenterò.
    Non ci resta che ... percorrere l'unica strada possibile, non ne vedo altre, inutile lamentarci o manifestare. Questi non credono in Dio, sarbbe ora di convincerli che un dio c'è... ma in terra.
    Ciao Adamus

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  3. Eccoti accontentata, l'ho letto sul fatto quotidiano.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/17/avvocati-in-piazza-ecco-la-%E2%80%9Ctrappola%E2%80%9D-della-mediazione/98266/

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  4. Il fatto che sia scritta su quel giornale dimostra automaticamente che sia un falso. E infatti è falso, basta leggere le repliche:
    Da IL FATTO QUOTIDIANO
    Domenica, 20 marzo 2011, pag. 15

    Diritto di Replica

    * * *

    Egregio Direttore, su Il Fatto Quotidiano del 17 marzo leggiamo l’articolo di Eduardo Di Blasi dal titolo “Avvocati in Piazza. Ecco la trappola della mediazione – Dal 20 marzo parte della Giustizia civile sarà amministrata da privati. In una società di mediazione anche la moglie di Alfano”. All’interno dell’articolo il giornalista scrive che l’Avvocato Tiziana Miceli è “tra i mediatori formati” da ADR Center SpA, lasciando intendere al lettore che sia questa la società nella quale l’avvocato sarebbe a qualche titolo coinvolta. ADR Center è nata nel 1998, 12 anni prima dell’entrata in vigore del D.Lgs. 28/2010. (...) Tra l’altro, la categoria del “mediatore formato” (tra virgolette appositamente) non esiste: chi supera un corso di mediazione presso un organismo di formazione accreditato non diviene infatti “mediatore formato”, ma matura unicamente uno dei requisiti necessari per chiedere l’iscrizione presso un organismo di mediazione. Siamo stati molto lieti che l’avvocato Tiziana Miceli abbia scelto il nostro organismo per frequentare il corso per mediatore (...). L’avvocato Miceli non è tuttavia un mediatore accreditato di ADR Center, né ricopre alcun incarico in seno alla società. (...) L’articolo contiene poi diversi errori tecnici: nel caso che avete riportato, al netto del credito d’imposta e della riduzione di un terzo delle indennità nelle materie ove la mediazione è condizione di procedibilità, il costo effettivo per il cittadino sarà di 160 o di 410 euro, a seconda che la mediazione riesca o meno.
    Paola Guttaduro,
    ADR Center

    * * *
    Gentile direttore, il Suo giornale ha pubblicato il 17 marzo 2011 un articolo alle pagine 13-14 intitolato: “Avvocati in piazza. Ecco la trappola della mediazione”. Nell’occhiello si sintetizza che “dal 20 marzo parte della giustizia civile sarà amministrata dai privati. In una società di mediazione anche la moglie di Alfa-no”.
    Il testo dell’articolo e il titolo contengono palesi inesattezze; l’occhiello, per la parte riguardante mia moglie, è falso. In particolare: 1) la mediazione non è una “trappola” ma un modo di risolvere controversie noto in tutto il mondo e la cui adozione è imposta all’Italia da una direttiva europea; non blocca l’azione civile ma ne impedisce la prosecuzione se non si è tentata la mediazione;
    2) i costi della mediazione obbligatoria vengono per legge decurtati di un terzo rispetto ai valori delle tabelle e per il cittadino che non ha mezzi sufficienti è prevista la gratuità della prestazione il cui onere grava sui singoli organismi di conciliazione;
    3) Tutti gli organismi sia pubblici che privati sono controllati dal Ministero della Giustizia;
    4) ADR Center è un organismo privato presso il quale mia moglie ha frequentato il corso di formazione come tanti altri professionisti, conseguendo il titolo di conciliatore necessario per poter svolgere la mediazione.
    Non solo non ha alcun interesse nella società ADR ma non vi è iscritta neppure come conciliatore. Così come non ha alcun interesse in nessun altro organismo avendo deciso di non svolgere questa attività.
    Ma di questi suggestivi accostamenti riportati nell’articolo e nel-l’occhiello si occuperà l’autorità giudiziaria ovvero un organismo di conciliazione.
    Angelino Alfano,
    ministro della Giustizia

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  5. Imt.. Benventuto nel Nostro blog.

    Grazie per la delucidazione. Mi pare comunque che resti l'obbligo per il cittadino, che ha qualche controversia legale, di dover passare obbligatoriamente da un ennesimo organismo istituzionale per un preventivo salasso. Naturalmente coloro che non pagheranno saranno i soliti "nulla tenenti", magari gli abituè delle sedi di Giustizia. Per tutti gli altri, i soliti noti, non c'è comunque alternativa. Come la si giri e la si volti la frittata tale resta, e a doverla mangiare non è mai chi la prepara.
    Perdona la mia schiettezza.
    Grazie ancora per l'intervento
    Buona Serata :)

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