"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

sabato 24 ottobre 2009

Eppure una differenza c'è..eccome!



Ecco la differenza fra destra e sinistra, fra un Berlusconi e un Prodi e i confronti potrebbero essere molteplici.

Si è dimesso e ha fatto bene, non è più degno di servire lo stato.

Io, come per il giudizio su Berlusconi, penso che una persona con incarichi di responsabilità e governo nello stato debba avere una condotta integerrima. Mi spiace, non sono bigotto ma lo dobiamo a chi questa patria l'ha costruita con il sangue.

Ma c'è un distinguo, io a questo punto non giudico l'ex presidente della regione( governatore è una forzatura giornalistica) perchè si è autosospeso.
Questa è la differenza...e non è poco.

Da La Repubblica:


"Mi autosospendo, questa vicenda è frutto di una mia debolezza della vita privata". Con queste parole Piero Marrazzo lascia la poltrona di presidente della Regione Lazio. Lo fa dopo lo scandalo del ricatto a luci rosse che lo ha coinvolto. Lo fa mentre lo scandalo legato a quel video che lo ritrae con una transessuale, è ormai di dominio pubblico. Marrazzo, dopo ore di pressing dei partiti che sostengono la giunta, decide di lasciare. I poteri, adesso, passano al vicepresidente Esterino Montino che spiega: "Marrazzo non sarà ricandidato". Nella delega si dovrebbe fare riferimento ad un impedimento di fatto nello svolgimento della carica di Presidente della Regione e si dovrebbe parlare espressamente di indisponibilità per motivi di salute.

Scongiurate, dunque, le elezioni anticipate a gennaio, come auspicato dal centrodestra e come sarebbe avvenuto se Marrazzo si fosse dimesso oggi. Nel Lazio, dunque, si voterà a marzo. Chi sarà il candidato del centrosinistra è tutto da vedere. "E' bene che la coalizione scelga con le primarie il candidato con un percorso aperto e democratico, dando un segno di forte novità" dice Montino.

Marrazzo, dopo che ieri aveva negato di essere coinvolto nella vicenda, oggi decide di cambiare linea. ed ammettere il suo coinvolgimento. "La mia permanenza è inopportuna. Ho detto la verità ai magistrati prima che l'intera vicenda fosse di pubblico dominio - dice l'ormai ex presidente - L'inchiesta sta procedendo speditamente anche grazie a quelle dichiarazioni, che sono state improntate dall'inizio alla massima trasparenza. Si tratta di una vicenda personale in cui ho sempre agito da solo". Ed ancora: "Nelle condizioni di vittima in cui mi sono trovato ho sempre avuto come obiettivo principale quello di tutelare la mia famiglia e i miei affetti più cari. Gli errori che ho compiuto non hanno in alcun modo interferito nella mia attività politica e di governo. Con questa scelta apro un percorso che porti alle mie dimissioni".

Lorenzo

20 commenti:

  1. E' la stessa tecnica usata contro Sircana, il ricatto a sfondo sessuale. Secondo me in teoria un politico che fa quello di mestiere dovrebbe avere una condotta morale integerrima, ma secondo me la border line è molto stretta. Perchè innanzitutto credo che andare a trans o a prostitute sia un attività diffusissima ad ogni livello della politica, e quindi se il senso di moralità vale per tutti, di fatto ci ritroveremmo senza o quasi rappresentanti politici ai grandi livelli. Ne sono convinto. E poi noi chi siamo per dire che andare a trans o andare a prostitute è immorale? capirei se alla base ci fosse una coscienza cristiano cattolica indissolubile. Ma per quanto mi riguarda se Marrazzo va a trans ma fa bene il suo lavoro politico sono fatti suoi, di Berlusconi invece, oltre che criticarlo per le scelte politiche ovviamente, critico il fatto che giustificasse le sue scappatelle con dei malanni di percorso per cui saltava impegni politici. Allora qui sì che interviene il dominio pubblico e la critica alla persona. Però secondo me le ingerenze vanbno stoppate. Anche a certi livelli penso che la privacy sia un diritto.

