"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 22 giugno 2011

Tho... lo sapeva pure lui?:DDD e già... era il governo ombra...

BISIGNANI: "LA BRAMBILLA?
UNA MIGNOTTA COME POCHE"



Da sinistra, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna e Michela Brambilla
ROMA - La rete di Bisignani coinvolgeva tutto e tutti. Fortissime le amicizie del faccendiere con il mondo della politica, dell'economia e della Rai. E' quanto i magistrati hanno ricostruito soprattutto attraverso le intercettazioni. La Repubblica ne propone alcune piccanti sul numero di oggi:

BISIGNANI E LA BRAMBILLA. Viene riportata una conversazione tra Luigi Bisignani e il figlio, Renato, che ha passato la giornata all'autodromo per il Gran Premio di Monza. E' il 12 settembre 2010. Il padre chiede al figlio: "Ignazio (La Russa ndr) non c'era?". Il figlio risponde di no e lui prosegue con il gossip. "La conosci la ministra rossa, quella del turismo?", dice Renato. Bisignani senior risponde: "E' una stronza, brutta, un mostro, mignotta come poche, la più mignotta di tutte". Diverso il giudizio sulla Gelmini. Il figlio dice: "Stella, devo dire, molto carina".

BISIGNANI E BRIATORE. Una conversazione tra Bisignani e Briatore con oggetto Daniela Santanchè: "Guarda, io la conosco da trent'anni, lei anche se fa una roba per te, la fa in funzione che te un giorno fai il doppio per lei. Quello che mi fa strano è che il presidente l'ha messa lì". Briatore continua: "Adesso con Sallusti è ufficiale, la roba". Bisignani sempre informatissimo: "Che poi lì si incazza Feltri come una pantera di 'sta cosa".(LEGGO)

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SE NE ERA ACCORTO ANCHE IL GOVERNO OMBRA BISIGNANI!
POVERA ITALIA... in quali mani siamo?
Ed ancora ...

Prestigiacomo e l'amico Gigi, aiutami con Berlusconi









di Valentina Errante e Cristiana Mangani

ROMA - La gestione dei rifiuti a Napoli e le nomine per l’incarico di commissario all’Agenzia per la sicurezza sul nucleare: passa tutto per Luigi Bisignani, anche perché il ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, lo chiama di continuo per chiedergli consigli e aiuti. I due sembrano molto amici e spesso si lasciano andare a giudizi sul governo e su diversi politici. E si capisce perché il ministro tema la diffusione delle sue intercettazioni, visto il tenore delle conversazioni ascoltate dalla procura di Napoli. Sono tanti i particolari che continuano a uscire dalle carte depositate ai legali degli indagati dai pm Curcio e Woodcock.

PRESTIGIACOMO
E L’AMBIENTE
Le intercettazioni hanno permesso di accertare quanto stretto fosse il legame di Bisignani con il ministro. I due parlano del governo, di come gestire le cariche, e di quanto palazzo Chigi stia sbagliando. «Cosa ti ha detto Denis? - dice la parlamentare riferendosi al coordinatore Verdini - Perché lui gli consiglia di non occuparsi...però Berlusconi deve essere intelligente e purtroppo non lo è». «Appunto», replica l’interlocutore. Si fa il nome di altri membri del governo, di Frattini, della Gelmini e della Carfagna, che non sembra piacere molto al responsabile dell’Ambiente, perché «le dà sempre ragione. Io lo so com’è fatto (Berlusconi, ndr). Mara gli fa quattro moine, quattro cose e lui cancella tutti quelli della faida e le dà ragione su tutto». C’è un commento pure per La Russa: «Li dobbiamo far risolvere tutti a lui i problemi di mezza Italia - insiste Prestigiacomo - Allora siccome lei fino a quando non si fottono a Berlusconi...le elezioni di Cosentino deve fare, cioè Cosentino deve farlo questo passo indietro». Ai due poi non piace la gestione dei rifiuti in Campania e quindi viene riservato un pensiero anche a Bertolaso: «Lo hanno preparato alle otto di sera del giorno prima. Lui quando si mette in testa di fare i decreti, io prima Bertolaso mi chiamava, quindi noi avevamo dei rapporti diretti. Loro sapevano dove dovevano arrivare e dove potevano arrivare perché la Campania è stata condannata per questo motivo...L’unica cosa che non si può fare è fare girare i rifiuti per le Regioni, li sì che metti in moto la criminalità organizzata». L’amico Gigi corre in aiuto del ministro anche quando è in ballo la nomina del commissario dell’Agenzia per la sicurezza sul nucleare. Scrivono i pm: «Bisignani, utilizzando il proprio personal computer, ha predisposto e pubblicato sul sito La Repubblica.it e su Dagospia.com, una dichiarazione di dissenso per conto dell’onorevole Prestigiacomo, ivi presente, nei confronti dell’onorevole Scajola, dell’attuale Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, in relazione alla mancata nomina di Michele Corradino (candidato proposto dalla stessa Prestigiacomo) a ricoprire l’incarico di commissario dell’istituenda Agenzia per la sicurezza sul Nucleare». E ancora: è la considerazione che il premier ha di lei a preoccuparla molto. In un’altra telefonata, infatti, insiste: «Io sono in condizione di essere lì a fare delle cose e di avere la mia quota di visibilità, oppure che ci sto a fare. Quattro comandano e gli altri fanno da contorno....io sono considerata il contorno e perché hanno capito che persona sono. Stanno tutti per Berlusconi».

