"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 29 ottobre 2009

Passate pure, figli miei !!


Sorpresa? No, ormai sappiamo tutti che Cesare ha più potere di un Console dal nome Lucio Cecilio Metello che sognò la realizzazione di un ponte sullo Stretto di Messina che collegasse l'isola al Continente, era il 251 a.c.
L'idea fu abbandonata a causa delle condizioni ambientali non avrebbero mai permesso una simile opera, fu "costruito" per l'emergenza di trasportare gli elefanti sottratti ai cartaginesi, un ponte di barche piene di barili lungo tutto lo Stretto in una giornata di calma, l'idea non fu mai più presa, si sa , i romani erano pragmatici non perdevano certo il loro tempo a costruire opere là dove la natura non era favorevole.
L'idea fu ripresa più volte dal 1866 sempre con più insistenza da parte dei vari governi italiani, prima della grande guerra, e poi durante e dopo la seconda guerra mondiale.
Ogni volta il progetto è stato abbandonato sempre per lo stesso motivo: le condizioni ambientali non lo permettevano, fu preso in considerazione anche la possibilità di crearlo sotto il livello del mare, imitando l'idea di Napoleone che avrebbe voluto crearlo fra Inghilterra e Francia, poi costruito ai giorni nostri il tunnel sotto la Manica, ma anche questa idea fu prontamente accantonata per gli stessi motivi ancora più gravi a causa delle forti correnti sottomarine.

Dagli anni '60 in poi inutile dire che ogni governo italiano ci provò, furono chiamati, come fecero anche i predecessori, i più grandi ingegneri ed ambientalisti mondiali esperti nella costruzione di ponti a campata unica o più campate. Furono, ogni qual volta, spesi fior di soldi pubblici fra progetti e rilievi ambientali per la realizzazione di questa impossibile opera diventata ormai la "chimera" dei megalomani...diciamo che gli italiani avremmo fatto prima a costruirci le strade lastricate d'oro, tanto ci è già costato questo ponte... dal 1866 !!

Arrivò il moderno “Mosè”, il profeta del ponte, che forte dell'appoggio della Santissima Trinità in Cielo chiamata Dio, sulla terra prende il nome di Impregilo, riprese l'idea di costruire l'opera tanto sognata da tutti i potenti che lo avevano preceduto , non smettendo mai di perseguire la "divina" ambizione.
Durante l'ultimo Governo Prodi fu annullato il contratto con l'Impregilo che aveva vinto l'appalto sotto il precedente Governo Berlusconi, l'ex Presidente Prodi aveva seguito la probabile costruzione del ponte, quando ancora era Presidente dell'IRI nel 1986, aveva intuito la speculazione dell'Impregilo nella realizzazione dell'opera, si evitò di pagare la penale per il ritiro del contratto grazie ad un escamotage dell'allora Ministro dei Trasporti, Antonio Di Pietro, che agglomerò la Società Stretto di Messina all'ANAS con la clausola che solo con il fallimento di suddetta società così costituita prima che il ponte sia realizzato, lo Stato pagherà la penale, con la speranza per tutti gli italiani che l'ANAS non fallisca mai.

Oggi sii riprende il discorso del ponte con l'Impregilo appartenente ai tre soci : Ligresti, Benetton e Gavio, proprietari di molte società italiane nonchè soci di questa grande multinazionale, che ha costruito grandi opere in tutto il mondo, oltre che sul suolo patrio. Indagata per molte speculazioni illecite e per danni ambientali e crollo di opere da questa costruite (vedi anche Ospedale dell'Aquila), continua ad essere nel cuore del nostro Presidente del Consiglio per la percentuale che la Società IGLI ha nell'Impregilo 33%, la quale fa capo alla Banca di Lodi finanziata da Mediobanca.

A questo punto vi allego il link di un articolo che parla dettagliatamente di quanto costerà agli italiani l'avvio della costruzione di quest'opera che non so se verrà mai realizzata davvero , ma ulteriormente ben pagata di sicuro si!!
Non sarebbe meglio spendere denaro alla ricerca del "bastone di Mosè", quello originale ben inteso, così sarà più facile attraversare lo Stretto di Messina senza creare danni ambientali e probabili tragedie dovute all'instabilità del suolo? Magari risparmiandoci pure!
Francesca


PS.: Una piccola delucidazione sull'evoluzione bancaria italiana :

Banca Rasini era una piccola banca milanese, nata negli anni ‘50 ed inglobata nella Banca Popolare di Lodi nel 1992. Il motivo principale della sua fama odierna è che tra i suoi clienti principali si annoveravano i criminali Pippo Calò, Totò Riina, Bernardo Provenzano (al tempo, uomini guida della Mafia) e l’imprenditore e uomo politico Silvio Berlusconi, il cui padre Luigi Berlusconi ivi lavorava come funzionario. Le dichiarazioni di Michele Sindona sulla Banca Rasini la fanno citare più volte da Nick Tosches, un giornalista del New York Times, nel suo libro I misteri di Sindona, e l’hanno resa nota tra gli studiosi internazionali che si occupano della storia della Mafia italiana. (Wikipedia)

3 commenti:

  1. L'ennesimo conflitto di interessi.
    Questi si vogliono pappare il paese con noi dentro.
    Ricordo che la banca pop di Lodi è stata la sede del discorso di 3monti sul posto fisso..........
    Doppio senso??? Posto fisso alla mafia?

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  2. Significativa la Coppola!!!!!!!!!! di Mosè hahaha

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  3. Lorenzo,
    se lo sono già pappato, l'ultimo ormai indebolito ostacolo resta la magistratura, e i pochi giornalisti corraggiosi. Sistemeranno anche quelli, non a caso la mafia dichiara apertamente: "ormai il Paese è nostro".

    Vanda,
    sappiamo bene che è un personaggio poliedrico, la coppola gli si addice quanto il colbacco ed il ghutra.

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