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  2. Si tratta di dignità e b non ce l'ha!

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  3. Non si tratta di scandalizzarsi che si vada a trans o a puttane.
    E neanche di tenere una condotta sessuale che non si discosti dalla norma.
    Ognuno a casa sua e nella propria camera da letto può considerarsi libero.Vale anche per i politici, come per tutti.
    Il discorso è diverso invece quando si diventa poi ricattabili.
    Per berlusconi poi è ancora più grave se pensiamo che ha costruito anche sulla sua presunta indissolubilità familiare il consenso.
    Nel caso di Marrazzo invece, quello che salta agli occhi è il pericolo del ricatto e la sua presunta accondiscendenza a tali eventi.
    Le dimissioni erano inderogabili in questi casi.
    Il PD ha fatto bene a fare pressing.
    Bisogna distinguersi.
    La differenza sta in questo.
    Un partito deve poter allontanare chi non ha mostrato credenziali tali da poter continuare la sua attività.
    E' anche questo il pluralismo.
    Tutti sono utilima nessuno è indispensabile.

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  4. Concordo con Miryam che poi è anche la risposta che abbiamo dato in altre occasioni, per Berlusconi intendo. Un politico con incarichi delicati di governo e di responsabilità per una regione o paese che sia se ha una condotta ricattabile ( non perchè inusuale ma perchè la vuole nascondere!) è periciloso per la popolazione. Immaginiamo che si fosse fatto avanti un imprenditore senza scrupoli e avesse chiesto una appalto miliardario pena la denuncia, cosa avrebbe fatto Marrazzo o chi so fosse trovato in quella posizione? Questo è il punto.
    Io qui affermo che se il fatto di fare sesso con chi si vuole, se è una scelta di vita, per me va benissimo e può fare anche il presidente della Repubblica, non mi scandalizzo, anzi, lo difenderei. Il sindaco di Londra, ma ci sono altri esempi, è omosessuale, e allora? Che problema c'è?
    Nesuno dico io, non ha l'esigenza di nasconderlo e fa molto bene, ha tutto il mio apprezzamento.
    Se Berlusconi avesse subito ammesso, avesse detto embè?? il vado con le ragazze, tradisco mia moglie, nessun problema per me, lo giudicherei solo politicamente.
    Questa è la differenza, si confonde la privacy con l'etica e il senso dello stato.
    Infatti io ho scritto dopo le dimissioni nessun problema io non lo giudico e non ho il diritto di farlo, come invece ha fatto oggi Libero e Il Giornale....dimostrazione che sono gestiti da Karogne!
    Lorenzo

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  5. D'accordissimo con Miryam e logos nella nebbia. E' giusto che uno paghi perchè ha sbagliato ma non perchè ha pagato un trans, bensì perchè ha pagato i suoi ricattatori. Sta di fatto che secondo me la cosa che più dovrebbe sdegnare è un'altra e ben più radicata. Ossia questa corsa al massacro verso alcuni politici o vip causata da ricattatori da prima pagina, che nell'affaire Marrazzo sono addirittura carabinieri che fanno delle ronde seguendo i politici e chiedendo loro un pizzo non appena li colgono in fragrante. Credo che un servitore dello Stato o comunque una personalità che si dovrebbe distinguere per rappresentare il senso di giustizia sia scandaloso che si lasci a simili bassezze e questo dovrebbe essere il vero scandalo. Comunque sono punti di vista e ahimè, ma magari è una mia impressione, credo che la deriva giustizialista di una parte del PD (vedi Franceschini) avrebbe messo alla gogna Marrazzo anche se solo il ricatto fosse stato verbale (con conseguente diffusione sui media) e non fosse seguito da pagamenti da parte dell'ormai ex governatore del Lazio. Comunque Marrazzo ha commesso un errore ed ha fatto bene a fare un passo indietro.