TUTTI CONTRO
LA SANTANCHE’
È ancora il ministro per l’Ambiente a parlarne male e a citarla a proposito di Michele Santoro e di Annozero. Racconta di un sogno che ha fatto e cita Lerner. «Io sono una normale», commenta con Bisignani. E lui: «Vabbè anche io sono normale». «Sì - aggiunge l’altra - ma hai capito la Santanché? Tutte le trame, ste’ cose, io sono una trasparente, queste cose mi mettono anche un po’ di paura». Altri commenti sull’ex sottosegretario glieli dedica Flavio Briatore, anche lui amico e sodale di Gigi, il triangolatore. «Io ci ho litigato, è una matta - dichiara il proprietario del Billionaire - Con te, poi, che hai fatto tantissimo per lei, dovrebbe essere più riconoscente. Lei è una spietata». C’è anche la vicenda con gli Angelucci. Insiste Briatore: «Dice che lì non l’hai protetta». E Bisignani: «Allora perché tu lo sappia, se non era per me, quelli la facevano fallire per fatture false».

L’AMICIZIA CON SAMBUCO
Le telefonate tra il ministro per l’Ambiente e l’amico Luigi toccano anche i rapporti con il capo di Gabinetto del ministro dello Sviluppo economico, Roberto Sambuco. «È amico tuo?», gli chiede la parlamentare siciliana. «Amicissimo quando sono lì, se vado lì fa tutto quello che gli dico».

L’EMERGENZA
DEI RIFIUTI
Questa volta la conversazione intercettata è tra Enrico La Monica, il carabiniere che è ancora latitante nell’inchiesta, e il senatore del Pdl Alfonso Papa. È in corso la guerriglia nel napoletano per le montagne di rifiuti nelle strade. Il militare spiega al parlamentare che si tratta di «un gruppo di estrema sinistra, non legato a elementi insurrezionali». Poi, però, la telefonata cambia tono e i due finiscono con il commentare i lavori del governo. «Napoli - spiega La Monica - sarà da qui a una settimana nuovamente in emergenza, e quindi politicamente è un fallimento di tutto il progetto rifiuti di Berlusconi». E Papa afferma: «Quindi questa idea di Caldoro (presidente della regione Campania ndr) è una stronzata». «È un coglione - insiste il carabiniere - scusa l’espressione, ma lo è a caratteri cubitali».

IL SINDACO ALEMANNO
E IL CAPO DI GABINETTO
Un’idea per la nomina del nuovo capo di Gabinetto del Campidoglio avrebbe dovuto fornirla Bisignani al primo cittadino. O almeno così dice Maurizio Basile, capo di Gabinetto in carica, in una telefonata intercettata. «Mi hai fatto nomi che sono terrificanti», gli comunica l’indagato. E l’altro gli riferisce che l’aveva chiamato Gianni Alemanno chiedendogli se Bisignani poteva contattarlo perché «voleva dei suggerimenti sul suo successore». Gli viene proposto di trovare un vicecapo di Gabinetto da affiancargli in modo da rendere più soft il momento della sua uscita. A Basile l’idea piace e dice che la comunicherà ad Alemanno perché voleva fare la conferenza stampa.

DANIELE CAPEZZONE
E L’AGENZIA IL VELINO
Sentito il portavoce del Pdl sul ruolo rivestito all’interno dell’agenzia di stampa Il Velino. A domanda dei pm risponde: «So che Bisignani è amico personale di Masi e presumo che conosca Scaroni. So anche che è molto legato a Gianni Letta».

BISIGNANI ERA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO OMBRA?

4 commenti:

  1. Brambilla mignotta ? ma dai non si chiamano più così , ora si dice fort quella escort
    Un governo pieno di mignotte !!!

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  2. Visto che il Bisignani , a sorpresa ( molti non sapevano neanche chi fosse ) è considerato uno degli uomini più potenti d’Italia.
    Il pargoletto in questione , era già stato implicato nelle P2 di Licio Gelli e fu anche condannato a qualche anno di galera nella faccenda Enimont ai tempi di tangentopoli.
    Mi fermo qui, ma il curriculum del consigliere di fiducia di politici e dirigenti d’azienda , amico di Gianni Letta , è molto nutrito e variegato.
    Altro che WikiLeaks.
    Ciao a tutti.

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  3. Il linguaggio che usano è da ricchi annoiati e proiettati solo verso gli onori e i guadagni, sgrammaticati e volgari. Mi torna in mente la mia esperienza di giudice popolare, nei primi anni '90, in un processo contro la 'ndrangheta... Il linguaggio era lo stesso, identico, fra mignotte e faccendieri, nessuno amico di nessuno ma legati a un unico fine, e tutti contro tutti per personale prestigio. Ne rimasi disgustata, allora come ora, solo che adesso, rivestono cariche istituzionali, miserere!

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