"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 13 novembre 2011

Contraccolpo






Ecco il testo del maxiemendamento. Vediamo qual è per Silvio & C. la ricetta della stabilità, e soprattutto su chi e quanto pesa.

Innanzitutto la prima cosa che balza agli occhi a chi scorra velocemente “l’indice” è che ci sono talmente tanti provvedimenti non aventi nulla a che fare con la crisi che verrebbe voglia di citare Di Pietro nella sua massima più nota. E sinceramente io non credo a chi sostiene che “ce lo impone l’Europa” ; è verissimo che, per come è stato costruito l’euro (strumento utile ma fatto male) siamo praticamente governati dalla BCE, ma è pur vero che non vedo come, ad esempio, possa interessare il nostro sistema pensionistico alla BCE stessa. Ci hanno, a torto o a ragione, semplicemente chiesto di risanare il debito pubblico. Ma se l’Italia un giorno si svegliasse (quando???) e decidesse di iniziare a ridurre il debito pubblico eliminando davvero la marea di privilegi ingiusti, applicando un sistema fiscale più equo e redditizio per le casse dello Stato e combattendo efficacemente l’evasione fiscale, non credo che la BCE avrebbe qualcosa da ridire.

Ma andiamo con ordine (limitatamente ai punti più interessanti).

All’art. 4 bis troviamo il tema pensioni: in sostanza cresce l’età per andare in pensione. Nel 2026 sarà di 67 anni.

Art. 4 ter: dismissione del patrimonio pubblico. In altre parole lo Stato è ai saldi di fine stagione. Si finirà, come già successo numerose volte sotto governi di ogni colore politico, per svendere beni a favore di privati che poi li riaffitteranno a Stato ed enti pubblici (se l’Inps vende lo stabile dove si trova non può certo mettere i suoi sportelli sotto un gazebo). Ci troveremmo, nel giro di pochissimi anni, azzerato il tesoretto (già svalutato) proveniente dalle vendite stesse. (NB. I beni di valore inferiore ai 400.000 euro sarano alienati con TRATTIVA PRIVATA!).

Art. 4 quinquies: riduzione del debito pubblico degli enti locali (vendite di beni e tagli a servizi, in sostanza).

Art. 4 sexies: contiene «Liberalizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica». Vi ricorda niente? Tipo ad esempio il servizio idrico? Si, proprio quello per il quale milioni di italiani si sono pronunciati a giungo dichiarandosi contrari alla privatizzazione.

Art. 4 undecies : c.d “burocrazia zero”. In teoria dovrebbero essere aiuti per cittadini e nuove imprese. In realtà di chiaro ed evidente ci sono solo disposizioni, ad esempio, che agevolano l’evasione fiscale tramite la possibilità per le SRL di redigere i loro bilanci tramite uno “schema semplificato” o che riducono di fatto gli organi di controllo societari.

Art. 4 terdecies: si prevede la mobilità per i dipendenti pubblici che lavorano in enti o uffici in eccedenza di personale. L'amministrazione deve verificare la «ricollocazione totale o parziale del personale» in altri uffici compresi nell'ambito della stessa Regione, anche ricorrendo a strumenti di flessibilità di orario o a contratti di solidarietà. I dipendenti che non possono essere ricollocati vanno "in disponibilità" con un'indennità dell'80% e l'indennità integrativa speciale per un massimo di 24 mesi.

Art. 4 quinquiesdecies e sexiesdecies: incentivi di defiscalizzazione per le infrastrutture. Peccato che ci sia un intero articolo dedicato alla Tav Torino-Lione: si stabilisce anche il reato grave (ai sensi dell art.682 del codice penale, arresto da tre mesi a un anno) per chi si introduca nel cantiere o ostacoli il passaggio allo stesso. Il cantiere diventa sito militare.

Art. 4 noviesdecies: lavoro, giovani e donne. Tre anni di azzeramento contributivo per le piccole imprese che utilizzano giovani con contratti di apprendistato, facilitazione per l’occupazione femminile, e norme per rilanciare il telelavoro. Per finanziare gli interventi è previsto l’aumento di un punto per i contributi della gestione separata (quella dei co.co.co e dei co.co.pro). Cioè per far lavorare i soggetti più deboli si tassano di più i soggetti più deboli che già lavorano. Mi sembra giusto!

Art. 4 quinquies et vicies: spese di giustizia. In sostanza aumentano vertiginosamente le spese legali nei processi.

Infine, per farla breve, per quei pochi che sono arrivati a legger fin qui, il testo contiene anche:

-Carburanti: aumentano le accise.
-Terremoto dell’Aquila: i terremotati dovranno restituire le tasse sospese dal 1°gennaio 2012 per un importo del 40% e in 120 rate. Umbria e Marche ebbero trattamento analogo, ma cominciarono a restituire le tasse sospese dodici anni dopo il sisma, non tre.




Scrive il New York Times: “L’Italia ha una strada molto lunga da percorrere prima di poter essere nuovamente considerata un paese democratico affidabile” (Italy has a long way to go before it can be considered a reliably democratic country once again). La crisi politica italiana è “la triste storia di un paese dove buona parte della classe politica ha dimenticato che essere rappresentante in una repubblica democratica significa essere al servizio del bene comune, non di un uomo”. Non basterà liberarsi di Berlusconi – al quale non sarà difficile manovrare dietro le quinte tramite Angelino Alfano – per liberarsi anche di quel sistema di potere e delle sue cattive abitudini morali e politiche, senza che gli italiani facciano propria la convinzione “che essere liberi non significa essere liberi da leggi e responsabilità civiche”.

1 commento:

  1. Condivido quanto ha scritto il New York Times, c'è molto da fare..Un saluto.

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