"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 6 novembre 2009

C17H21NO4




6 novembre 2009
Sì, c’è un’altra cocaina che somiglia tantissimo a quella di cui si parla riferita agli sniffatori Vip, ai parlamentari da sottoporre a test, agli uomini di potere e a quelli di spettacolo, a quella dei video di Marrazzo ma anche della storiaccia di Lapo Elkann, senza neppure risalire troppo indietro per li rami della beneamata dinastia a quattro ruote…
Somiglia tantissimo fino a sembrare la stessa. E invece no, è alla lettera la stessa ma anche un’altra cocaina.
Nello tsunami di polvere bianca che ha scosso l’Europa inondandola stando all’ultimo dossier dell’Osservatorio continentale sulle droghe, con l’Italia tra i paesi in testa alla speciale classifica, c’è molta di questa “altra cocaina”. Abbastanza lontana da quell’idea di privilegio, di vizio, di proibito che da sempre si associa a una certa sfera sociale.
Sono ricchi, si annoiano…
No qui sono anche poveri, e si drogano per tirare avanti come fossero degli atleti del successo o anche solo della sopravvivenza, si dopano per “essere all’altezza” e non rimanere indietro in una competizione esistenziale che travolge di frequente tutto, sentimenti, famiglie , professioni e qualunque tipo di valore tradizionale.
L’importante è “farcela”, e per farcela si fanno. Curioso paradosso: è una specie di gara sportiva senza niente di sportivo, mentre lo sport troppo spesso ricorre al doping e alla mancanza di regole esattamente come il resto che vorrebbe/dovrebbe sublimare.
Oggi consuma cocaina a prezzi quasi stracciati un numero esorbitante di italiani, quasi fosse una specie di “aiutino” come dice la mammana televisiva. Sniffano artisti, pseudoartisti e muratori, impiegati e operai, manager e sottomanager in una scala quasi senza censo, giovani e vecchi con tutte le classificazioni del caso, uomini e donne. E troppo spesso gli incidenti stradali smascherano la dipendenza di chiunque sia al volante da alcool e droghe, cocaina appunto in primis.
Un’umanità affidata all’euforia del momento, i freni inibitori che non frenano, una sensazione di onnipotenza estemporanea e soprattutto l’idea di essere in grado di continuare sotto un peso sempre più opprimente.
E questo consumo avviene nella conoscenza di tutti a partire dai periodici ed evidentemente “recitativi” gridi d’allarme dei vari ministri degli Interni delle due sponde, ma nella mancanza di consapevolezza di ognuno.
Travolti.
Una sniffata collettiva ci seppellirà?
da Il Fatto Quotidiano del 6 novembre 2009

Lorenzo

4 commenti:

  1. Non credo che una sniffata li seppellirà, mi sa che i primi ad andarsene saremo quelli che non sniffiamo, questi campano cent'anni perchè sono senza cervello e com'è scientificamente provato la morte è dichiarata quando a fermarsi è il cervello.Come può morire chi non ne ha???

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  2. E' un problema molto serio questo. In effetti si sta sviluppando l'idea che la cocaina sia uno stimolante perfettamente lecito, che non fa male e che anzi aiuta molto! E questo, ovviamente, é sbagliatissimo!

    Purtroppo il problema é che mentre l'eroina e l'ecstasy sono droghe devastanti ma anche moralmente condannate, la cocaina invece, nonostante abbia anch'essa effetti sul fisico e la mente terribili, é quasi "giustificata" come tu stesso scrivi.

    Il degrado e l'abbrutimento sociale sono sempre più conclamati. Non so cosa ci seppellirà, ma qualunque cosa sia rischia di essere molto vicina ed il momento topico dela fine, anche.

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  3. L'eroina annienta il fisico
    La cocaina annienta il cervello
    non si rendono conto del male che fanno alle nuove generazioni dando l'impressione che tutto sia lecito
    sono contro la DROGA sempre!!!!!!!!!!!

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  4. Concordo Daniele, infatti è proprio lo spirito con cui Oliviero Beha ha scritto questo articolo sul Fatto quotidiano.
    Mi verrrebbe in modo semplicistico da dire: danno la coca al popolo a basso prezzo per stordirlo, in effetti è così, ma c'è un qualcosa di più profondo che sta coinvolgento la società tutta, io penso il tutto e subito a qualsiasi prezzo.
    Non sono più rispettate le tappe della vita, i ruoli si confondono come pure i diritti e doveri.
    In questa " galera" i politici sono molto più visibili perchè hanno un posto garantito nei media, ma la povera gente? I giovani che non trovano un posto di lavoro da garantirgli un futuro accettabile?
    Eppure anche questi, soprattutto loro, sono finiti in questa sprira suicida. Dice bene l'articolo: troppo spesso gli incidenti mortali sono coperti dall'uso di alcool, ma sotto c'è la coca, altrimenti non si spiegherebbe andare ai 130 all'ora nel centro di una strada cittadina.

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