"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 19 giugno 2011

Addio a Clarence Clemons




NEW YORK - Adesso che il futuro del rock è irrimediabilmente sprofondato nel trapassato, Bruce Springsteen piange come un vitello quel "Big Man" che da più di quarant'anni lo seguiva come un'ombra e mai invadente. Clarence Clemons è uscito dal gruppo e questa volta per sempre. Il sax del Boss se n'è andato. Ucciso da un ictus che l'ha colpito sabato scorso in Florida e con cui ha lottato per giorni: come faceva con le "note blue" che lui nero della Virginia - e quindi geneticamente jazz - aveva domato nel gergo del rock che parlava il suo capo.

Clemons era molto di più che il sassofonista della E Street Band: era il più riconoscibile e il più distante degli uomini alla corte di Bruce. Mai opposti furono l'uno più attratto dall'altro. Il Capo bianco e piccolino svernato in quel Jersey Shore in cui - prima ancora che arrivassero le caricature dei reality - sangue irlandese e italiano si miscelavano per produrre la meglio gioventù: dagli Springsteen di Bruce ai Bongiovanni di Bon Jovi. Il Sax grande e grosso sbarcato invece dalla Virginia in quell'East Cost che negli anni Sessanta e Settanta stava raccogliendo dall'East di Beach Boys & Co la fiaccola del rock'n'roll.

Tratto da La Repubblica



Ricordiamolo in questa bellissima presentazione di Bruce:



Lorenzo

1 commento:

  1. Mi è molto dispiaciuto per Clarence Clemons, bravissimo sassofonista. Povero Bruce, oltre che un socio ha perso un caro amico.

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