"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 15 novembre 2011

Yes, ca putimm'fà




Il sindaco: il suo governo asseconda le banche e la finanza

di Marco Lillo
Luigi De Magistris non si iscrive al partito degli entusiasti di Mario Monti. Per il sindaco di Napoli il professore-senatore incarna il neoliberismo dei poteri forti contro il quale il centrosinistra deve immediatamente elaborare una controproposta imperniata sulle primarie e sulla creazione di una lista nazionale che scardini i partiti. Altrimenti non ci sarà più vera democrazia in questo paese ma un governo delle multinazionali e delle banche.

De Magistris non dobbiamo festeggiare l’addio di Berlusconi e l’arrivo di Monti?

Dobbiamo esultare per l’uscita di scena definitiva di Berlusconi e dobbiamo dare atto al presidente Napolitano di avere fatto la scelta più saggia. Allo stesso tempo però non bisogna esultare per la nascita del Governo Monti.

Non pensa che un governo tecnico sia necessario per ridare credibilità all’Italia con i tassi dei BTP al 7 per cento?

Questo non è un governo tecnico, nonostante la professionalità dei suoi membri, perché è sostenuto da partiti molto diversi con i quali dovrà fare i conti: Pd, Pdl e Udc, forse anche l'Idv. Mi sembra una medicina amara e forse necessaria ma non mi piace. Da sindaco lo giudicherò sui fatti e sui provvedimenti che metterà in campo per il sud, da politico invece lavorerò per un’alternativa a Berlusconi ma anche a Monti e ai poteri forti che lo sostengono.

Cosa non la convince nel Governo Monti?

Questo Governo non ha una legittimazione democratica e nasce per assecondare il volere della Borsa, delle banche, della Banca Centrale Europea e di Bruxelles. C'è il serio rischio che la politica scompaia. Noi un secondo dopo la sua nascita, anzi mentre si sta formando, dobbiamo cominciare a costruire un’alternativa politica al neoliberismo che Monti rappresenta e che ha fallito.

Non mi sembra un’operazione semplice vista la situazione del centrosinistra.

L’obiettivo finale è quello di dare vita a un governo legittimato dal voto che cambi profondamente l'economia e la società e superi l'occupazione delle istituzioni da parte della partitocrazia e delle caste.

Da dove si comincia?

Per arrivare pronti all'appuntamento con le elezioni nel 2013 o prima, non c'è un minuto da perdere, dobbiamo avviare delle primarie serie.

Come immagina le primarie?

Non devono essere lotte tra bande o correnti come quelle che si sono tenute a Napoli prima che io mi candidassi. Non devono nemmeno essere un referendum su un leader già scelto in altro modo, come è stato con Prodi.

Primarie di coalizione?

Certamente non voglio primarie di partito. Come a Napoli, bisogna dialogare anche con i moderati e i liberali. Le primarie devono andare oltre il partito ma anche oltre la coalizione. E poi io credo che il secondo passaggio dovrebbe essere una lista civica nazionale.

Sta pensando a un nuovo movimento?

C’è una straordinaria partecipazione politica nel paese che però - a torto o a ragione - non si riconosce negli attuali partiti. Questa è un’energia politica vitale per il paese che non ci possiamo permettere di perdere. Anche perché corriamo un grandissimo rischio: l'indignazione che io ho guardato in questi mesi negli occhi deve essere trasformata - come è accaduto a Napoli - in mobilitazione e in partecipazione. Se questa indignazione non trovasse sbocco politico, se l’unica alternativa a Berlusconi fosse un governo tecnico neoliberista guidato da Monti, l’indignazione andrà verso il conflitto. Dobbiamo impedire una saldatura tra quelli che dirigono le banche e quelli che spaccano le loro vetrine. Vengono ovviamente da poli opposti ma si saldano di fatto e bloccano la crescita democratica. Per questo dobbiamo lavorare per costruire una lista civica nazionale o un movimento politico che unisca le personalità migliori in vista delle elezioni.

Chi dovrebbe farne parte?

Io non escludo una deflagrazione del quadro politico attuale. Non sono sicuro che i partiti reggano alla crisi economica con le diseguaglianze che aumentano. Anche per questo dobbiamo trovarci pronti alla creazione di un movimento che superi il quadro attuale dei partiti e semplifichi l'offerta politica nel centrosinistra. Non dobbiamo lasciare la scena politica a Monti. Altrimenti partiti e poteri forti si spartiranno il prossimo presidente del consiglio e il prossimo presidente della repubblica con le vecchie logiche e le vecchie persone.

