«Legge ordinaria non idonea»
Lodo Alfano,i giudici della Consulta
«Evidente disparità di trattamento»
Depositate le motivazioni della sentenza che ha bocciato la legge sull'immunità per le alte cariche dello Stato
I giudici della Consulta |
ROMA - La Corte costituzionale ha depositato le motivazioni della "bocciatura" del lodo Alfano. In quasi 60 pagine i giudici della Consulta spiegano le ragioni dell'incostituzionalità dello "scudo" per le quattro alte cariche dello Stato. La Corte - nella sentenza n.262, relatore il giudice Franco Gallo - ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell’articolo 1 della legge n. 124 del 2008, perché viola gli articoli 3 (uguaglianza dei cittadini davanti alla legge) e 138 (che disciplina la procedura di revisione costituzionale) della Carta.
DISPARITA' - «La sospensione processuale prevista dalla norma censurata è diretta essenzialmente alla protezione delle funzioni proprie dei componenti e dei titolari di alcuni organi costituzionali - scrivono i giudici nella sentenza n.262 - e, contemporaneamente, crea un'evidente disparità di trattamento di fronte alla giurisdizione».
LEGGE ORDINARIA - Il Lodo Alfano, si legge inoltre, «attribuisce ai titolari di quattro alte cariche istituzionali un eccezionale ed innovativo status protettivo, che non è desumibile dalle norme costituzionali sulle prerogative e che, pertanto, è privo di copertura costituzionale». La norma censurata, quindi, «non costituisce fonte di rango idoneo a disporre in materia». Lo sottolinea la Consulta spiegando così «l'inidoneità della legge ordinaria a disciplinare la materia» per la sospensione dei processi.
E così sia, nei secoli dei secoli !!! Se la legge dice...siamo tutti obbligati a rispettarla, nessuno escluso !!!
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