"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 1 novembre 2011

Il ponte degli industriali

 

   Il ponte degli industriali

La casa brucia. L’Italia è a un passo dalla prospettiva del default. Il rendimento dei Btp decennali si è impennato oltre il 6 per cento, lo spread con i Bund tedeschi viaggia costantemente sopra il 4 per cento, la Bce ha ripreso a comprare titoli italiani, crollano le azioni in Borsa, risale l’inflazione, il tasso di disoccupazione è cresciuto all’8,3 per cento e proseguirà in salita con la cassa integrazione che via via esaurirà la sua funzione per lasciare sul campo la perdita di migliaia di posti di lavoro, un giovane su tre, infine, non ha un’occupazione. Succede tutto questo ma gli industriali, piccoli e grandi, hanno perso la voce. Dove sono?

Nelle settimane scorse avevano chiesto, tutte le loro lobby insieme (dalla Confindustria all’Abi, passando per l’Alleanza delle cooperative), "discontinuità". Hanno lanciato, più alcuni che altri, penultimatum a gogò: ancora venti giorni, quindici, dieci, sei, poi il governo deve andarsene se non è in grado di cambiare rotta. Nulla. Berlusconi ha presentato la lettera-fuffa a Bruxelles. Una lista delle cose non fatte più che di impegni per il futuro. Ma gli industriali hanno detto che andava nella direzione giusta. Fine degli ultimatum. E poi nella lettera hanno ritrovato il vecchio spartito: basta con l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, con annesso lo slogan "più assunzioni con più licenziamenti". Il mondo alla rovescia. Per la discontinuità insomma sono arrivati i tempi supplementari. Il rischio terrorismo evocato dal ministro Sacconi? Silenzio. Se ne parlerà – forse – al prossimo convegno. D’altra parte questo è il ponte d’Ognissanti. Il ponte degli industriali.
(01 novembre 2011)

4 commenti:

  1. Hai detto una frase, forse senza volerlo, che è quanto doveva avvenire :" il mondo alla rovescia", o meglio "capovolgere l'ordine del mondo". Era e continua a essere questo l'obiettivo della massoneria, dove militano politici e alti prelati, il loro simbolo sono tre chiavi d'oro capovolte, se ci fai caso è lo stemma di alcune banche... Tutto come nei loro piani!

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  2. Dici Francy che c'è un disegno dietro? Credo di no, almeno, non nel senso di un disegno globale. Ma chi lo vorrebbe Berlusconi in quel disegno?:DDDD
    Nemmeno negli scarabocchi dell'asilo!:DDDDD
    Doriana

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  3. Io credo che questo ponte non potrà arrivare all'infinito.
    Prima o poi crollerà e le macerie saranno tantissime.
    Il timore fondato è che sotto quelle macerie non ci sarà chi ci dovrebbe essere.
    Ci vorrebbe un nuovo piazzale Loreto alla "rovescia" .... le tre chiavi d'oro(Francy:DDD) appese ...e tutto il marciume che cola ...

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  4. Doriana,eppure Ti garantisco che sono proprio gli uomini come b. che vogliono come capi dei Governi, dei burattini da manovrare a loro piacimento. Hai fatto caso che nessun Capo di Stato è della tempra e del valore dei loro predecessori? Se b. fosse stato davvero di intralcio ai loro scopi non sarebbe rimasto a lungo su quella poltrona.
    Fai attenzione a quel simbolo quando lo vedi... e nota dove lo vedi... Allora mi capirai :)

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