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  6. Concordo Cappellaio.
    Infatti parliamo di lui ma non dei carabinieri, come se fosse una cosa ormai normale subire un ricatto, hai perfettamente ragione!!
    Una parte del PD sono convinto abbia giudicato lui per il gesto soltanto non per la carica che ricopre e questo è davvero riprovevole per un partito che si dice sia di sinistra.
    Scusa..come ti chiami??

    Lorenzo

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Il problema non è la vita privata ma che fosse ricattato. Comunque bene ha fatto a dimettersi.

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  9. Riprendo una sola cosa del commento di angi, che però vedo essere stato eliminato. La questione dimissioni del premier. A parte che io stesso, pur essendo uomo di sinistra, non apprezzo il modo di televisione attuale che fa Santoro. Lo trovo troppo "spettacolarizzante" rispetto a Sciuscià e al suo modo di fare giornalismo che ha sfornato talenti alla Iacona per intenderci, e trovo soprattutto che sia diventato, non so se volontariamente, uno dei leader del centro-sinistra insieme al partito de La Repubblica. Preciso queste posizioni in modo che il mio giudizio sul premier non appaia pieno di precontetti o pregiudizi. Io dico solo che è vero che nessuno ha chiesto le dimissioni di Berlsconi nel suo caso, anche perchè non avendo pagato nessuno per ricatti etc. non era necessario assolutamente. Vale il discorso del rispetto della sua privacy come per Marrazzo. Detto questo dopo la sentenza sul Lodo Alfano sì che si sarebbe dovuto dimettere invece, in un Paese civile normale sarebbe accaduto. Perchè quando il più alto grado della magistratura condanna una tua legge che ti esula da qualsiasi provvedimento giudiziario allora vuol dire che hai fallito miseramente nel tuo processo di riforma delle alte cariche dello stato. E' grave quanto farsi bocciare una finanziaria per un governo secondo me. E allora dovrebbe prenderne atto il premier. Ma, nonostante tutto, credo non sia presente una alternativa credibile e coesa. Alemno lui, con tutti i suoi mezzi più o meno condivisili (non certo da me), i voti li ha e molta gente comunque lo apprezza. L'opposizione piuttosto dovrebbe rimboccarsi le maniche, invece tra Marrazzo, tra Consigliere regionale che su facebook inneggia a uccidere Berlusconi e quell'altro consigliere che si rivela uno stupratore seriale purtroppo il tema centrale finisce sempre per essere la questione morale del partito. Mentre l'azione politica latita. Eccome se latita. Scusate se l'ho presa larga.

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  10. Ciò che dite è giusto in linea di massima, ma chi intraprende la carriera politica deve a priori sapere che non è più singolo ma "popolo", rappresenta non solo chi l'ha votato ma anche gli altri, sa che è sotto
    gli occhi attenti di tutti, e fra cui tutori della legge e giornalisti che possono coglierlo in fragrante in qualsiesi momento.
    Onesti e disonesti sono ovunque, il politico non può perdere di vista questa regola fondamentale nello svolgimento del
    suo ruolo istituzionale, lui è la personificazione dell'istituzione stessa e per tanto ha l'obbligo morale e
    civile d'essere "al di sopra d'ogni sospetto" e mai ricattabile.
    Giustificare o trovare un pallido motivo di giustificazione ci rende complici di una politica, che se
    altrove è marcia, da noi è putrefatta.
    Un politico non è il nostro vicino di casa, è un uomo con ampi poteri e se ricattabile può mettere con le spalle al muro tutti i cittadini oberandoli di tasse e privandoli di ogni diritto, per far fronte ai ricatti.
    Se permettiamo tutto questo, ostentando un'apertura mentale altrimenti marchiata come bigottismo cattolico,siamo loro complici e non dobbiamo
    poi meravigliarci e lamentarci del dilagare della povertà, della delinquenza,dell'insicurezza
    e del degrado in cui ormai versa la nostra Nazione.
    I poitici sono lo specchio della serietà di un popolo, e se ancora ci resta un barlume di dignità penso sia
    ora di alzare davvero la voce e pretendere rispetto nel dare con l'esempio il giusto valore a quel ruolo che hanno abbracciato con tanta leggerezza.
    Riguardo ai gusti sessuali, nulla da ridire se il poitico è gay, ma tanto da urlare se mi ostenta la famigia ed i suoi valori e poi si rivela un ammalato di sesso...che si curi in qualche clinica psichiatrica e sparisca dalla scena politica !!!

