"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 2 settembre 2009

Il Credo


Da sempre le religioni hanno suscitato su di me un fascino irresistibile, per anni ho cercato risposte alle mie domande. La ricerca è stata lunga, minuziosa.
Le credenze, gli usi ed i costumi, la moralità, nascono con l'uomo, si perdono nella notte dei tempi. Fin dalla sua comparsa sulla terra, l'uomo ha visto
negli eventi naturali il volere supremo di una forza misteriosa che,secondo lui, proveniva al di là della stessa vita.
Non aveva capacità di contrastare o capire quegli eventi, davanti ai quali si ritrovava e si ritrova ancora oggi impotente, da qui il bisogno di rivolgersi a chi, secondo lui, scatenava quelle forze malefiche.
Imparò a supplicare,
pregare, scrivere , e lentamente nel corso dei secoli quelle preghiere e quelle scritture si evolvevano, a secondo dell'esigenze delle società, che andavano via via formandosi sempre più numerose, uno scopiazzare da quegli scritti decretati sacri cambiando nomi ed importanza agli dei.
A gestire il "credo" era sempre colui che deteneva lo scettro del comando, e a secondo delle sue personali esigenze s'avaleva del dono di comunicare con gli dei che lo avevano scelto come "portavoce" e loro rappresentate sulla terra.
Un guazzabuglio di nomi "divini", con significati spesso minacciosi .


Le prime religioni furono politeiste con pari poteri fra dei maschi e femmine, anticamente non si concepiva un dio senza la sua dea, avevano più logica in questo, poteva un dio maschio procreare senza al fianco la sua dea? Inimmaginabile.
Da qui forse è sorto anche il "nepotismo", tanto caro alle culture prettamente "religiose".
Poi arrivò l'avvento delle religioni monoteiste e qui la donna venne privata della sua spiritualità, posta su un gradino inferiore rispetto all'uomo, ne subisce tutt'ora le conseguenze, a volte anche crudeli, alle quali non si ribella perchè ella stessa crede in ciò che le è stato
insegnato attraverso i testi "sacri", perchè quel Dio per procreare si è bastato solo.
Chi ha scritto i testi sacri?
Gli uomini, maschi, scelti come segretari da un Dio onnipotente che tutto può , tutto sa,tutto vede....ma non sa scrivere !
Oggi la religione sembra essere più moderata rispetto al passato, la ragione la si deve in primis alle scoperte scientifiche, che hanno dato logiche spiegazioni a fenomeni a lungo ritenuti inspiegabili, al divulgarsi del sapere tramite il pensiero dei filosofi, uomini che sfatarono gradatamente la categoricità di coatte restrizioni per i molti e privilegi appartenenti solo ai pochi..
Le religioni non hanno affatto perso quell'antico potere, si sono adeguate alla forzatura di quel pensiero filosofico che si divulgava con fermezza nel tempo, falsamente modificate per detenere lo scettro del comando continauano ancor oggi ad ostacolare la ricerca scientifica, minando all'istruzione, e facendo "tacere" i filosofi.


Religione come materia di studio, nei Paesi dove il potere dei "predicatori" è supremo, un'imposizione voluta ed ottenuta attraverso anche accordi politici là dove uno Stato si proclama ipocritamente laico..
Avendo, ogni corrente religiosa, il suo luogo di culto, perchè insinuarsi anche nelle scuole?
Chi vuol incontrare Dio può farlo nei luoghi sacri, libero da imposizioni,
E' risaputo che le religioni senza l'ignoranza non hanno terreno fertile, quindi bisogna controllare le scuole, tenerle d'occhio, imporre il "credo".
E' enorme l'abissale divario intellettuale, sociale, morale, e di tenore di vita fra le nazioni dove la religione viene seguita o no, liberamente dagli individui, rispetto a quelle in cui viene imposta dettando regole sociali e leggi civili.
L'esempio lampante ci arriva da due grandi religioni, attraverso due testi sacri: la Bibbia ed il Corano, due testi perfettamente identici se confrontati, le similitudini di vita per convinzione, usi e costumi dei seguaci di queste due grandi religioni non hanno divario.

