"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 10 settembre 2009

Lodo Alfano


Da Cossiga a Yushchak

di Concita De Gregorio

Si sa che nella vita di una persona pubblica esistono anche impegni privati, ci mancherebbe. Da una pagina dell'agenda di Madeleine Albright, allora segretario di Stato Usa, 28 gennaio 1998: «1) incontrare re Hussein 2) preparare meeting Cina 3) comprare yogurt magro». Da una pagina dell'agenda di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio italiano, 30 luglio 2008: «Inagurazione centrale Enel, colazione 80 anni Cossiga», poi scritti a penna dei nomi: «Troise, Manna, Yushchak, De Girolamo». Mezz'ora a testa, più o meno. Lo yogurt a casa sua lo compra la servitù, si vede.
Di cosa si occupi invece il premier lo chiariscono bene i verbali di Bari: trenta ragazze in diciotto serate tutte procacciate dal venditore di protesi Tarantini. Abbiamo scritto qui che la notte «occupata» da Patrizia D'Addario (la notte di Obama) Berlusconi dovette rinunciare ad un invito in ambasciata Usa. Siamo stati denunciati per questo. Oggi sappiamo anche che il 17 dicembre, il giorno che non potè andare ad una cerimonia del Coni e al Quirinale da Napolitano per via - dice un comunicato di palazzo Chigi - «di un fastidioso strappo muscolare contratto durante la ginnastica mattutina, problema che l'intervento di un fisioterapista non è riuscito a risolvere» è lo stesso giorno in cui Tarantini entrava a palazzo in auto con vetri oscurati portando con sé Linda Santaguida e Camilla Cordeiro Charao «pagando la sola Camilla Corsero Charao che si fermò dal presidente». Forse come fisioterapista.
Ai giovani di An il premier ieri, dopo averli invitati a «non leggere i giornali» (l'attacco ai magistrati nei giorni pari) ha provato come al solito a buttarla in ridere: «Gli italiani mi amano perché mi piacciono le donne». Dire «mi piacciono» appare riduttivo almeno quanto a mole di lavoro. Il pur spiritosissimo Cossiga ha scritto ieri al ministro Maroni per sapere «come sia possibile che i servizi di sicurezza del Presidente non abbiano informato lui o i suoi diretti collaboratori che le signore da lui ospitate nelle proprie residenze erano escort». Non potevano ignorare l'identità delle ospiti. In alternativa si deve supporre che chiunque possa entrare a palazzo Grazioli a vetri oscurati. Provateci: noleggiate un auto ed entrate dicendo mi manda Tarantini. Scriveva qui giorni fa l'esperta di terrorismo internazionale Loretta Napoleoni: come si può escludere che tra le ragazze che entrano ed escono senza controlli non ci sia una Mata Hari infliltrata da servizi segreti di altri paesi, da mafie o criminali? Come si può pensare che non finiscano per ricattare l'utilizzatore finale? Ecco che, menzogne su carta intestata a parte, la condotta privata del premier torna ad essere una questione di interesse pubblico, persino internazionale. Poi si dice: Tarantini portava le ragazze anche al vicepresidente della Regione Puglia Frisullo, Pd. Può darsi ma nel dubbio, intanto, Frisullo è stato estromesso dal governo regionale. Aspetta il corso della giustizia da casa. Berlusconi da palazzo Chigi, sotto l'ombrello del lodo Alfano che lo esenta dall'essere giudicato, ma non dal citare in giudizio chi racconta le sue gesta.

fonte: http://concita.blog.unita.it//Da_Cossiga_a_Yushchak_596.shtml

2 commenti:

  1. Credo che lui sapesse benissimo chi erano le donne condotte nel suo "casino" da Tarantini.
    Ora fa lo gnorro e Tarantini dice che lui non sapeva niente per puro calcolo.
    Non è possibile che un soggetto simile sia ancora a governare lItalia e faccia continuamente dello stupido sarcasmo su tutto il ciarpame che sta venendo fuori.
    Gli italiani, se fossero intelligenti, dovrebbero offendersi per quello che dice, poichè li tratta praticamente da stronzi che si bevono le sue barzellette.
    Io ho smesso di guardarlo, appena appare in tv cambio canale, preferisco solo leggere le cazzate che va ogni giorno dicendo.
    Non lo sopporto più, ormai è diventato solo un pagliaccio che lancia epiteti a vanvera. Indipendentemente dallo schieramento politico.
    Ma il declino è vicino, le dichiarazioni di Fini sono, secondo me, mirate.

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  2. Come dissi in un mio commento precedente ormai siamo tutti contagiati da intolleranza-acquisita con eruzioni cutanee tipo morbillo alla vista del nano e cloni, perchè di cloni si tratta, riferendomi alla gremita corte del "nibelungo". Ho il sentore di rivoluzione, non credo che potrà continuare così, l'Italia è in ginocchio, messa forse in mano a dittatori come Putin e Gheddafi.
    Se ciò fosse, la cosa che aspetterò sarà quella di vedere il Vaticano crollare davanti a religioni come quella ortodossa o islamica, l'unica sadica soddisfazione che potrei trarne.

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