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  11. Francesca mi sei scivolata sulla buccia di banana!:)))))
    Bel commento ma sul finale non concordo.

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  12. Lorenzo,
    eheheheh..che disordinato sei, le bucce delle banane vanno buttate nella spazzatura.
    Il finale preclude il mio modo di essere, non ho mai accettato lezioni "d'onestà" da un ladro.
    I valori della famiglia prima di decantarmeli me li devno dimostrare..oooohhh!!!

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  13. Chiedo scusa a tutti per aver eliminato un mio precedente commento piuttosto polemico, lo ammetto, al quale ho pensato sarebbero seguiti altrettanti commenti in risposta ma, non essendo "abituè" di questo blog, ho preferito eliminare un principio di discussione alla quale probabilmente non avrei più partecipato. Mi rendo conto di aver commesso un errore e ancora mi scuso. Infatti, caro Cappellaio/Mattia, condivido in toto il tuo utimo post tranne la parte riguardante le mancate dimissioni del premier dopo la bocciatura del lodo Alfano. Non credo ci si debba dimettere perchè una legge non passa il vaglio della Consulta, e perchè mai? Perchè è stata dichiarata anticostituzionale? Beh, allora, se permetti, Napolitano, garante della Costituzione, si sarebbe dovuto dimettere per primo perchè quella legge la firmò. Non credi? Detto questo, giusto o no, bene ha fatto la Corte Costituzionale a cassare il lodo; sono del parere che chiunque debba sottoporsi a GIUSTO processo se rinviato a giudizio, senza per questo rinunciare alla sua carica pubblica. Se gli riesce, fino all'ultimo grado di giudizio. Questo prevede il nostro sistema giuridico e questo mi aspetto da Berlusconi o chicchessia.
    Saluti a tutti voi e buon proseguimento.

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  14. Ciao Angi, ma mettilo pure quel tuo commento, se di idee diverse meglio, mi piace il confronto.
    Francesca, lo so, sono distratto, le buccie di banana io vado addirittura a cercarmele:(((
    So come la pensi, sei molto dura, ma non è un difetto di certo.
    Quello che io sostengo è che ora che ha dato le dimissioni quello che fa privatamente è solo una cosa sua.
    Tengo precisare a tutti, ma lo avevo già detto, che se il tutto fosse alla luce del sole, ma anche non alla luce, in effetti sono affari suoi, ma se fosse stata una sua scelta di vita nulla da eccepire. E' il fatto di nascondere, di cercare d'azittire che mi ha fatto incazzare. Con questo modo di pensare si è messo in una posizione ricattabile.
    Forse non centra molto che la società è bigotta e si ha paura di mettersi in mostra, Niki Vendola è stato eletto in Puglia e non mi sembra che si parlasse molto della sua omosessualità.
    Spesso la società è più avanti dei politici, che poi questa società la rappresentano.
    Lorenzo

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  15. Lorenzo,
    vedo che...capito mi hai!!! :DD

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  16. Scusate il congiuntivo mancato!!!!!!!!
    La mia frase andava così scritta: Forse non centra molto che la società SIA bigotta........
    Francesca, certo che capito ti ho!:DDD

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  17. Napolitano secondo me ha fatto bene, nella sua posizione a firmarlo, perchè semplicemente ha preso atto di una decisione del Parlamento e comunque ha rimandato l'estrema udienza alla Corte, ben più preparata di lui in materia, che nel caso ha optato per l'annullamento totale del Lodo. Ora ad ogni modo attendiamo l'esito dei processi, sperando non cadano in prescrizione come si era ventilato.
    Notte a tutti
    Mattia

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  18. Mattia stai tranquillo andranno in prescrizione Lui non ha tempo per queste piccole cose!!!!!!!!!

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