"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

sabato 15 agosto 2009

Coop

L'incontro con le coop rosse
Bianchi e rossi si scontrano nei salotti televisivi, ma gli affari sono affari. Gli intrecci tra le cooperative cielline, e cattoliche in genere, e quelle che si portano dietro l'eredità del Partito comunista italiano sono sempre più frequenti. A volte sono frutto di una spartizione politica, come accade in molte lottizzazioni edilizie, ma spesso sono accordi alla luce del sole. Qualche esempio? Nel novembre del 2008 è stata annunciata la fusione tra Os, la mutua sanitaria della Compagnia delle Opere, e Insieme salute, aderente a Legacoop. Un patto economico ma anche politico, "al di là delle ideologie", benedetto dalla firma dei massimi vertici delle due organizzazioni, Bernhard Scholz per la Cdo e Giuliano Poletti per Legacoop. La sintonia arriva da lontano. Già nel 1997 le bianche e le rosse colsero al volo la nuova opportunità di creare agenzie di lavoro interinale, il cosiddetto "lavoro in affitto”. Nacque così Obiettivo lavoro, all'epoca la più grande agenzia europea del settore. A gennaio di quest'anno la svolta ha toccato un tempio della tradizione di sinistra: il porto di Genova, dove è attiva la società di lavoro interinale Intempo, passata dall'associazione delle compagnie portuali a un fifty-fifty, tra Legacoop e Cdo. Un'altra casa comune è la Fondazione Abitare la città, che a Milano opera nell’housing sociale. È costituita da cooperative aderenti a Legacoop, Cdo di Milano e provincia. Confcooperative Lombardia.

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