"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 26 luglio 2009

Sinistra e bioetica laica

L'evoluzione del sapere e della scienza ha sollevato opportunità e problemi che non hanno precedenti nella storia.
Una nuova concezione dell'uomo, alla luce della carta universale dei diritti ha posto, sotto riflettori diversi, le esigenze e le libertà dell'uomo moderno.
Nella nostra società singoli cittadini e gruppi organizzati manifersato sempre più profondamente modifiche legislative, al fine di ottenere il riconoscimento etico delle nuove scoperte e la sua applicazione e norme precise nei confronti di aspetti fondamentali della propria esistenza.

Profondamente coinvolta, la bioetica suscita grande interesse in alcune parti del'opinione pubblica e può assumere un rilevante peso politico. A tal proposito ricordo l'ultima elezione di Bush presidente dove l'elettorato cattolico ha avuto un peso fondamentale pretendendo poi il conto nella mancata approvazione della legge sulle staminali per la cura dell'alzheimer.
Chi si muove in una prospettiva laica, intende invece promuovere le nuove libertà, proponendo, ovunque sia possibile, regole tali da permettere la coesistenza di persone che seguono orientamenti diversi senza danni o sopraffazioni reciproche.

Oggi sono in atto, da più versanti, pesanti tentativi di soffocare o di limitare gravemente gli sforzi innovativi in tal senso, in modo particolare da parte di quelle organizzazioni religiose che, oltre ad esprimersi ed operare liberamente e pubblicamente, lasciando ad altri la libertà di comportarsi secondo le proprie convinzioni profonde non dannose a terzi, per ottenere il consenso dei propri fedeli e dei singoli cittadini (come è perfettamente legittimo nel pieno rispetto del principio della libertà religiosa), pretendono di imporre i propri orientamenti a tutti i cittadini, credenti e non credenti, in forza di leggi dello Stato.

Il rispetto per la libertà altrui ci porta ad affermare che l'etica laica, pur assumendo forme assai variegate, costituisce un orientamento diffuso, cui informa i propri comportamenti un numero ampio e crescente di cittadini. Essa non rappresenta un corpus monolitico basato su un sistema di dogmi, bensì una linea di tendenza che riesce ad individuare un ampio fascio di sensibilità morali (comprese quelle di ispirazione religiosa che rispettino l'autonomia individuale), che pongono al centro dell'esistenza alcuni valori chiave, quali il rispetto della libertà individuale e dell'autodeterminazione, l'attenzione alla qualità della vita ed alla diminuzione delle sofferenze.

Una sinistra che si dichiari tale e che voglia stare in Europa, magari trovandosi le sedie dalla parte giusta ( permettetemi la battuta), deve iniziare a dibattere seriamente seguendo questi dettami. Anche a costo di perdere personaggi, come la Binetti e soci, la cui obbedienza alla fede ecclesiastica è fuori dubbio, ma che nulla hanno a che fare con i principi su descritti.


Lorenzo

9 commenti:

  1. "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

    I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale"
    Art.7 della Costituzione italiana

    Come predicava Cavour "Libera Chiesa in Libero Stato"

    Sono profondamente convinta che, in questo caso come in tanti altri, venga sistematicamente disattesa la nostra legge suprema.
    Se la costituzione venisse rigorosamente applicata la società italiana sarebbe sicuramente migliore di quanto lo sia adesso.
    La costituzione va soprattutto applicata non modificata per meri interessi di parte.
    Per quanto riguarda la laicità dello Stato poi, In Italia siamo molto indietro rispetto agli altri paesi europei.
    Penso ad es. alla Spagna che ha una buona percentuale di cattolici eppure ... in questo campo, come in altri,ci ha sorpassato di gran lunga.
    Un centrosinistra veramente tale, dovrebbe porre tra i suoi obiettivi questo importante passaggio.
    A cominciare dalla battaglia del testamento biologico.
    Ciao!

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  2. Mio marito è affetto da malattia di Parkinson, quindi potete immaginare come la penso
    Deve esserci la possibilità di sperimentare le staminali Dalla prima visita effettuata al Centro Parkinson sono passati diversi anni e quindi ho visto persone di ogni ètà ( anche 40 anni). Ritengo che la sinistra che vorrei debba battersi per la laicità dello Stato iin modo assoluto. Lasciando alle persone in disaccordo di non usare le cure trovate con le nuove scoperte. Voglio vederli quando hanno la necessità personale tutto va bene.
    Ciao

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  6. Sto per mettere qui, perchè mi sembra la sede adatta, oltre al mio blog, un vecchio post sul dialogo coi cattolici.
    Io ritengo che sia un forza presente in questo paese e, proprio percgè forza anche politica, anomalia europea, è necessario il confronto.
    Ma se parliamo di etica, non possuamo che parlare di etica laica. La risposta è sia filosofica che politica ( secondo Aristotele sarebbe la stessa cosa ma ahimè, lo abbiamo dimenticato). Etica laica perchè lo stato, lo stato in sè è laico e da qui io non mi smuovo.
    Se poi in questo stato alcune forze sono cattoliche allora si discute, ma in termini laici.
    Lo spiegherò meglio nel post.
    " L'etica può essere definita come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto degli altri"
    Questa è la chiave di lettura LAICA dell'etica.
    Pensa al contrario, l'etica cattolica......
    Sarebbe un controsenso perchè l'atica cattolica si rifà a dogmi indiscutibili quindi non gestibili dall'individuo, non sarebbe permesso.
    Lorenzo

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  7. L'etica di uno stato è difficile da concepire.
    L'etica è qualcosa che comprende il comportamento e il sentire umano. Ciò dipende dalle sue basi culturali.
    In Italia l'etica non è vista per quello che è.
    E' più vista sotto la forma dell'individualismo, della libertà individuale a scapito delel etiche di convivenza civile e di libertà collettiva.
    Detto ciò è difficile aprire in italia un discorso del genere, non abbiamo precendenti, punti di riferimento solidi.....esclusa la chiesa. Questo è uno dei mali italiani

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