Cosa deve fare il centrosinistra?

Dobbiamo essere rivoluzionari, l'ho provato a Napoli. C'è una rabbia che fa bene alla democrazia ed è ancora positiva perché crede nel cambiamento. Ma se scoprisse che il Governo Monti è servito solo a rimettere in piedi i vecchi equilibri tra Confindustria, gerarchie ecclesiastiche, banche, vecchi partiti e massoneria, quella rabbia potrebbe esplodere.

Lei immagina primarie di coalizione e la nascita di un nuovo soggetto. Esattamente il contrario di quello che sogna Bersani.

La base del Pd è su posizioni di cambiamento. L’ho visto alla festa dell’Unità a Pesaro e a Bologna alla convention di Civati e Serracchiani. Non posso credere che i militanti del Pd siano felici di un Governo Monti.

Le personalità forti che potrebbero gareggiare ale primarie sono numerose, da Vendola a Renzi, da Chiamparino a De Magistris. Immagina un’alleanza tra voi per convincere il Pd ad accettare le primarie?

Il laboratorio che immagino io comprende soprattutto movimenti: i precari, i sindacati e in particolare la Cgil e la Fiom. Certamente non sono molte le personalità in grado di immaginare un percorso simile. Non a caso sostengono tutti Monti. Certo Vendola, il sindaco di Bari Michele Emiliano, Pippo Civati e Debora Serracchiani li sento vicini. Mentre Renzi parla una lingua diversa.

Lei parla di primarie e movimenti. Però intanto bisogna affrontare l’emergenza economica.

Certo. Ma la strada giusta non è il commissariamento della democrazia da parte delle banche. Rischiamo un governo senza le derive del Bunga Bunga ma che porta avanti, con maggiore efficacia, le politiche neoliberiste che accrescono le diseguaglianze. Il Governo Monti mette al centro la finanza. Noi dobbiamo costruire un’alternativa che metta al centro il lavoro. O non avremo più una vera democrazia in questo paese

8 commenti:

  1. Come si dice ...turiamoci il naso ed avanti con Monti !!!

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  2. L'avevo appena letto sul Fatto.
    O bellu guaglione cià raggione...
    Questo è il governo dei banchieri ...Berlu è caduto non per la crisi che ha colpito la povera gente ...( se ne sarebbero strafottuti , come hanno sempre fatto) ma per quella più forte che ha fatto e fa ancora tremare i grandi interessi ed i manovratori.
    La piazza ha giustamente esultato ... ma stiamo con i piedi per terra.

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  3. Stiamo con i piedi in terra, è vero cara Miriam, ma facciamo una volta i pragmatici, perchè questo serve adesso.
    Sono io il primo a criticare questo genere di governo, perchè rappresenta una sconfitta della capacità elettorale degli italiani, la stessa cosa che succedette per Craxi, fu la magistratura stessa che ci liberò da quella classe politica, non noi.
    Quindi concordo cone te emotivamente, ma così dobbiamo fare, perchè siamo ignoranti e agli ignoranti servono esempi e direttive.
    Lo so che la finanza è stata la causa di tutto questo, ma il movimentismo non serve, come asslutamente non sarebbero servite le elezioni ora.
    Sbaglia De magistris, sbaglia in buona fede e sbaglia con le idee che sono anche le nostre e che condividiamo, ma è teoria, la pratica, ora, chiede altre cose.
    Una cosa però è certa e la auspico con tutta la forza, la sinistra non deve essere attendista come invece mi pare stia facendo, ma deve muoversi, cogliere l'occasione per cercare punti di unione e crare una forza credibile e un leader nuovo, presentabile, affidabile e che sappia unire. Non deve essere per forza del PD!!!

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  4. Valerio, concordo, costretti a turarci il naso.
    Lorenzo, tranquillo, la sinistra sarà al suo posto così come fino a ora, senza tanti sobbalzi. Torneranno a governare le destre, esaltate dai lecca piedi che mostrano il grande miracolo Monti,uomo sobrio e devoto, tutto merito loro, e la gente ci crederà di nuovo!!
    I grandi poteri non permetteranno a nessun uomo deciso di salire ai vertici dei Governi, tanto meno al Nostro!

