"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 30 giugno 2011

GELMINI: "SCELSI FOGAZZARO" FIGURACCIA E IRONIA SUL WEB

dal blog Sempre un pò a disagio di lo Scorfano

GELMINIANI RICORDI








































































Intendiamoci, le colpe della ministra Gelmini, in questi ultimi tre anni, sono ben più gravi di questa. E però a me fa molto ridere questa letterina che oggi si trova in prima pagina sul quotidiano «Il Giorno», edizione milanese (visto che vi lamentate che i link al Miur non funzionano, ho preparato anche la cliccabilissima immagine questa volta). Una letterina dolce dolce, quasi zuccherina, scritta dal ministro ai maturandi, per «la tappa fondamentale e cruciale» che stanno in questi giorni affrontando e che ricorderanno per tutta la vita.

Mi fa ridere perché la letterina insiste ossessivamente sulle memorie personali del ministro: «Un ricordo ancora molto vivo e puntuale in me»; «Un momento che non è possibile, di certo, dimenticare mai»; «Di quei giorni di prove e di studio conservo ancora oggi un ricordo assai positivo». Per giungere in conclusione al finale sognante, in cui il ministro rivela di essere ancora oggi preda, come tanti suoi coetanei, di sogni che riguardano il suo vecchio esame di maturità (tanto che il titolo della lettera, ma non credo scelto da lei, è proprio: «Un bel sogno»).

Ecco, può darsi che sia stato il titolista a essere spiritoso, non lo so (ma ne dubito: pochissima la mia stima dei titolisti dei quotidiani). Perché, obiettivamente l’unico ricordo concreto citato dalla ministra in questa miscela zuccherosissima di ricerche del suo tempo perduto (parecchio perduto) è un ricordo sbagliato.
La ministra scrive di aver svolto (bene; non lo scrive ma si capisce che è sottinteso: la ministra svolge bene) un tema su Fogazzaro, Palazzeschi e i Crepuscolari. Io ho letto e mi sono chiesto: «Ma che cavolo c’entra Fogazzaro con Palazzeschi e i Crepuscolari?»

Niente, infatti: non c’entra niente, perché non era Fogazzaro (la traccia è questa, l’anno era il 1992). Si trattava di Sergio Corazzini, invece, poeta crepuscolare a tutti gli effetti, anche lui un po’ troppo zuccheroso a voler essere del tutto sinceri, ma almeno coerente con gli altri due (il terzo era il mio amato Moretti) e con la traccia proposta.

Insomma, proprio un ricordo indelebile, signora ministra; e anche una competenza letteraria non invidiabilissima, me lo lasci dire: che Fogazzaro e Corazzini hanno in comune giusto la doppia zeta, nient’altro. E pensare che sono «poeti e scrittori che conosceva bene», per fortuna; e noi invece speriamo che i giovani a cui lei si rivolge li conoscano un po’ meglio, signora ministra, sempre un po’ prima della classe. Lo speriamo per loro.

MA POVERINA... SI è CONFUSA ?
ERA PROPRIO ARCISICURA DI QUELLO CHE SCRIVEVA E CHE FOGAZZARO FOSSE UN POETA CREPUSCOLARE, TANTO SICURA CHE NON LE E' PASSATO NEANCHE UN MOMENTO per quella testolina tutta "neuroni" DI CONTROLLARE PER EVITARE DI SCRIVERE CAZZATE E FARE L'ENNESIMA FIGURACCIA.
CON UN MINISTRO COSì...I RAGAZZI DOVREBBERO ESSERE TUTTI PROMOSSI CON IL MASSIMO DEI VOTI!
COSì è SE VI PARE ...E' IL TITOLO DI UNA FAMOSA NOVELLA PIRANDELLIANA ....:DDD

2 commenti:

  1. Il problema grave, cara Miryam, è che se per esempio questo blog fosse in gran parte frequentato da leghisti ( intendo i cornuti di Pontida non tutto l'elettorato) oppure dai soloti qualunquisti, ed io mettessi un commento del tipo: Ma cosa mi interessa sapere di Fogazzaro, io devo portare a casa la pagnotta, parlate invece di cose concrete come arrivare a fine mese ecc..ecc... ecc. Beh, sai quanti mi darebbero ragione? E' l'ormai populismo imperante, il ciarlare di bassa lega che non fa rendere invece importante che un ministro sia così grossolanamente ignorante.
    Ecco perchè si deve continuare su questa strada come facciamo noi, parlando di cultura e mettendo in evidenza questi strafalcioni che ci fanno ormai considerare uno dei paesi più poveri culturalmente nel mondo.
    Lorenzo

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  2. Bossi ed i suoi cornuti ( riferimento ai copricapi ) non vogliono i proff del sud nella " padania " ( ha ha ha ) allora che fà la gelmini ?

    Da Brescia a Reggio Calabria
    Così la Gelmini diventò avvocato
    L'esame di abilitazione all'albo nel 2001.

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