Gli antichi egizi hanno avuto una grande influenza sulle sacre scritture, da loro abbiamo ereditato gran parte del nostro praticare il credo.
La Santissima Trinità :
nella religione egizia era rappresentata da Osiride, Iside ed Horus, in vari templi egizi sono raffigurate le immagini di questi dei, perfettamente riportate negli stessi dipinti religiosi bibblici nelle figure della Madonna , Gesù Bambino e lo Spirito Santo.
E' rilevante come l'intera storia di questa trinità egizia sia identica a quella bibblica.
L'ostensorio,che ancora oggi conserva la forma del sole, deriva dalla parola egizia ostens = mostrare, funzione che veniva svolta al tempo della mietitura del grano, quando il gran sacerdote egizio sollevava il pane verso il sole, identificato nel dio Horus, come ringraziamento al raccolto,
l'abbassare del capo era dovuto all'incapacità di guardare verso il sole cocente.
Stessa funzione la si rivede oggi ad ogni celebrazione della messa, con la differenza che il chinare del capo è segno di sottomissione a quel Dio morto sulla Croce per i Nostri peccati.
Chi mai dirà che fu crocifisso per volere di chi aveva perso potere a causa del Suo professare
la libertà, l'uguaglianza e la fratellanza?
E' più divino credere d'essere stati salvati da qualcuno che si è sacrificato per un peccato commesso dall'intera umanità.
La coercizione psicologia è da sempre l'arma migliore per ottenere i maggiori risultati, e quando c'è di mezzo la fede ogni animo sensibile non può non sentirsi "colpevole" anche davanti al più "impuro-innocente" pensiero, e sarà questa la forza di chi, dietro al Dio che predica, avrà per sempre ampi poteri sulla terra.


In molti dipinti sacri troviamo anche figure greco-romane come le sibille, i putti,i draghi,e chi non ha notato la straordinaria somiglianza fra il dio greco Giove ed il nostro Dio?
Chi ha avuto modo di visitare gli antichi templi greci sarà rimasto esterefatto da tale perfetta somiglianza, ammirando gli antichi affreschi datati molto tempo prima dell'arrivo del Dio ebraico.
Non sfuggono di certo,a chi s'intende di simbolismo, le varie correnti di pensiero d' appartenenza alle diverse organizzazioni e congreghe, i templi come trasmissione di messaggi occulti che nulla hanno a che vedere con la fede, ignoti a chi in quel Dio crede davvero, i luoghi di culto sono ricchi di simboli che rivelano un pensiero diverso da ciò che viene predicato proprio in quel luogo.
Sacro e profano si susseguono nell'interesse di un potere sempre più schiacciante.
Hanno diviso bene l'eridità: ai rappresentanti di Dio la ricchezza sulla terra, ai credenti la promessa di un Paradiso dopo la morte, a cui i predicatori stessi non credono :
"Beati gli ultimi, perchè saranno i primi", "beati i poveri perchè loro è il regno dei cieli"...
belle parole, confortanti, inducono alla pazienza, alla speranza, alla rassegnazione, all'impegnarsi per un futuro di cui nessuno ha mai dato certezza di reale esistenza....nemmeno lo stesso Dio.

Francesca G.


Quanto più l'uomo è religioso, tanto più crede;
quanto più crede, tanto meno sa;
quanto meno sa, tanto è più ignorante;
quanto è più ignorante, tanto è più governabile -
(J. Most)

2 commenti:

  1. Grazie x questo post, molto chiaro purtroppo però sembra, che la maggioranza delle persone sia credente. Quando parlando con qualcuno ed esprimo la mia idea di non credente mi guardano come se fossi una persona arrivata da un'altro pianeta.

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  2. eheheheh...Vanda, immagina cosa suscito quando lo dichiaro io...in Calabria poi!! Non immagini quanti "crociati" con la missione di "redimermi" ho intorno. La cosa che mi stupisce è che gli intolleranti verso il "diverso" sono sempre e solo i "credenti".
    Predicano la fratellanza e sono nepotisti, l'amore e sanno odiare con un'intensità malvagia, la libertà e trovano sempre la ragione per impedirla. Per capirli bisognerebbe avere due cervelli, uno impegnato solo per loro, e l'altro per i nostri pensieri ;))

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