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  5. È una teoria a cui ci sto pensando in questi giorni, e oggi ne ho qualche conferma. Secondo me la grande finanza sta attaccando l'euro tramite le economie dei singoli stati. Ora è passata a francia e Germania. Il dollaro rivuole il suo posto come moneta mondiale!
    Sarà una guerra dura, forse è questa la terza guerra mondiale, e negli
    USA stanno affilando le armi: costretto Obama a un pupazzo, candidati repubblicani di basso profilo, quindi Federal reserve che comanderà le operazioni, Strauss Khan fuori gioco. Non c'è più un politico a livello mondiale che sappia emergere per vedute di ampio respiro. in Europa è ora in atto una politica di difesa dell'euro e l'Inghilterra.......pensa ad attaccare Iran e Siria, dopo aver preso il bottino alla Libia. Ehh si, Sarkosy mi sa che sia rimasto a bocca asciutta.
    Oggi lo spread di Francia e Germania tocca quota 200! Perché?
    Lorenzo

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  6. Lorenzo,
    finalmente!! Non potevo credere che ci fossi cascato anche Tu!! Mi sento meglio :DDD
    Perchè lo spread è un blufffffffffff... ora lo hai capito? Ti abbraccerei tanto sono contenta :DDDDDDDDDDDDDDDDD

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  7. aaah.. avevo dimenticato, data euforia :)
    La Germania aveva capito in tempo le intenziondi degl anglo-americani. La dittatura commissariale era stata ampiamente spiegata in Germania dal prof.Münkler,accademico vicino agli ambienti politici. Egli stosteneva di come la borghesia finanziaria stava studiando i modi e i mezzi per smantellare i diritti democratici e di istituire nuove forme di governo autoritario. Basti pensare alla Repubblica di Weimar, e il famigerato art. 48 che assegnava al Presidente la facoltà di proclamare un caso di emergenza,lo stato d’eccezione, assumendovi poteri straordinari.
    La Germania è stata attenta fino a quando non hanno minato l'Italia, costringendola a comprare i Nostri bon... inutile che vado avanti, penso che a questo punto la situazione Ti è chiara.
    Napolitano esercita un comportamento fuori dalle regole... la Germania si ritrova con lo spread alto... ecc.ecc... a buon intenditor!
    Viva Di Pietro e De Magistris... loro lo hanno capito prima di Noi! Se avessimo imitato Napoli non saremmo a questo punto!

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  8. Secondo me si fa una leggera confusioni di ruoli e di intenti, mi spiego meglio. Napolitano non fa certo parte della cricca, anzi, io mi fido ciecamente di lui. E' dovuto intervenire perchè il nostro anello debole non è l'economia ( altra fregatura) ma l'afide di Arcore, il vero traditore, il prezzolato dai veri poteri forti e oscuri: Federal Reserve( perchè tanto amico di Bush?)mafia russa, che sarebbero i soldati mercenari in Europa di chi vuole un ritorno del dollaro come moneta mondiale( perchè tanto amico di...?)Alcune grandi banche ( Rothschild?). Quindi toglierci di mezzo una loro pedina.
    Lo chiamano governo delle banche, quello di Monti, ma sono le banche che più rischiano in questa guerra!!! Saranno i veri perdenti!! Cioè il sistema creditizio e finanziario europeo(escluso quello inglese).
    Questa è la mia visione. Il sistema creditizio europeo è quello che sostiene l'economia europea, cioè quella che gode di più diritti per i lavoratori. L'Europa, ricordiamoci, è la culla dell'Illuminismo e fa paura a tutti!! Chiesa compresa. Chiediamoci perchè proprio ora attaccano la Germania: ha una economia fortissima e va smantellata; i lavoratori godono di stipendi alti perchè la ricchezza è distribuita abbastanza bene( da smantellare immediatamente); il capitalismo germanico è fra i più illuminati perchè hanno ormai assorbito le filosofie europee di cui sono stati loro i finanziatori ( Kant ne è un esempio).
    Arriviamo al nocciolo: la Germania sta diventando la nuova patria del neokantismo (vedere Habermass) con una sostanziale concordia delle classi industriali tedesche.
    Questo è il vero nocciolo da distruggere e stanno facendo terra bruciata intorno alla Germania!!!!
    Lorenzo

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